Capitolo 81 - L'ultima mossa

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DYBALA'S POV

È triste.
È triste scoprire di essere amati nonostante tutto, e perderla lo stesso. Perché su questo non ho alcun dubbio, l'ho persa. E non importa se sta con Adriano o con qualcun'altro, perché comunque non è con me.

È passata una settimana dall'imbucata alla festa, e non l'ho più sentita né vista. Non che abbia provato a fare una delle due cose. Mi sto limitando a deprimermi, tra casa e allenamento, senza dire una parola. Persino mio fratello è preoccupato e mi tiene costantemente d'occhio, quasi una novità direi. Ovviamente non me ne importa niente.

<<Devi trovare una soluzione.>> dice Berna, bloccandomi alla fine dell'allenamento.

<<Non ci sono soluzioni, è stata molto chiara credimi.>> rispondo, amareggiato. Non voglio darmi false speranze, soffrirei solo di più.

<<Da quando ti arrendi così facilmente?>> insiste, sbarrandomi la strada. Quando vuole sa essere davvero un osso duro.

<<Cosa dovrei fare? Anzi, mi correggo, cosa potrei fare per redimermi ai suoi occhi?>> gli chiedo, nervoso.

Sono frustrato, e questo stato d'animo peggiora giorno dopo giorno, solo giocare a calcio mi scarica un po' i nervi. Berna scrolla le spalle, non sa rispondere neanche lui.
E come potrebbe? Ho fatto un casino e uno come lui non si metterebbe mai nella mia posizione, è troppo buono.

<<Mi hai detto che ti ha confessato i suoi sentimenti, conoscendola un minimo secondo me è solo ferita e delusa. Se fossi in lei vorrei una dimostrazione delle tue parole, se davvero la ami devi dimostrarglielo con i fatti.>> esclama, sbattendomi in faccia la realtà. Non sono mai stato bravo con le parole e men che meno con i fatti.

<<Intendi con qualcosa di plateale e pubblico?>> domando, pensandoci su. Il mio amico scuote la testa e sorride.

<<Questo non lo so, pensa a ciò che le piacerebbe vedere, a ciò che ti ha detto da quando l'hai conosciuta. Sarebbe come giocarti l'ultimo asso nella manica, l'ultima mossa.>> dice, poggiando una mano sulla mia spalla.

Lo guardo e accenno un sorriso, lui si che è un vero amico. Ricambio la stretta, grato di averlo nella mia vita. Ripenso alla prima volta che ho vista Europa, a quando ho rischiato di causarle un trauma cranico, a quando l'ho incontrata quella stessa notte sulla spiaggia e alla sua rabbia il giorno dopo. La gita e il mio vomito sui suoi vestiti, il suo sorriso, la sua risata, la disavventura con le meduse.

Ripenso al suo ardore, agli occhi neri colmi di entusiasmo mentre parlava di ciò che le piaceva e alle smorfie strane di quando era in imbarazzo. Ricordo bene cosa mi ha consigliato mentre ci confidavamo a vicenda, e forse è davvero il momento di giocarsi il tutto per tutto.

<<So cosa devo fare.>>

BERNA'S POV 

Da quella serataccia a Milano non avevo più né visto né sentito Europa, ma me lo aspettavo. Avevo provato a chiamarla ma non mi ha mai risposto, penso mi abbia bloccato. Forse me lo sarò anche meritato ma l'ho fatto perché ci credevo, e a quanto pare mi sono sbagliato alla grande. 

Osservo Paulo rientrare nello spogliatoio, un po' più vivo degli ultimi giorni. Ha giocato bene, questo c'è da dirlo, e se continuerà così potrebbe tornare presto titolare. Lo spero tanto, si meriterebbe un po' di felicità. Sospiro, alzo lo sguardo e noto qualcuno fissarmi dall'altro lato della rete. Mi prendesse un colpo!

Cammino barcollando come un ubriaco, magari mi sto sbagliando e ora ho anche le allucinazioni. Non me ne stupirei, ormai sono completamente fuori dalla grazia divina. Ma più mi avvicino più sembra lei. La curva dei fianchi, i capelli raccolti in una coda alta e un paio di occhiali da sole neri sulla nuca. 

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now