Capitolo 52 - Fino in fondo

3K 97 12
                                    

Traduco quello che ho sentito a Paulo e mi viene il volta stomaco. La reazione a caldo sarebbe andare dritta dritta da quella famiglia di stronzi e pestare Aaron, ma so che così perderei l'effetto sorpresa. E poi non so come dirlo a Clara, anche se non credo ci sia un modo giusto per dire certe cose e so già in partenza che ne soffrirà. Non posso nemmeno tenerlo per me, perché prima o poi lo scoprirà da sola e scoppierà un putiferio. Che situazione di merda.

<<Gli spacco la faccia, e sta volta i giornali avranno di cui parlare.>> sbotto, facendo avanti e indietro.

Siamo ancora sulla spiaggia, Paulo è seduto e pensieroso. Sta assorbendo la cosa e ancora non ha detto una parola, è sotto shock pure lui. Mi porto le mani tra i capelli, come ne esco? Come posso fargliela pagare?
Perché in fin dei conti è questo che mi sta tormentando: come distruggere Aaron.

<<Capisco la tua rabbia, ma cerchiamo di ragionare.>> dice Paulo, alzandosi.

<<Sono talmente furiosa che se me lo ritrovassi tra le mani gli farei pentire di essere nato!>> ringhio, con i muscoli tesi.

Una scazzottata è quello che ci vorrebbe, devo scaricare la tensione. Forse farò una capatina in palestra, altrimenti di dormire non se ne parla. Proprio mentre sto per aggiungere i dettagli di ciò che gli farei per poco non saltello dalla felicità.
Alla faccia tua Già, quella sfigata non sono io!

L'oggetto dei miei pensieri violenti sta lasciando l'albergo con tutta la famigliola al completo, e questo significa che posso minimo rompergli il naso. Solo un cazzottino piccino picciò, poi lo lascio andare. Giuro. Un antipasto di ciò che gli farò mi potrebbe bastare per adesso.

<<Oh no no no no...tu non vai proprio da nessuna parte!>> esclama Paulo, appena si accorge di Aaron.

<<Prova a fermarmi.>> lo sfido, non volendo perdere l'occasione.

Quel coglione si è pure fermato a fumare una sigaretta, non sospetta niente. Sorrido perfida, posso fargli il culo pure con i tacchi. Paulo si mette in mezzo, ma dovrebbe sapere che potrei stenderlo con poche mosse.

<<Quando hai quest'espressione determinata sei piuttosto sexy, più del normale intendo.>> dice, mentre giriamo in tondo.

Che?!
Mi blocco, piuttosto confusa.
E diciamocelo, anche un po' lusingata.
Scuoto la testa, lasciando che sia la sete di vendetta a guidarmi e non gli ormoni. Non posso lasciarmi distrarre da questo bel faccino.

<<Sai, io conosco un modo per farti sfogare.>> continua, avvicinandosi di due passi.

Indietreggio d'istinto con il fiato corto, ed è come se i ruoli si fossero improvvisamente invertiti. Quasi perdo di vista ciò che volevo fare, troppo concentra sul calciatore. Mi rende nervosa, impacciata, una scolaretta il primo giorno di scuola. Lo odio.

<<Finiscila di dire scemenze e di insinuare...sai, cose.>> blatero, con le guance a fuoco.

<<Non mi trovi affatto d'accordo, sai...mi piace insinuare cose.>> insiste, con un sorrisetto degno di ogni badboy che si rispetti.

Per un secondo mi lascio rincretinire dal suo sguardo malandrino e dalla tensione sessuale che mi sta accendendo peggio di una miccia, poi mi faccio furba. Crede di potermi incantare con due moine ma si sbaglia di grosso.

<<Lo vedo, quello che non sai è che piace anche a me.>> esclamo, abbassando il tono di voce.

Gli vado incontro e sta volta è lui a sorprendersi, mi guarda come se mi vedesse per la prima volta. Non pensa neanche per un attimo che questa sia una tattica per distarlo a mia volta, gli occhi gli brillano di malizia e lo osservo irrigidirsi quando siamo a pochi centimetri di distanza.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora