8

278 24 41
                                    

Felix pov's
La notte passò in fretta ed erano le nove e venticinque, sarei dovuto essere a scuola per le nove e trenta.

Rachel mi disse di cambiarmi velocemente e poi di andare da lei. Non sapevo cosa volesse ma annuii e mi cominciai a preparare.

Ancora non ci credevo che avrei ripreso la mia vecchia ed amata vita.

Finito di vestirmi e pettinarmi mi guardai allo specchio. Non potevo essere io. Ero così strano senza i vestiti della tuta ma in fin dei conti stavo bene.

Scesi al piano di sotto dove trovai entrambi i miei genitori e mia sorella. "Buongiorno" dissi a tutti ricevendo un 'giorno' da parte di mia madre.

"Come ti sei vestito?" Chiese mio padre leggendo il giornale, mi guardai un attimo.  "Li ho scelti io i vestiti papà, che c'è non ti piacciono?" Lui alzò leggermente lo sguardo così da incontrare lo sguardo di mia sorella che aveva parlato poco prima.

"Non è che non mi piacciono ma addosso a tuo fratello.." rispose facendo una pausa. "Cosa?" Continuò mia madre che si era intromessa nella conversazione capendo dove voleva arrivare mio padre.

"Sembra uno di quei gay che girano per strada." finì la sua frase. Non sapevo se andarmi a cambiare o chiudermi in camera a riflettere sul perché proprio io dovessi avere un padre così.

"Perché dici queste cose!?" Chiese Rachel che era sul punto di tirargli qualcosa. "Perché è vero, non sei presentabile nemmeno alle mura di questa casa." Stetti in silenzio. Avevo paura di mio padre, avevo paura di lui e del suo carattere e di come avrebbero potuto reagire se gli avessi detto che in effetti io non amavo le donne.

"Non dovresti parlare così a tuo figlio anche lui ha dei sentimenti e poi ha vent'anni credo proprio che sia libero di scegliere cosa mettersi e detto questo noi andiamo." mia madre dopo aver parlato mi prese per un braccio e mi portò fino alla macchina dicendomi poi di non far caso a quello che mio padre diceva.

Dopo un breve viaggio in auto arrivammo in quella che sarebbe stata la mia scuola. Era così grande e spaziosa che ci sarebbe potuto passare un treno dentro.

Venni accolto da quello che sembrava il preside. "Oh, salve. Prego venite,  venite." ci accolse quell'uomo, era molto alto e portava uno smoking a quadretti marrone nocciola.

"Allora Felix, cosa ti piace fare?" ero indeciso sul cosa dire. "Ehm, suonare il piano, scrivere canzoni e dormire." lui rise e mi mostrò quella che doveva essere l'aula di musica. "Bene, qui puoi suonare quanto ti pare. Ci sono anche dei ritrovi il pomeriggio creati per alcuni ragazzi che magari vogliono provare una canzone o che devono esercitarsi meglio su alcuni strumenti, se non l'avessi capito questa è l'aula di musica. " annuii e sorrisi all'idea che avrei passato sicuramente giornate intere lì dentro.

Dopo quella stanza mi fece vedere altre decine di aule. "Ora ti mostro l'ultima cosa rimasta, la tua classe." e quando lo disse cominciai a sudare freddo, ero terrorizzato all'idea di cosa avrebbero pensato di me, ma ero bravo a nascondere le cose quindi ispirai e seguii il preside.

Bussò e dall'interno si sentì un forte e chiaro 'avanti'. Il preside aprì la porta e disse "Buongiorno ragazzi, mi dispiace interrompervi in un'ora di studio così importante, ma volevo presentarvi il vostro nuovo compagno che entrerà a far parte di questa scuola tra una settimana precisa."

Il preside finì il suo discorso e lasciò spazio alla professoressa "Ciao, io sono la professoressa Sunmi, insegno storia e ti do il benvenuto." Questa prof sembrava una di quelle sempre dolci e gentili durante le spiegazioni e che poi assegnano una caterva di compiti.

Notai una faccia conosciuta che mi guardava stupita, "Tu come ti chiami? Forza presentati, e voi ragazzi se avete domande potete benissimo fargliele." Già il fatto di presentarmi mi metteva ansia ora mi toccava anche rispondere a delle domande!

~FLY TO THE SKY~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora