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Felix pov's
"Ciao." dissi all'orecchio di Jisung che non mi aveva visto arrivare. La prima cosa che fece fu alzarsi di scatto e mettersi una mano sul cuore.

"PERCHÉ L'HAI FATTO?" mi urlò contro ancora spaventato. "Credevo mi avessi visto." gli risposi scrollando le spalle.

"NO, NON È VERO L'HAI FATTO APPOSTA!" Mi incolpò puntandomi il dito contro. "Può essere." ovviamente l'avevo fatto di proposito, non potevo salutare qualcuno in modo normale altrimenti sarebbe stato troppo noioso.

"L'HAI FATTO E BASTA! Comunque come mai sei tornato a scuola saresti dovuto rimanere a casa almeno per una settimana, tu non ci sei stato per neanche mezza giornata." questo era anche vero ma ora stavo bene e volevo tornare a scuola quindi convinsi mia madre a farmi uscire.

"Mi mancava la scuola tutto qui." quando dissi questo alcuni ragazzi che entravano nell'istituto mi guardarono come a dire 'qual'è il suo problema, come può piacergli la scuola?'

Non ci detti tanto peso e mi sedetti sulla solita panchina lì nel cortile. "Allora, hai parlato con il tuo amico?" Lo vidi sorridere, questo significava che avevano risolto, no?

"Sì abbiamo parlato, gli ho dato un'altra possibilità e come avevi detto tu, gli dispiaceva davvero." mi sentii un genio tant'è che mi vantai sul quanto potevo avere sempre ragione.

"Io l'ho detto, cosa faresti senza di me, ti do uno spoiler: niente." rise per poi sbattersi una mano sulla fronte, per quanto parlammo non ci accorgemmo che eravamo in ritardo di ben cinque minuti nonostante fossimo nel giardino della scuola stessa.

Poteva sembrare poco, ma se non arrivavi nell'ora esatta, ti toccava aspettare fuori la classe finché l'ora non sarebbe finita.

Corremmo per tutto il corridoio prendendoci anche due richiami dalla segretaria e come se non bastasse nell'ora dopo avremmo dovuto avere educazione fisica, Jisung dopo essersi ripreso bussò alla porta, potemmo entrare ma la professoressa sgridò entrambi per aver fatto ritardo, mi sedetti al mio posto e finalmente mi ripresi per bene.

"Come mai siete entrambi così sudati? Che avete combinato, eh?" Mi chiese Chan con tono pervertito.

"Non ci pensare neanche, non abbiamo fatto niente, siamo sudati perché abbiamo corso." non capii se restò deluso o se semplicemente si girò per non essere sgridato dalla professoressa.

"Allora studenti, la settimana prossima si terrà la verifica di fine capitolo. Mi raccomando, studiate, non voglio mettere insufficienze." annunciò la professoressa  di algebra, una campanella suonò subito dopo avvisando che era il cambio dell'ora.

"Buongiorno ragazzi, siete carichi questa mattina? Vi voglio belli svegli, avete dormito? No? Non mi interessa, quelli stanchi si beccheranno quattro nella mia materia e ora forza filate in palestra!" Il professore di educazione motoria era molto simpatico, si poteva vedere da lontano la sua voglia di insegnare ma nonostante questo nulla mi toglieva il fatto che avevo sempre odiato fare cose come le flessioni o gli scatti, mi piaceva correre sì, ma nelle prove di resistenza ero più che bocciato.

"Allora ragazzo, cosa aspetti? Fatti dieci giri di campo come gli altri forza!" detto questo prese quel suo fischietto e insomma, tentò di farmi perdere un timpano.

"SIATE PIÙ VELOCI FORZA! ANCHE LA MIA TARTARUGA RIESCE A SUPERARVI DI QUESTO PASSO!" il suo incoraggiamento era questo, suonava tanto come un insulto, accellerai il passo e lui subito mi urlò contro.

"TU RAGAZZO DAI CAPELLI COLOR CAROTA, PER ORA SEI IL MIGLIORE! PRENDETE ESEMPIO DA LUI, FORZA MUOVETEVI! " per una volta ero il migliore, wow mi sentivo onorato.

Eravamo quasi tutti all'ultimo giro ma ci fermò subito. "FERMATEVI! SIETE STATI TROPPO LENTI. NEL MENTRE MI SONO ANCHE ANDATO A PRENDERE UN CAFFÈ. RIPRENDETEVI, NON VOGLIO AVERE DEI MORTI NELLA MIA PALESTRA!" dopo aver detto ciò ci fece fare qualche giro camminando.

Mentre tutti si facevano i propri affari,  una ragazza mi si avvicinò e mi disse "Felix, scusa se te lo chiedo ancora ma sono davvero veri i tuoi capelli? Cioè dai sembrano finti! Però sembrano così morbidi! Posso toccarli?"

In quell'istante capii solo una cosa, cioè che per le persone i miei capelli erano finti, avrei dovuto ritingerli. "Sì, sono davvero veri, non indosso parrucche o cose del genere e sì, se ti fa calmare puoi toccarli."

Lei mi si avvicinò e rimase 'meravigliata' dal fatto che erano davvero reali. "Oh! Sono così morbidi, come fai ad averli così?" Le spiegai che era tutto un fatto di prodotti e lei subito dopo corse dalle sue amiche e tutta sorridente continuava a toccarsi la mano che aveva appoggiato sui miei capelli.

"ALLORA, FORZA! VI SIETE RIPOSATI ABBASTANZA. METTETEVI IN RIGA, ORA FACCIAMO LE FLESSIONI!" lo maledii mentalmente, tra tante cose che si potevano fare doveva prendere proprio quella in cui sono più negato!?

"RAGAZZE, METTETEVI NELLA PARTE SINISTRA. E I MASCHI INVECE, SI LEVINO DA LÌ E SI METTANO DALL'ALTRA PARTE." posizionó subito dopo dei tappeti davanti ogni gruppo e poi cominciò a contare ogni flessione che veniva fatta. Partì dal gruppo femminile, quindi ebbi del tempo per parlare con gli altri.

"La tipa di prima ti ha testato per bene, eh!" Mi disse Woojin ridendo.

"Continuava a credere che i miei capelli fossero finti." lui non disse più niente, si limitò solo a prendermi delle ciocche arrotolarle e farci delle orecchie.

"Perché l'hai fatto?" Chiesi.
"Perché così sembri più adorabile." non mi sembrava affatto una risposta 'plausibile' ma mi stetti comunque zitto.

"Woojin posso parlarti?" Chiese Chan prendendolo con sé,  ogni tanto mi davano una guardata, mi chiedevo cosa avevano da complottare quei due.

"Ok, di che stavamo parlando?" Riprese parola sorridendo come un ebete. "Cosa stavate tramando alle miei spalle?" Gli domandai serio. 

"Niente, è una sorpresa!" Quando sentii la parola sorpresa il mio istinto mi disse di voler sapere di più. "Se non è niente non può essere una sorpresa, dai hyung dimmelo, voglio saperlo!"

Stavo per avvicinarmi a lui quando qualcuno mi cadde sopra, mi sentii tremendamente in imbarazzo, quella posizione era così fraintendibile... ma il problema non era tanto quello, più che altro chi mi era caduto sopra.

Perché proprio lui? Ci stavano tante persone in quella stanza, proprio lui doveva cadere addosso a me?

"Chan, perché l'hai fatto cadere?" Chiese Jisung. "Ho notato che Changbin stava fissando Felix da un bel po' quindi questa mi era sembrata una buona cosa da fare."

Certo che mi odiavano proprio tanto.  "Come scusa!? Ripeti!" Gli rispose Jisung. "Hai sentito bene, Mr. Seo stava fissando Felix." il bello era che si stavano dicendo tutto questo sussurrando in modo da non farsi sentire.

Appena alzai lo sguardo mi ritrovai la sua brutta faccia a pochi centimetri, mi chiedevo il perché non si fosse ancora alzato.

"QUELLA POSIZIONE È MOLTO DISCUTIBILE, CALMATE I VOSTRI ORMONI! COSA FATE PER TERRA? ALZATEVI!" urlò il professore avvicinandosi a noi, metà della classe rise mentre alcuni stavano semplicemente a guardare.

Ero sicuro di una cosa, dopo oggi sarei dovuto stare attento a Chan, l'avevo sottovalutato.

Nella mia mente continuava a esserci l'immagine dei suoi occhi che mi guardavano, PERCHÉ CONTINUAVO A PENSARE A QUESTO?

Lui mi odiava, io lo odiavo non potevamo rimanere così? No? A quanto pare no.

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