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Felix pov's
"Quindi...devo mangiarmi solo un insulsa tazza di cereali?" Jisung si era presentato a casa mia alle sette precise del mattino perché voleva fare colazione ma sua madre si era rifiutata di fare la spesa lasciandolo così senza cibo.

"Hai un intero quartiere, perché vieni proprio da me?" Gli porsi un cucchiaio e andai a sedermi in salotto con l'intenzione di rimettermi a dormire.

"Beh, gli altri vicini sono scontrosi." mi raggiunse sedendosi al mio fianco e poggiandosi alla mia spalla.

"È tanto che non passiamo del tempo insieme, stai sempre con il tuo fidanzato." in questo periodo ero stato molto impegnato tant'è che ero finito col trascurare chiunque mi stesse intorno.

"Però ora stiamo passando del tempo insieme e-" vidi entrare dalla mia porta tre teste differenti segno che ancora una volta la gente aveva fatto irruzione in casa mia.

"BUONGIORNO SFIGATELLI!" Mia sorella e mia madre dormivano ancora ma oramai per quest'ultima Hyunjin era come un secondo figlio, poteva fare quel che voleva.

"Che carini che siete." aggiunse sempre lui sdraiandosi su entrambi.

"Perché siete tutti svegli a quest'ora?" Chiesi guardando l'orologio.

"Perché, in confronto a te, noi siamo persone mattutine." mi rispose Seungmin accendendo la TV.

"Non capisco, invece che rimanere a casa vostra, a letto a dormire, vi svegliate e andate in giro." ricevetti un "Esatto" sempre da parte di Seungmin che si avvicinò al mio albero di natale posandoci sotto dei pacchetti dicendo poi "Aprili la vigilia a mezzanotte".

Anch'io consegnai i miei regali a chi era presente ma poi dovetti sfamare quelle quattro bocche affamate che non solo erano entrati in casa mia senza bussare ma ora stavano anche sfruttando il mio cibo.

"Ho sete." ecco come cominciò la discussione, partì tutto da Jisung che dopo aver mangiato andò in cucina per potersi prendere un bicchiere d'acqua ma ruppe quest'ultimo rovesciando il contenuto e facendo si che i pezzi di vetro si spargessero su tutto il pavimento.

"Non puoi fare più attenzione?" Disse Hyunjin 'rimproverandolo' e colpendolo.

"E tu non puoi chiudere la tua bocca per un attimo?" Controbbattè Jisung.

"SCUSA?" E continuò allora il primo.

"HAI CAPITO BENE!" andarono avanti ancora e ancora finché...

"ORA BASTA!" arrivò mia madre che svegliata dalle loro urla si sentiva molto arrabbiata.

"VOI DUE USCITE DA QUELLA CUCINA, sono stata cortese con voi ogni volta, ma ora basta, SEDETEVI AL TAVOLO, STATE ZITTI E FERMI!" La situazione era questa: Seungmin rideva, Changbin stava al telefono in silenzio giudicando tutti, io sapevo come sarebbe andata a finire se avessi risposto a mia madre, Jisung si sedette a tavola senza alzare la testa da terra e Hyunjin decise che quello sarebbe stato il giorno della sua morte dicendo "NON MI FACCIO COMANDARE DA LEI SIGNORA!"

Inutile dire che mia madre non lo zittì dicendo "Hwang Hyunjin, ho incontrato tua madre al supermercato ieri pomeriggio, mi ha detto che hai avuto un 'problema' imbarazzante con il tuo ragazzo ma lui non si è accorto di niente. Non vuoi che lui lo sappia, vero?" Riusciva sempre a far tacere qualcuno, in un modo o nell'altro.

Ora ridevano un po' tutti tranne Hyunjin che decise finalmente di stare in silenzio e fermo.

"E poi c'è frodo detto Changbin che si crede talmente tanto un bad boy che finisce col mangiare le gocciole extra dark." Seungmin decise di rovinare l'atmosfera silenziosa così, facendo strozzare Changbin con quello che stava bevendo.

"NON ANCHE VOI DUE!" mia madre ritirò piatti e bicchieri dopo averli fulminati con lo sguardo ad entrambi.

Il cielo non era granché, era parecchio nuvoloso ma comunque decidemmo di uscire a fare un giro prima che la famiglia portasse via tutto il tempo libero rimasto.

Passammo per la spiaggia dove i figli di alcuni turisti ci lanciarono della sabbia, poi andammo in centro dove vidi correre una coppia di bambini finché uno dei due non mi corse incontro facendo cadere entrambi.

Era il bimbo che incontrai tempo fa che abbracciandomi felicemente mi disse "FELIX HYUNG POSSO CORRERE, POSSO CORRERE!" Vederlo così contento mi ricordò il giorno in cui mi diedero la possibilità di poter andare a scuola, sapevo come ci si sentiva, e alla sua età aver compreso cosa voleva dire avere un minimo di speranza era un grande passo.

"Sono molto orgoglioso di te, davvero." ci alzammo e dopo avermi regalato la sua caramella tornò saltellando dai suoi genitori che gli accarezzarono la testa dolcemente.

"Sei bravo con i bambini." mi disse Changbin prendendomi la mano. Avevamo deciso di entrare in un museo.
Era da tanto che non ne visitavo uno.

"Buongiorno cari ospiti, io sarò la vostra guida, seguite sempre questa bandierina e se avete domande potete chiedere. Si possono scattare foto ma vi chiedo cortesemente di non usare il flash, potrebbe danneggiare i quadri." sembrava molto simpatica questa guida.

"Seungmin fai attenzione, potrebbe tentare di approcciarti!" disse Jisung sfottendo Seungmin intento ad allontanarsi il più possibile dall'uomo.

"Signori e signore, questo al vostro fronte è Il bacio di Henri de Toulouse - Lautrec, rappresenta l'amore e possiamo ben dire che i quadri di questo artista interpretano momenti di ogni genere. Possono rispecchiare attimi fa oppure attimi passati ormai da anni ma possiamo anche soffermarci su attimi infiniti, insomma il tutto non ha un tempo stabilito. Quel che vuole farci capire è che un semplice contatto può accompagnare lo spettatore fino al vero significato, a ciò che vede, a ciò che il dipinto dimostra, ed è proprio questo quello che il pittore vuole dimostrare. Lui ha rappresentato l'immagine di un'amore senza limiti, senza nessun tipo di etichetta e nessun tipo di segretezza sebbene queste donne dovettero amarsi all'invenire della notte, per far in modo che nessuno sapesse di loro. Lautrec non aveva mai amato chi 'giudicava l'apparenza', odiava chi metteva da parte i 'diversi' dato che anche altri fecero la stessa cose con lui. Emarginato per colpa di una malformazione ma grazie alla sua genitrice non aveva sofferto molto per questa sua 'condizione'. Di dipinti di questo genere ne possiamo trovare molti, in genesi ritraggono l'amore nasosto, un amore vivo tra la coppia ma nascosto agli occhi altrui, nascosto agli occhi di un mondo monotono e perbenista." La sua spiegazione.
La storia di questo pittore.

Mi fece pensare a quegli aspetti del passato che continuavano a darsi vita ai giorni d'oggi, a quante persone dovevano trovare il momento per potersi amare, e a quante persone soffrivano per il giudizio di chi li guarda con volto schifato. Il mondo non è del tutto cambiato se ci pensiamo bene, alcuni aspetti sono gli stessi. E se più andassimo avanti, più tornassimo indietro?

"Stai bene?" Domandai a Changbin che da più di mezz'ora continuava a fissare una ragazza in modo insistente.

"Scusami." mi lasciò la mano come scottato per poi correre verso tutt'altro punto.

Noi, crediamo di ritrovarci in canzoni, luoghi, frasi, dipinti ma abbiamo mai provato a ritrovarci in noi stessi?
A capire se siamo noi quelli che sbagliano o se siamo noi quelli sbagliati.

È davvero difficile capirlo a volte eppure i racconti fanno sembrare tutto così semplice.

"Dov'è andato?" Mi chiese Jisung dopo aver notato la sua mancanza.

"Non...non lo so." magari sarei dovuto andarlo a cercare ma il mio essere uno stupido me lo aveva impedito, ero convinto che se non gli avessi dato fastidio sarebbe stato meglio quindi come un bravo idiota fa, decisi di tornare a casa in modo da non importunare nessuno.

Si era preso l'impegno di aspettarmi qualunque cosa potesse succedermi ed io, non avevo neanche saputo ringraziarlo per avermi aiutato a migliorarmi inconsapevolmente.

L'amore è la carta peggiore che possiamo pescare dal mazzo, quella che può farti perdere o può farti arrivare alla vittoria ma se non fosse per l'amore non avremmo mai saputo cosa avesse voluto dire 'avere le farfalle nello stomaco'.

~FLY TO THE SKY~Where stories live. Discover now