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Felix pov's
Mentre Rachel parlava con la segretaria mi ricordai di aver dimenticato la mia sacca in palestra così andai a prenderla.

Quando arrivai lì sentii Changbin parlare con un'altra persona.

Certo per educazione non avrei dovuto ascoltare la loro conversazione ma il fatto che parlassero di me mi incuriosì.  "Vi ho sentiti parlare, perché non l'hai lasciato stare? E perché ti sei avvicinato così tanto a lui? C'è qualcosa che devo sapere? Mi stai tradendo per un ragazzo, Changbin? Guarda che posso farvi finire entrambi nei guai e poi sai che i tuoi genitori sono più che omofobi. Questa cosa non mi va per niente bene, perché vuoi farmi soffrire così? Non avevi promesso di amarmi per sempre?"

La voce di chi disse questo era sicuramente di una ragazza, parlava di relazioni quindi doveva essere per forza la sua fidanzata, dal suo tono di voce si poteva capire che era molto arrabbiata.

"Seoyun, si era fatto male, l'ho solo aiutato e mi sono avvicinato a lui per guardare le sue lentiggini, tutto qui. Non ti sto tradendo, specialmente se con un ragazzo e detto fra noi anche parecchio brutto. Poi sono consapevole del fatto che i miei genitori sono omofobi ma non mi importa, tanto io sto bene con te, non voglio farti soffrire, è l'ultima cosa che farei, ti ho promesso di amarti per sempre ed è ciò che farò anche a costo di perdere la vita, io le promesse le mantengo."

Quando Changbin disse queste parole mi sentii strano, ci rimasi male, era stato così gentile poco fa, perché ora diceva queste cose su di me? Gli avevo forse fatto qualcosa? Non mi accorsi neanche che avevo cominciato a piangere, perché avevo agito così? Lui non mi aveva visto neanche come un amico, quindi perché stavo piangendo per una situazione del genere?

"Fratellino, è tutto apposto?" Mi domandò mia sorella al mio ritorno. "Sì, sì è tutto apposto." risposi uscendo, dovevo tornare su di morale, avrei fatto preoccupare Rachel per qualcosa di veramente stupido.

"Ciao Felix, come ti senti oggi?" Mi domandò il dottore prendendo un quaderno e un sacchetto.

"Non saprei dire, stavo bene fino a stamattina." non potevo dirgli sa dottore, sto alla meraviglia nonostante un ragazzo dopo avermi aiutato e fatto complimenti mi ha insultato per far star meglio la sua ragazza.

"C'è qualcosa che ti fa male?Posso controllare se vuoi." il medico si preoccupava sempre tanto per me, lo consideravo come un secondo padre, alla sua domanda però non risposi a parole ma bensì gli indicai un punto preciso sul mio petto, lui mi sorrise scompigliandomi i capelli.

"Sai ragazzo, l'amore è una brutta bestia, non badarci hai ancora tutta la vita davanti." ridacchiai pur sapendo che tutta la vita davanti non ce l'avevo.

"Fidati qualunque cosa tu stia provando passerà in poco tempo. Quando avevo la tua età anch'io avevo problemi di cuore, la ragazza che mi piaceva andava dietro al classico ragazzo tutto muscoli, mi dovetti fare amico questo ragazzo per farmi notare e indovina, ora quella ragazza è mia moglie." mi raccontò per farmi passare dalla testa quel nano.

"Comunque se vuoi ora puoi andare, queste sono delle pasticche che devi prendere." mi diede il sacchetto che precedentemente stava tenendo. Quelle pillole erano così piccole e colorate!

"Ehy mocciosetto, ti va un gelato?" Mi chiese Rachel, accettai solamente perché era da tanto che non ne mangiavo uno.

Appena ci sedemmo al tavolo una signora anziana prese le nostre 'ordinazioni' e in poco tempo ci portò quel che avevamo chiesto.

Per una buona manciata di tempo mi dovetti sorbire mia sorella che parlava di vestiti e giacche finché poi non mi disse "Oh guarda, ci sono i tuoi amici."

Alzai lo sguardo e quando li vidi li salutai. Erano Chan e Jeongin. Il primo fra i due automaticamente si sedette al nostro stesso tavolo mentre Jeongin ci mise un po' per ambientarsi ma alla fine si lasciò andare partecipando felicemente a tutte le conversazioni.

Stavamo parlando dei possibili esercizi che la professoressa avrebbe potuto mettere nel compito, quando ad una certa Chan si alzò correndo incontro ad altre due persone che passeggiavano nelle vicinanze della gelateria.

Nel mentre al tavolo eravamo rimasti io, Jeongin e Rachel. C'era un leggero velo di imbarazzo ma alla fine ci conoscemmo un po' meglio.

Chan tornò al tavolo in compagnia di Jisung e di Changbin.

Volevo scomparire, andarmene e non tornare più ma non potevo, dovevo stare lì e fare finta di niente.

"Ehy, non vi dispiace se ho inviato anche loro, vero?" Chiese guardandoci. Tutti gli dammo una risposta positiva dato che in fin dei conti erano pur sempre nostri amici.

Si sedettero negli unici posti liberi cioè a capo tavola, il problema ora era che 1) mia sorella era vicino a Jisung e avrebbe potuto benissimo importunarlo, 2) Changbin era seduto vicino a me e questa era la cosa più grave.

"Allora, com'è andata la visita?" Mi domandò Chan curioso.

"Bene, devo solo prendere delle pillole." spiegai mostrandogli il sacchetto che mi aveva dato il medico.

"Giusto per curiosità e per non far star male nessuno, ma tu come hai conosciuto tutti questi idioti?" Mi disse Jeongin poggiando la testa sulla sua mano.

"Beh credo che il destino mi abbia fatto solo un brutto scherzo. A quanto pare il fato mi odia." risposi ricevendo degli hey 'tristi' come risposta.

"Siete fidanzati?" Domandò mia sorella. Quando lo fece Chan sputò dell'acqua che stava bevendo su un povero bambino che andava dalla sua amichetta, Jeongin salutò tutti e andò via velocemente per evitare la conversazione, Jisung si allontanò 'spaventato' e si mise di fianco a Chan mentre Changbin rispose semplicemente io sì guadagnandosi tutta l'attenzione di Rachel.

"Quindi hai una ragazza, eh? Come si chiama?" Continuò facendo varie domande su chi fosse questa sua fidanzata.

"Seoyun, si chiama così." gli rispose sorridendo, doveva amarla davvero tanto per parlare di lei in questo modo, ci sono poche persone che sorridono quando parlano della propria ragazza pensai.

"Potresti dirmi il suo cognome, per favore?" Conoscevo mia sorella e quando faceva così significava che c'era qualcosa che non andava.

"Kim." disse lui facendo reagire in malo modo Rachel.

"Qualcosa non va?" Le chiesi guardandola in faccia.

"Nono è tutto ok, sto appostissimo." mi rispose.

Per lasciar perdere e pensare ad altro prese di mira Jisung riproponendogli la stessa domanda fatta in precedenza.

"E tu sei fidanzato?" Si percepiva il disagio che stava provando anche ad occhi chiusi.

"No, fortunatamente sono single." Chan lo guardò come se avesse detto chissà che cosa.

"Tu non sei single, sei fidanzato. Ti ricordo che Woojin ha spudoratamente detto a tutti che tu e Felix state insieme, quindi miei cari ora siete in una relazione."

Io e Jisung ci guardammo con occhi spalancati, PERCHÉ NON NE SAPEVO NIENTE? QUANDO ERA SUCCESSO?

"Oh ma davvero? E dimmi Felix perché non ne sapevo niente? Vale anche per voi, siete venuti in casa mia e non mi avete raccontato nulla di tutto questo?" Parlò fingendosi offesa Rachel, ero molto confuso in quel momento.

"In realtà non ne sapevo niente neanch'io." spiegai.

"Beh ora lo sai, non c'è bisogno di ringraziarmi." disse infine Chan per concludere la conversazione.

Tornammo finalmente a casa, ero stanco, confuso e imbarazzato; stavo per mettermi a letto in modo da riposarmi ma quando posai anche solo una mano mia madre entrò spalancano la porta urlando "FELIX, SEI FIDANZATO E NON ME L'HAI DETTO!?"

Mi chiedevo in che razza di famiglia vivevo ma alla fine mi rasssegnai dato che da una parte ero anch'io come loro.

~FLY TO THE SKY~Where stories live. Discover now