start of sequel

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Felix pov's

"CHE NE È DEL TUO 'RESTIAMO UNITI FINO ALLA FINE'!? NON SIAMO IN UNA STUPIDA FIABA NÉ TANTO MENO IN UN QUALCHE TIPO DI SERIE TV. PERCHÉ HAI DECISO QUESTO? COME SEI ARRIVATO A QUESTA CONCLUSIONE? MI SONO SORBITO ORE DI VIAGGIO PER VENIRE DA TE E ORA CHE SONO QUI DEVO SENTIRMI DIRE QUESTO? DIMMI CHE NON È VERO. DIMMELO, PER FAVORE-"

Veder piangere chi non lo ha mai fatto davanti ai tuoi occhi è sempre una novità. Come quando nasce un bambino, come quando sboccia un fiore, come quando qualcuno si sposa o come quando una relazione finisce.
Ma per tutto ciò, un motivo c'è.

Prendendo in considerazione l'ultima citazione: si smette di amare, perché? Forse per liberarsi di un'emozione non reciproca, forse per liberarsi di un sentimento dolente, forse perché il nostro cuore appartiene a qualcun altro o, forse, perché qualcosa è andato storto nella nostra vita.

Di certo non era questo quello per cui avevo deciso di cambiare. Ma quel che ho visto, quel che ho fatto, quel che ho imparato e quel che ho sbagliato, mi hanno fatto intendere che ogni mattina, dal preciso istante in cui aprivo gli occhi, c'era un qualcosa che mi attendeva. 

Tutto è iniziato con una breve presentazione ed ora questa... questa è una nuova fine? Finirà davvero così?

"AVRESTI POTUTO DIRMELO PRIMA. NON AVREI NEANCHE SPESO DENARO E TEMPO PER RAGGIUNGERTI!"

Già, quel giorno pianse molto.
Fece male sentirlo urlare tali parole.
Realmente non mi meritavo di averlo avuto con me.

Mi dissero che era la cosa giusta e come un bambino incominciai a dir di no, a sbuffare e a gridare.

Con il passare del tempo ritrovai la sensazione di avere un ago nel braccio ed infatti, eccolo lì.

Già condivisa una scena del genere, vero?

"TI AVREI ASPETTATO COME TU AVRESTI ASPETTATO ME. RICORDI?"

Sì. Ricordavo. Cosa potevo dirgli? 'Girati sei su candid camera?'
Non volevo mentirgli, sarebbe stato più doloroso.

Era tutto un po' così.
Molto probabilmente alla mia nascita il fato si segnò il mio nome in una qualche specie di lista nera.
Il destino aveva deciso di rovinarmi così?

Quel tempo dimenticai e vidi andar via molto.
Persi qualcuno di ben noto, il mio ormai anziano nonno;
Scordai, per una seconda volta, cosa voleva dire andar a scuola;
Di nuovo, persi ogni tipo di contatto con chi fino ad all'ora mi era accanto;
E di nuovo, scordai cosa significasse essere uno dei tanti.

Gli feci notizia di quel che i medici mi avevano detto tempo prima e così si concluse.

Senza se e senza ma, dovetti lasciarlo andare. Se mi fossi gettato tra le braccia dell'oblio, come ci sarebbe rimasto?

Probabilmente avevano ragione. Era la cosa giusta da fare.

"SAPPI SOLO QUESTO. SE DOVESSE SUCCEDERTI QUALCOSA, IO TI GUARDERÒ DA QUAGGIÙ. MI ASPETTERAI E SOLO QUANDO SAREMO DI NUOVO INSIEME, POTRAI DIRMI QUEL CHE TI PARE, MA OGGI NO. NON ANCORA."

Il tempo sarebbe passato veloce? C'era davvero l'opportunità di reincontrarci?
L'unica cosa certa era che una relazione finita non ci avrebbe fermati dall'attenderci l'un l'altro.

"Ora che hai un donatore, non ti resta altro che sperare." mi disse questo, il medico di turno, colui che mi avrebbe operato. Effettivamente speravo, speravo che l'operazione andasse male.

"Non c'è nessuno a tenerti la mano? Solitamente quando svolgo il mio lavoro c'è sempre qualcuno che tiene la mano al paziente..." lo avevo qualcuno. Ma gli mentii.

"Sentirai un leggero freddo ma passerà subito. Quando ti sveglierai non ricorderai nulla però posso assicurarti che troverai una nuova vita ad avvolgerti e portarti verso un inizio tutto nuovo."

Che fosse vero o meno, non ne avevo bisogno.
Non volevo una nuova partenza.
Avevo appena incominciato a correre.

~FLY TO THE SKY~Where stories live. Discover now