Capitolo 19

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P.O.V. Christian

Non posso credere alle parole di Brian. E dire che credevo fosse intelligente. Evan e William ridono mentre io vorrei solo spararmi e mettere fine a questa tortura. Ma sto cameriere si muove con la mia birra? Lo cerco tra i tavoli e lo trovo. Sta servendo due ragazze, la riconoscerei ovunque con quei capelli rossi. Le vedo alzarsi, l'ho notata troppo tardi.
"Terra chiama Christian" dice Evan schioccando le dita davanti a me.
"Smettila ti sto ascoltando" rispondo
"Qualcuno ha avuto la nostra stessa idea" dice Brian riferendosi alle ragazze. Katherine si guarda attorno e lancia uno sguardo al nostro tavolo facendo finta di non vederci. Scuoto la testa sorridendo, non é brava a fingere.
"Dovresti chiederle di uscire" dice d'un tratto Brian
"Se lo dice anche Brian allora lo devi fare" dice William ridendo.
"Mmmhhh..." Non lo so, vorrei tanto conoscerla bene ma una parte di me vuole lasciar perdere. Finalmente arriva il cameriere con il bere.

Facciamo un giro per il centro commerciale, sono venuto qui perché mi servono un paio di pantaloncini da boxe e dei guantoni nuovi. Pago ed usciamo. Davanti a footlocker incontriamo le ragazze.
"Perché non venite a cena con noi?" Propone William. Bastardo... l'ha fatto apposta, però non mi dispiace affatto...
"Non vorremmo essere di troppo" dice Katherine. Ed eccola che cerca sempre di scappare.
"Non lo siete" rispondo. Se vi abbiamo invitato é perché vi vogliamo con noi. Molte ragazze pagherebbero oro anche solo per parlare con noi. Spero non insista a dire di no, non ho voglia di star lì a convincerla.
"Va bene dai, però dobbiamo passare a scuola" dice Elizabeth. Meno male che esiste sta ragazza. Usciamo dal centro, William ed Elizabeth vanno in macchina con Brian mentre Evan sale sulla sua. Katherine invece viene con me. Vedo che guarda il mio gioiellino a bocca aperta, già... ha fatto lo stesso effetto anche a me la prima volta che l'ho vista.
"Ti piace?" Chiedo. Risponde di sì, noto la sua espressione accigliata. Si starà sicuramente chiedendo come faccio ad averla. Mio padre adora le macchine sportive e di lusso, non a caso ha la nuova lamborghini Urus. Ha un garage pieno di automobili, e guai a chi gliele tocca.
"Che lavoro fa tuo padre?" Mi chiede. Mi piace questo suo interesse... fosse stato qualcun'altro gli avrei risposto male
"L'uomo d'affari". Sono dietro a Brian, e sta andando troppo lento. Lo sorpasso e sorrido. Katherine mi guarda curiosa
"Mmhh... si é offeso" le dico. Detesta essere superato infatti dopo cinque secondi é davanti a me. Mi fa il clacson, vuole una sfida. Ma non posso, c'é lei con me e lui ha Elizabeth. Non vorrei spaventarla, ho una guida simile a quella di Brian ma lui é leggermente più bravo di me. Vorrei parlarle ma non so da dove iniziare. Mi sembra che pure lei abbia voglia di chiacchierare ma la differenza è che lei è timida mentre io sono stronzo e potrei dire qualcosa che non va.  Parcheggiamo davanti alla scuola e andiamo in camera mia.
"Allora dobbiamo pensare alla gara di lunedì" dice Evan
"Io e Christian faremo finta di non conoscerci. Non ci faranno gareggiare se vedono che siamo insieme" dice Brian
"Hai ragione, però c'è un problema. L'ultima volta é arrivata la polizia e per poco non ci beccava" rispondo
"Già, ma il percorso sarà diverso sta volta. Si parte dal Cosmo e si arriva alla Gemini" dice Evan
"Mmhh... in effetti ci sta. La strada é per la maggior parte rurale e ci sono poche case. Non attirerete l'attenzione" risponde William
"L'importante é che uno di voi vinca. Questa volta sarà difficile ma ci sono molti soldi in ballo" ci informa Evan. Usciamo da scuola e aspettiamo le ragazze. Fortunatamente arrivano 2 minuti dopo di noi. Rimango affascinato quando vedo Katherine. Sono un ragazzo difficile da impressionare ma lei c'è riuscita con pochissimo. Quei pantaloni le mettono in risalto il fisico, i capelli rossi sono sciolti e mossi. Peccato che si nasconda con quei felponi, anche se mi piacciono entrambi i modi di vestire. Accidenti... é bellissima. Brian mi tira una gomitata e mi indica William. Sembra incantato, sta guardando Elizabeth come se fosse la prima volta che la vede. Rido sotto i baffi, ah fratello mio... dove ti stai cacciando?
"Che velocità" commenta Brian.
"Dove andiamo?" Chiede Katherine.
"Dove volete voi" rispondo.
"Pizza" dicono le ragazze all'unisono. Si guardano e ridono.
"Seguitemi allora" dice Evan. Conosce alla perfezione ogni angolo della città. Saliamo in macchina ed andiamo. Dopo mezz'oretta Evan si ferma da una pizzeria.
"Buonasera ragazzi, avete prenotato?"
"Sì ho chiamato 20 minuti fa. Reyes" dice Evan, come sempre pensa a tutto. Ci sediamo al nostro tavolo. Mi metto di fronte a Katherine che é tra William ed Evan mentre accanto a me ci sono Elizabeth e Brain. Troviamo già i menu.
"Ditemi pure" arriva un cameriere della nostra età.
"Prima le donne" dice Brian facendo il galantuomo
"Io prendo la margherita con origano. Da bere una coca cola" dice Elizabeth
"E per te?" Chiede il cameriere a Katherine. Vedo che ha un sorriso stampato sulla faccia mentre parla con lei.
"Io una pizza con la mozzarella di bufala. Da bere prendo il thè alla pesca". Il cameriere segna. Ora tocca a noi e ordiniamo.
"Bel posto" dice Elizabeth
"Si é vero" concorda Katherine. Noto che il cameriere di prima continua a passare accanto al nostro tavolo nonostante siamo in attesa e guarda sempre le ragazze. Detesto le persone che fissano senza un motivo, se lo fa di nuovo giuro che lo mando a fanculo.
"Ditemi che é uno scherzo" dice d'un tratto William. Non capisco a cosa si stia riferendo fino a quando non indica la porta. All'ingresso ci sono Aaron insieme a dei suoi amici. Vedo Katherine irrigidirsi ed Elizabeth guardarlo male. Passa accanto a noi regalandoci un'occhiata omicida. Che carino, sembra un cucciolo di cane. Si sbaglia di grosso se pensa di avermi spaventato. Non so perché ma si ostina a darmi fastidio, però mi piace... significa che dovrò fargli vedere chi sono. Adoro sistemare per bene le persone come lui.
"Niente casini" sussurra Brian nel mio orecchio. Farò il bravo solo se non romperá le scatole, anche se muoio dalla voglia di essere provocato da lui.
"Ecco a voi le pizze" iniziamo a mangiare, é buona ma non come quella che ho mangiato in Italia. Quando andai in vacanza con mio padre e William. Era la cosa più buona del mondo.
"Vi piace?" Chiede William alle ragazze, loro annuiscono sorridendo.
Ceniamo tra le risate e le prese in giro di Evan e Brian. Dopo aver finito ci alziamo per pagare il conto.
"Io vado un attimo in bagno" dice Katherine a Elizabeth. Usciamo fuori dalla pizzeria e l'aspettiamo

P.O.V. Katherine

Dopo aver pagato vado in bagno, devo sistemarmi la spallina del reggiseno. Mi sta dando un fastidio tremendo. Mi lavo le mani e mi guardo allo specchio per sistemarmi i capelli. Ci voleva una serata così, i ragazzi sono davvero simpatici. Per la prima volta Evan ha parlato con noi; si capisce che é un ragazzo diffidente. Lui e Brian sono come cane e gatto, si prendono in giro e aspettano l'occasione per stuzzicarsi a vicenda. La cosa che non sapevo è della parentela di William e Christian, non l'avrei mai detto che sono cugini. Anche se... dei lineamenti in comune ci sono. Esco dal bagno e quasi non urlo quando mi ritrovo il corpo di Aaron davanti. Indietreggio in cerca di una via di fuga ma la mia schiena tocca il muro
"Che c'é? Ora hai paura?" Dice avvicinandosi. Appoggia la mano sulla parete bloccandomi "Eppure, in presidenza non ne avevi" passo sotto il suo braccio e stavo per sfuggirgli se non mi avesse afferrato dalla vita per avvicinarmi a lui. È disgustoso
"Toglimi le mani di dosso" dico nervosa, mi fa schifo il suo tocco
"L'hai sentita no?" Dice una voce. Sono certa ci aver sentito il mio cuore fermarsi. Ti prego fa che non sia lui... tiro un sospiro di sollievo quando vedo che è il cameriere di prima.
"Lasciala se non vuoi che ti sbatta fuori" dice. Aaron non risponde, assottiglia lo sguardo su di lui e se ne va. Sospiro sollevata, lo detesto. Fa di tutto per farmi stare male, per darmi fastidio e per rendermi la vita impossibile.
"Tutto a posto?" Chiede.
"Ehm... si. Grazie" rispondo
"Ci mancherebbe altro. Sei sicura di stare bene? stai tremando" dice mettendomi una mano sulla spalla. Ha ragione, tremo dalla paura. So di che cosa é capace di fare Aaron. Guardo il cameriere, é un bel ragazzo. Ho notato poco fa le occhiate che lanciava a me e Beth, però non fa niente. Mi ha salvato da Aaron.
"Sì sto bene nulla di cui preoccuparsi" rispondo. Un colpo di tosse attira la nostra attenzione
"Sto interrompendo qualcosa?" Christian è davanti a noi, con le mani in tasca e uno sguardo glaciale. "Fossi in te toglierei la mano" dice serrando la mascella. Il cameriere si allontana da me facendo un passo indietro
"Fai tanto il geloso ma se non fosse per me il biondino le avrebbe..." inizia a dire ma lo fermo subito prima che scateni la terza guerra mondiale. A quanto pare è un ragazzo molto diretto.
"Grazie ancora per poco fa. Ciao" lo saluto cercando di andare via ma Christian mi afferra dal braccio
"Vedi di tenere a freno quella lingua perché potrebbe andare molto male. Quale biondino?" Chiede Christian al cameriere
"Quello che è appena uscito". Aaron e i suoi amici sono appena usciti dalla porta. Christian mi trascina con se fuori dalla pizzeria
"Ma che sta succedendo?" Chiede William. Christian mi lascia e va verso Aaron. William e Brian gli corrono dietro immediatamente, mentre Evan rimane affianco a noi.
"Oh eccoti Foster. Vuoi picchiarmi perché l'ho toccata di nuovo?" dice Aaron provocandolo, Christian si avvicina a lui. Ora sono faccia a faccia. Lo afferra dalla giacca avvicinandolo a se, posso sentire la paura di Aaron e la rabbia di Christian. Spero con tutto il cuore che Christian non faccia niente di avventato, non voglio che passi dei guai per colpa mia.
"Sei proprio un uomo quando sei circondato dai tuoi amici. Tieni a mente le mie parole Jackson. Te lo giuro su mia madre che se la tocchi di nuovo, sei morto. Sì é una fottuta minaccia perché mi sono rotto le palle di giocare come all'asilo. Puoi mandami chi cazzo ti pare ma fallo un'altra volta e sei finito" mi pietrifico nel sentire quello che ha detto. Tutti lo sono, vedo la paura sul volto di Aaron che indietreggia spaventato. É la prima volta che lo vedo così. William prende Christian dal braccio e lo porta via da lui. 

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