Capitolo 26

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P.O.V. Christian

Mi sveglio, ho la testa che gira. Sono un po' troppo rincoglionito, ci metto un po' a capire che non sono in camera mia. Ma in quella di Brian, a casa sua. Ma la vera domanda é... come cazzo ci sono arrivato qui? Si vede che ieri abbiamo festeggiato un po' troppo.
"Guarda un po' chi si é svegliato" dice Evan entrando
"Dimmi che non ho fatto cazzate"
"Nulla di grave". Tiro un sospiro di sollievo, ma se ero ubriaco questo significa che...
"La mia macchina..."
"Cavolo eri veramente marcio se non ti ricordi nulla. Hai imprestato la tua macchina a William perché doveva andare via, vi ho portato qui con quella di Brian dato che non si reggeva in piedi. Era l'unico con la casa libera. Approposito, vado a controllare se é ancora vivo". Mi faccio la doccia per levarmi la puzza di alcool e scendo il cucina. C'é Brian che ha la testa appoggiata sul tavolo.
"Mi scoppia la testa" borbotta
"A chi lo dici"
"Com'é che tu sei il piú sano?" Chiede Brian a Evan
"Perchè sapevo che voi due avreste esagerato. Devo sempre farvi da babysitter ogni volta che usciamo." Risponde
"Dov'è andato William?" Chiedo
"Non si sa. Ha ricevuto una chiamata ancor prima di entrare in discoteca e ha gli hai imprestato la tua macchina". D'un tratto sento il mio telefono vibrare, mi é arrivato un messaggio da una certa Alexa
Bella serata ieri, dobbiamo beccarci per un drink😙
"E questa chi cazzo é? E questa emoji del bacio?"
"É una tipa che ti sei fatto. Spero di dimenticare quello che ho visto" risponde Evan
"Questa é l'ultima volta che vado a bere con voi minchioni. Ma come cazzo ho fatto a perdere il controllo cosi?" Urlo e sbatto il pugno sul tavolo spaventando Brian
"Non urlare, qui c'è gente che vuole dormire"
"Vai a fanculo, non capisci nulla. Questa tipa ha il mio numero, come ha fatto ad averlo??!!!" Sclerare di buona mattina non é una buona cosa e questo mal di testa sta peggiorando le cose.
"Ehm... é stato Brian a darglielo" risponde Evan ridendo. Guardo Brian con gli occhi infuocati
"Questa volta ti uccido"

P.O.V. Katherine

Ci siamo addormentati sul divano. Apro gli occhi e vedo che sono appoggata a William mentre Beth é sul materassino per terra. Ieri sera ci siamo divertiti un sacco. William é simpaticissimo, abbiamo giocato a Uno dopo aver visto il film e Beth ha litigato con me perché le ho fatto prendere 4 carte quando ne aveva solo più una.
"E fu cosi che non si parlarono più" aveva detto William. Ed eravamo rimasti tutti sorpresi quando vinse zia Elena che aveva appena imparato a giocare. Insomma... c'è gente che passa il sabato sera nelle discoteche e in giro, e poi ci siamo noi che giochiamo a carte e ci ubriachiamo di thé alla pesca. Mi alzo svegliando William
"Mmmh... buongiorno" dice sbadigliando. "Cavolo, non mi sento piú il braccio". Giá, colpa mia. Ho dormito tutta la notte appoggiata a lui.
Scendo dal divano facendo attenzione a Beth ma William non si é accorto di lei. Inciampa nelle sue gambe e cade addosso a lei trascinando pure me perché, giustamente, ha cercato invano di aggrapparsi a me ma pesa il triplo della sottoscritta.
"Manco dormire si può! Io vi uccido" dice spingendoci via da lei
"Cavolo non ti ho visto scusaaa" dice William
"É tutta colpa sua giuro"
"Traditrice, dovresti difendermi" risponde William riferendosi a me
"Vi do tre secondi per scappare". Beth inizia a rincorrerci e ci lancia tutto ció che trova a tiro. Ciabatte, cuscini...
"Che sta succedendo qui?" Dice mia zia vedendoci entrare in cucina correndo
"Dove siete finiti!!!" Urla Beth
"Siamo caduti addosso a lei per sbaglio e l'abbiamo svegliata. Ora ci vuole uccidere" spiega William velocemente
"Ci penso io. Beth cara! Sei arrivata giusto in tempo per i miei pancake al cioccolato. Su vieni a mangiare altrimenti Katherine si prende tutto"
"A voi penso dopo. Al cibo non si dice mai di no" dice Beth sedendosi.
"A saperlo ti davo il pacco di caramelle di ieri" dice William, gli pesto il piede per farlo stare zitto.
"Shhtt... prima che si arrabbi di nuovo" gli dico e mangiamo colazione.
"Io dovrei andare, ho la partita di basket questo pomeriggio. Che ne dite di venire a vederla?"
"Non sarebbe male come idea" concorda Elizabeth
"Dipende a che ora"
"Alle 18, cosi prendete i posti in prima fila. Vengo a prendervi io" dice William
"Perfetto"
"Grazie per la serata ragazze, a presto Elena" William ci saluta e
l'accompagno alla porta. Quando la apro compare nella mia visuale una macchina parcheggiata davanti a casa mia. Una ferrari nera che riconoscerei ovunque e quasi non mi viene un infarto pensando che fosse venuto a prendere William. É un po' rovinata da davanti e ci sono delle rigature molto evidenti
"Sbaglio o quella é la macchia di Christian?"
"Si, ero con lui quando tua zia mi ha chiamato"
"Come mai é cosi?"
"Ah non so, l'avrá sicuramente imprestata a Evan. Ora vado altrimenti faró tardi all'allenamento" dice accendendo il motore sprigionando un rombo che avrá sicuramente svegliato i vicini. Rientro in casa e trovo una valigia davanti alle scale che prima non c'era.
"A che ora hai il volo?" Le chiedo
"Tra tre ore, tra poco arriverà il taxista"
"Quando tornerai?". Noto che questa domanda l'ha fatta sussultare
"Spero presto, ricordati bene quello che ci siamo dette ieri."
"Si mamma" l'abbraccio, percepisco le sue mani tremare sulla mia schiena. Riempio le narici del suo profumo, sa di casa.
"La collana che hai al collo, tienila sempre. Quando sei in difficoltà stringila e pensami, pensa alle mie parole e vedrai che andrá tutto bene. Beth, é stato un piacere enorme averti conosciuta. Tieni d'occhio mia nipote, non farla cacciare nei guai perché conoscendola..."
"Non é vero zia, io sono molto responsabile" dico facendo il broncio
"E un po' maldestra, ma giusto un po' " risponde mia zia pizzicandomi la guancia come quando ero piccola. Sentiamo il clacson del tassista. Mia zia si asciuga una lacrima
"Abbi cura di te. Ti chiamo appena arrivo. Ciao tesoro" mi abbraccia di nuovo ma questa volta mi stringe forte e mi da un bacio sulla guancia. Saluta Beth, prende la valigia ed esce dalla porta. Si ferma e si gira verso di me come per salutarmi un'ultima volta.
"Torna presto!" Urlo sorridendo. Lei mi guarda e sorride a fatica, annuisce e sale in macchina. Non so perché ma sento che non la rivedró molto presto, ma mi é bastato passare una notte con lei per colmare quel vuoto che si stava formando dentro di me. Il taxi parte portando mia zia con se.
"Bene, sistemiamo casa e poi cuciniamo qualcosa"

Sono le 17:30, abbiamo messo apposto tutto e ci siamo preparate. Manca solo William.
"Dobbiamo fare un'altro pigiama party peró sta volta invitiamo pure Brian" dice Beth
"Mmhh..." ripenso alle parole di mia zia, perché dirmi quelle cose in un momento del genere? Di solito non mi fa discorsi di quel tipo o meglio me li fa quando faccio qualcosa. Non so cosa pensare, é tutto strano. Sará che mi faccio troppi film mentali ma lo sento fin sotto la pelle che qualcosa non quadra.
"E forse mi faró i capelli verdi" dice Beth, sono tentata nel chiamare John e chiedergli se sa qualcosa. Sarebbe una bella idea, ma non vorrei peró farlo preoccupare. Uffa, non ci sto capendo piú nulla.
"Terra chiama pianeta Kat, ci sei?" Dice beth schiocchiando le dita davanti al mio viso.
"Oh si scusami, non ti stavo ascoltando"
"Questo l'ho notato. Comunque, é arrivato William". Chiudo la casa a chiave e saliamo in macchina. Arriviamo al campo dove si sta radunando un bel po' di gente
"Pronto per vincere?" Chiedo a William
"Guarda un po' chi si rivede. Collins in persona" due ragazzi si mettono davanti a noi bloccandoci il passaggio
"Hai scelto la scuola sbagliata" dice uno dei due. Hanno la divisa blu, sono gli avversari della nostra squadra
"Non credo proprio" risponde William
"Mmmh... state facendo il tifo per la squadra sbagliata ragazze. Abbiamo due posti in prima fila per voi nella nostra tribuna" dice uno avvicinandosi a noi
"Cos'é, siete rimasti senza tifosi e ora ne volete comprare due?" Dice Beth, lo sapevo che avrebbe risposto a modo suo
"Che bel caratterino, e tu? Vedo che sei molto silenziosa" risponde l'altro. Non perdo tempo con delle persone senza cervello.
"Basta andiamo" dice William, supera i due seguito da Beth ma io vengo presa dal polso e fermata
"Hey bellezza, stavo parlando con te."
"Non mi toccare" dico cercando di liberarmi
"Lasciala immediatamente andare" dice William serrando la mascella
"Oh attenzione che Collins si sta scaldando. Senza Foster sei insignificante, approposito, dov'è? Di solito girate sempre insieme" dice il ragazzo che mi sta tenendo, continuo a dimenarmi ma ha una presa ferrea. William guarda dietro di noi e incrocia le braccia. Mi giro e  rimango di stucco trovandomi Christian con Brian e Evan.
"lo stavi cercando? Eccolo qua" dice Brian ridendo.  I ragazzi deglutiscono
"Dicevi?" Dice Christian stringendo i pugni, colui che faceva lo spavaldo con William sembra essersi mangiato la lingua
"Foster..."
"Giú le mani, non lo ripeteró una seconda volta". Il ragazzo mi lascia immediatamente e arrettrano di un passo
"Ci si vede in campo Collins" e girano i tacchi
"E quelli chi diavolo erano?" Chiede Beth
"Compagni della nostra vecchia scuola" risponde William
"Certo che avete una dote pazzesca nel mettervi nei guai. Dobbiamo sempre tirarvi fuori" dice Brian
"Ma smettila, me la stavo cavando benissimo" risponde William
"Vai a giocare" dice Christian. É arrivato nel momento giusto, quel ragazzo ha un radar, compare sempre quando sono nei "guai". Io e Beth andiamo a sederci nella tribuna della nostra scuola e lasciamo i ragazzi indietro. Pensavo che si sarebbero seduti altrove ma ci raggiungono e si mettono dietro di noi. Sento la schiena bruciare, e so di chi é lo sguardo che mi sta facendo salire l'ansia. I giocatori entrano in campo e dopo il fischio iniziano a giocare. La tensione é alta e William é marcato strettamente. Dunque questa é la sua ex squadra e allora significa che loro conoscono pure Christian. D'un tratto William viene spinto a terra di proposito. Percepisco Christian borbottare qualcosa, in campo non succede nulla di grave e riprende il gioco. Siamo in pareggio e la nostra squadra é stanca. William é in difficoltá, é circondato da troppi giocatori.
"Avanti c'é la puoi fare" sento dire da Christian. Sorrido. Hanno un rapporto d'amicizia molto forte e solido, un rapporto fraterno. Nonostante la fatica nel superare il blocco, William riesce a segnare il punto che regala la vittoria alla nostra scuola. Tutti si alzano esultando, compresi i ragazzi e Beth. Siccome siamo piccoline non riesciamo a vedere piú nulla, saliamo sulla panchina con la speranza di non cadere. Ma siccome la sfiga mi perseguita, quelli di davanti indietreggiano e mi arriva una gomitata che mi fa sbilanciare il corpo. La mia gamba scivola nel vuoto, invano il tentativo di Beth per salvarmi e non fosse per due braccia chi mi hanno fermato la caduta ora mi sarei ammaccata il lato b. La mia schiena si scontra con un petto solido, abbasso lo sguardo sul braccio sulla mia vita. Tatuaggi, e molti.
"Sul serio?" Dice nel mio orecchio provocandomi mille brividi.
"Non... non ci vedevo" rispondo balbettando. Mi lascia e si mette al mio posto.
"Sali" salgo sulla panchina dov'era seduto lui e sono in mezzo a Brian ed Evan, ora nessuno puó farmi cadere. Aspetta, cavolo... tutto questo é successo davanti a loro! Ma io non dovevo evitarlo? Beth mi guarda e mi fa l'occhiolino. Finita la premiazione andiamo fuori e aspettiamo William che dopo 10 minuti arriva trionfante
"Sei stato bravissimo" diciamo io e Beth. Lo abbracciamo insieme, i ragazzi ci guardano confusi
"Da quando siete cosi amici?" Chiede Brian
"Dal pigiama party di ieri" dice Beth, mi schiaffeggio la fronte. Davvero l'ha detto davanti a loro?
"Ah ecco dov'eri scappato ieri lasciandomi da solo con questi" dice Evan 
"Non so cosa sia peggio, se passare la serata con Brian e Christian o essere battuti a uno da Elena" dice William
"Elena?" Chiede Brian
"Mia zia" rispondo io, saliamo in macchina con William e torniamo a scuola.

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