Capitolo 37

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P.O.V. Christian

Sto litigando con Elizabeth, questa ragazza è tosta lo ammetto ma io lo sono di più. Mi sento preso in giro, ho dato fiducia a loro. Avrei preferito che chiededessero invece di origliare. Anche se non avrei detto nulla ma almeno sapevo che stavamo dando nell'occhio. Ora peró non mi importa, hanno sbagliato e voglio che lo capiscano. Katherine si gira per andare via, dopo tutto non sono stupito... fa sempre cosi. E infatti glielo dico direttamente, non ho peli sulla lingua ma a quanto pare nemmeno lei
"Ero preoccupata per voi, non volevo che vi metteste nei guai con Xavier perchè a non piaceva nemmeno a me ma dopo quello che ho sentito... quello che gli hai fatto... mi sono sbagliata su di te, pensavo fossi diverso ma non hai fatto altro che confermare ciò che le persone dicono su di te." Dice, i suoi occhi sono rossi e la voce trema. Sono sorpreso per quello che ha detto, ma francamente... non è la prima persona a giudicarmi e non sará di certo l'ultima. Ammetto di essere anche divertito, finalmente sta tirando fuori il carattere ma è meglio finirla qui. Sento come qualcosa spegnersi dentro di me lasciando spazio alla freddezza. 
"Dunque è cosi che la pensi... ti ho giá detto che me ne sbatto dell'opinione altrui perció... pensi che mi importi cosa pensi tu?" Rispondo sorridendo, so di averla ferita ma è per il suo bene. Non è adatta al mio mondo e a me come io non sono fatto per frequentare persone come lei. La veritá è questa, l'ho sempre saputa, ma l'ho ignorata fino ad ora
"No, perché so che detto da me non é niente... ma va bene cosi" e va via. Beth mi guarda come se volesse uccidermi e poi la segue
"CHE CAZZO HAI IL QUEL CERVELLO? TI SEMBRAVA IL MODO DI TRATTARLE?" urla William arrabbiato
"Fidatevi... meglio cosi" dico calmo.
"Io non ti capisco Christian, davvero" risponde Brian
"Secondo voi per quale motivo l'ho fatto???" Chiedo, non pensavo fossero cosi stupidi
"Per Xavier, se non stanno con noi non verranno prese di mira da lui. Solo che hai un metodo di merda per allontaneare le persone" Risponde Evan, sapevo che lui avrebbe capito. Si, l'ho fatto anche per questo. Lui userá qualsiasi mezzo per colpimi e non voglio che vengano coinvolte.
"Potevi anche trovare un altro modo" risponde William
"Cosi non ci parleranno più e abbiamo un problema in meno perció... non voglio più vedervi con loro." Dico serio, so di chiedere tanto. Si sono affezionati a loro, si capisce... sopratutto William.
"Veramente... io non ti capisco" dice William andando via.

É sera, volevo passare il pomeriggio in palestra ma sono di mal umore per quello che è successo. Ho nascosto alla perfezione i miei sentimenti. Le parole di Katherine mi hanno deluso, perché nonostante quello che ho fatto per lei... ha dato ragione alle persone. Non serve a un cazzo dare la propria fiducia, l'ho imparato nel peggior dei modi ma pensavo che lei avrebbe cambiato un po' le cose. La cosa però di cui mi preoccupo é che non l'ho fatto apposta a dire quelle cose, me ne ero reso conto troppo tardi delle parole che sono uscite. È purtroppo non mi pento, dovrei siccome non merita il modo il cui l'ho trattata ma in quel momento pensavo che fosse giusto cosi. I suoi occhi rossi, il modo in cui mi guardava, mi ha fatto capire di aver esagerato. Anche come William ha reagito... infatti sono qui davanti a casa sua per chiarire con lui, non so cosa gli sta succedendo e io voglio capirlo. Busso e viene ad aprire mia zia. Non pensavo fosse in casa, non ho visto la sua macchina.
"Christian, che sorpresa! Come stai?" Chiede abbracciandomi
"Tutto bene zia, tu?"
"Bene grazie, ehm... William é di sopra, io sto andando al lavoro, lo avvisi tu?"
"Si vai tranquilla, buon lavoro" dico
"Grazie tesoro, vieni più spesso miraccomando" dice uscendo. Chiudo la porta e vado in camera di mio cugino. Busso e dopo avermi risposto entro.
"Possiamo parlare?" Chiedo serio. Lui si appoggia alla scrivania e mi fa segno di parlare
"Mi spieghi che cos'è che ti é preso sta mattina?" Chiedo, lui alza il soppraciglio e serra la mascella
"Non dovevi trattarla cosi"
"Ti ho detto perché l'ho fatto"
"Basta cazzate, eri serio Christian. Intendevi ogni parola che hai detto. Prima mi chiedi di proteggerla e poi la tratti cosi? Non sei coerente lo sai vero?" Dice incrociando le braccia, non é arrabbiato sembra solo... scocciato. E ha ragione.
"Ero arrabbiato... non ho pensato a quello che stavo dicendo" rispondo irritato, non voglio la predica da lui
"Ho sentito questa scusa troppe volte. Svegliati Christian, quando capirai che le tue azioni si riperquotono sulle persone sbagliate? Cazzo, pensa prima di parlare. Non avevano capito nulla, potevi mentire ma hai preferito fare lo stronzo. Cosi hai rovinato una bella amicizia, io stavo bene con loro, tutti noi. Anche tu. Ma fai sempre quello che ti dice la testa senza chiedere consigli. Sono stufo di doverti ripetere le stesse cose ogni volta, sembro un disco rotto ma se non lo faccio io... chi lo fará? Devi capire che non devi fare le cose da solo. Fossi in te andrei a scusarmi e rimetterei le cose apposto perché che tu ci creda o no... ora che sono da sole... sono esposte. Soprattutto lei, Jackson non aspetta altro fidati e non solo lui. Ammetti di aver sbagliato, per una volta" le sue parole mi trapassano come migliaia di coltelli, William é la persona che mi conosce di più al mondo ed è sempre stato sincero. Anche lui mi ha deluso, pensavo capisse la situazione ma in questi ultimi giorni sembra contro di me. Non gli va mai bene quello che faccio, a nessuno.
"Dunque...è cosi che la pensi. Grazie per avermelo detto" dico uscendo dalla sua camera
"Christian aspetta!" Dice ma io sono già fuori da casa sua. Salgo in macchina e vado via. Stringo il volante, sono stanco. Di tutto. Il mondo sembra essere contro di me e io vorrei solo dimenticare questa interminabile giornata. Vado al Cosmo, parcheggio ed entro. É in corso un incontro di boxe al quale assisto. Mi torna in mente quel giorno in cui mi scontrai con Xavier

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