Capitolo 41

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P.O.V. Christian

"Facciamo cosi, tu mi chiedi quello che vuoi sapere, qualsiasi cosa. Ma in cambio, mi dirai cos'hai, sfrutta quest'occasione" propongo, se il mio intuito non sbaglia mi chiederà sicuramente di Xavier e penso che le debba almeno una spiegazione.
"Cosi non vale ma... va bene"
"Hai a disposizione una domanda, qualsiasi" ammetto di essere un po' nervoso. Non mi sono mai esposto in questo modo.
"Quella notte... quando eri ubriaco. Stavi dormendo e hai avuto un incubo, urlavi a tua mamma di scappare e dicevi che dovevano lasciarvi stare. Perchè sogni queste cose? Io non pretendo una risposta, se non vuoi parlarne va bene..." Quando ho capito quello che ha detto ho sentito il mio cuore fermarsi per un secondo. Non mi ricordo cosa ho sognato ma penso che sia il solito incubo che mi tormenta da anni, non ne parlo con chiunque, solo i miei amici ne sono a conoscenza. Però ho promesso che avrei risposto, e mantengo la parola. Mi fa male ricordare ma se ciò servirá per sapere che cosa tormenta Katherine sono disposto a fare questo sacrificio.
"Perché l'ho vista morire" dico. Lei spalanca gli occhi sorpresa
"Io... scusa... non dovevo..."
"No stai tranquilla, ora... tocca a te" dico rilassandomi, non è stato così male dopo tutto... forse... mi farà bene condividere qualcosa con lei. Soprira e guarda il cielo
"Temo che mia zia mi stia nascondendo qualcosa di grave, ho la sensazione che sta per succedere l'inevitabile. È dimagrita un sacco,il suo viso era spento quando l'ho vista l'ultima volta. Ho paura... di perdere l'unica persona che mi è rimasta al mondo. Senza di lei sarei sola... nel vero senso della parola" dice con la voce che trema, riesco a percepire l'angoscia e il dolore che sta provando. Aspetta un secondo...
"L'unica persona rimasta?" Chiedo
"Ho perso i miei genitori quando ero piccola, ci siamo solo io e lei" risponde, basta con le domande, non voglio farla stare male. Questa risposta é stata come uno schiaffo, non avrei mai pensato che non li avesse piú. Mi dispiace moltissimo per lei, anche perchè so cosa si prova a perdere un genitore, ma entrambi... mi chiedo come abbia fatto ad andare avanti. Ora le cose hanno più senso, ecco perchè parlava sempre della zia.
"Smettila di pensare in negativo chiaro? L'unica cosa che devi fare è sorridere e vivere la tua vita, tua zia vorrebbe questo. E non è vero che hai solo lei... ci siamo noi. Quando hai bisogno non esitare a venire da me, so di averti trattato male molte volte e so di avere un carattere complicato ma sul serio, io ci sono e anche gli altri." Dico, non voglio che stia da sola come un paio di mesi fa. Ora che ricordo bene... Aaron l'ha chiamata orfanella un paio di volte perció lui è al corrente di tutto e l'ha sempre insultata cosi per farla stare male. E lei non ha mai risposto o fatto qualcosa per fermalo; quel ragazzo é davvero uno stronzo. Pensavo di essere l'unico con seri problemi ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso, verrá il giorno in cui la pagherà per tutto ció che le ha fatto e spero con tutto me stesso che sarò proprio io a sistemarlo. Katherine mi sorride, i suoi occhi verdi sembrano diventare più vivaci, si avvicina e mi abbraccia. Ricambio subito avvicinandola a me di piú, riesco a sentire il suo cuore battere molto forte come il mio. Non so come descrivere le sensazioni che sto provando adesso.
"Grazie Christian, significa davvero molto per me" dice. Ha un buonissimo profumo, restiamo cosi per alcuni secondi poi si stacca ma tiene le mani appoggiate sulle mie spalle.
"Anche te, quando vuoi parlare io ci sono. Non smetteró mai di ringraziarti perché hai fatto piú cose tu che altre persone. La gente che ti giudica... non ti conosce affatto. E no... non hai un carattere complicato ma è particolare, bisogna solo... capirti" dice, giá, capirmi. Non ci riesco nemmeno io a capire me stesso ma William ha ragione, devo accettare l'aiuto degli altri. Quando si allontana da me sento giá la mancanza del calore del suo corpo.
"Entriamo? Altrimenti quelli combinano qualcosa delle loro" dico. Chiudo la porta e mi siedo sul divano, William mi guarda e mi fa l'occhiolino. Pensa che non l'abbia visto? Era nascosto dietro la tenda che ci stava osservando. Avrò mai un momento di privacy?
"Cosa facciamo ora?" Dice Brian
"Se volete giochiamo a Uno" Risponde Katherine
"Va bene dai" concorda Elizabeth

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