Capitolo 38

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P.O.V. Christian

La luce del sole mi colpisce in pieno viso svegliandomi. Accidenti che mal di testa, ma perchè mi sono svegliato? Stavo cosi bene... ho decisamente esagerato difatti non mi ricordo nulla di ieri, tutto é sfocato nella mia mente e spero di non aver combinato qualcosa. Sono rare le volte in cui mi ubriaco per bene ma la scorsa notte... ne avevo assolutamente bisogno. Non voglio usare l'alcool come via di fuga dai problemi però avvolte non riesco a farne a meno. Per uno che fa kick-boxing e si allena, l'alcool e il fumo devono essere aboliti e io non ne faccio uso frequentemente tranne in occasioni speciali o situazioni di merda.
"Che palle" borbotto, non ho per niente voglia di andare a scuola. Ho gli occhi che bruciano, manco fossi rimasto sveglio tutta la notto. No... aspetta un secondo. Il mio sguardo cade sulle coperte e noto che sono diverse dalle mie. Mi guardo attorno, questa non è per niente la mia camera da letto. Oh cazzo, dove diavolo sono capitato e perché sono a torno nudo? Per terra accanto al letto c'é una persona girata di schiena ma quando vedo una ciocca lunga e rossa sbucare dalle coperte vorrei prendermi a schiaffi da solo. Ma porca miseria, tra tutte le stanze presenti proprio nella sua dovevo finire? Mi alzo immediatamente, cerco le chiavi e la maglietta. Devo andarmene prima che si svegli, mi sono già fatto abbastanza figure di merda. Trovo le chiavi sulla sua scrivania e rimango sorpreso nel trovare dei disegni che sarebbero degni di Picasso. Non pensavo che sapesse disegnare cosi bene, in effetti...non so nulla su di lei. E io devo ancora scusarmi per essere stato stronzo e... per questo. Non ho la minima idea di cosa sia successo ieri sera e di come io sia finito qui ma spero con tutto me stesso di non aver peggiorato la situazione. Non ho tempo di cercare la maglietta perció prendo solo le scarpe e apro la porta senza fare rumore. Entro nella mia camera, puzzo di alcool, oltre a un aspirina ho bisogno di una doccia il piú presto possibile. Mi svesto e vado sotto il getto d'acqua tiepida. Come iniziare bene la giornata...

Entro in classe e vado a sedermi al primo posto che capita. Ho sonno e mal di testa, per giunta pure fame. Mi metto il cappuccio e chiudo gli occhi, non ne posso più della scuola. Qualcuno si siede accanto a me
"Mi hai fatto preoccupare lo sai vero?" Dice una voce, apro gli occhi e vedo William. Ma io dico, se mi vedi incappucciato e con gli occhi chiusi, perchè mi devi parlare?
"Di cosa stai parlando?" Dico sospirando.
"So cos'è successo ieri, me l'ha detto lei" questa non ci voleva, non poteva stare zitta? Ora mi romperá le palle per tutto il giorno ne sono sicuro
"So di averti fatto arrabbiare ieri, scusa ma dovevo dirtelo. Non ti ho mai nascosto qualcosa lo sai. Infatti volevo anche dirti che io staró con le ragazze, che ti piaccia o no perché quello che hai detto non ha senso" dice, mi massaggio le tempie.
"Lo so. Solo che... non vorrei che succedesse qualcosa" rispondo
"Le hai chiesto scusa?" Chiede
"No"
"E cosa aspetti?"
"È difficile. Non mi sono mai scusato per qualcosa che ho detto lo sai. Ora rispondi all'appello"

P.O.V. Katherine

Percepisco qulcuno parlare, pensavo fosse una mia immaginazione ma poi mi ricordo che c'é Christian. Infatti è lui che sta parlando anzi no, urlando. Sembra che stia avendo un incubo nel cuore della notte
"NO! Lasciala stare! Mamma scappa" dice dimenandosi, ha la fronte sudata e sta gesticolando.
"Christian calmati, é sono un incubo" dico cercando di calmarlo e di svegliarlo ma lui sembra non sentirmi
"Ti prego! Prendi me.... mamma chiama papà... no! No!" Continua urlando, una lacrima bagna la sua guancia, chissà che cosa stará sognando di cosi brutto da farlo piangere. Mi si spezza il cuore nel vederlo cosi.
"Christian..." lo chiamo ma questa volta piú decisa, borbotta qualcosa e finalmente si tranquillizza. Gli asciugo la lacrima e lo guardo. La luce della luna gli conferisce un aspetto angelico, i capelli sono scompigliati ma a dire il vero lo rendono molto più attraente cosi. La mia mano rimane sulla sua guancia... perchè si comporta in modo freddo con le persone? E perchè non lascia che nessuno si avvicini a lui? Io non avrei mai pensato che avrei mai parlato con Christian Foster e di averlo qui, in camera mia, in questo stato. Ho appena visto un suo lato nascosto, credo quello più debole... stava sognando sua madre e sembrava spaventato, non vorrei dire qualcosa di sbagliato ma sto pensando che... forse le è successo qualcosa. Quando avevo chiesto a William della mamma di Christian ha ignorato la mia domande e lui parla solo del padre quando capita. Ritorno a dormire sperando di riuscire a prendere sonno, mi ha chiesto scusa per quello che aveva detto. Era ubriaco perciò sicuramente non se lo ricorderá peró... si sarebbe scusato se fosse stato in lui? Chiudo gli occhi e sospiro. Speriamo che domani sia un giorno migliore

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