Capitolo 23

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P.O.V. Elizabeth

Stavo per farmi una doccia quando sento bussare
"Chi è?" Urlo da dietro la porta
"William" risponde. Apro e lo faccio entrare in camera
"Eccomi, di cosa volevi parlarmi?" Chiede
"Ecco io volevo innanzitutto ringraziarti per avermi difeso..."
"E...?"
"Non capisco perché l'hai fatto peró" dico, sono una persona schietta. Quello che penso lo dico sempre, che sia una cosa bella o brutta. Le cose vanno dette in faccia e mai alle spalle.
"Mi sentivo in dovere" risponde
"Lo sai che posso difendermi da sola vero? Non a caso ho fatto karate"
"Ma seconto te, stavo li a guardare mentre quello ti toccava? Chiunque avrebbe fatto qualcosa"
"Ho capito ma non ti ho chiesto di difendermi" ribatto, nessuno si è mai preoccupato per me per questo ho sempre fatto le cose da sola. In più, quando qualcuno vuole difendermi, è come se mi sentissi debole e incapace di reagire. Il suo sguardo cambia, sembra triste e deluso.
"Va bene, me lo segneró cosi da non dimenticarmelo" si gira per andarsene. Ho esagerato cazzo, lo fermo subito prendendolo dal braccio.
"No aspetta, ascolta. Non fraintendere, mi sono sempre difesa da sola... quello che è successo ieri é strano per me. E ho apprezzato il gesto se è questo che vorresti sentire. Davvero. Grazie" dico abbracciandolo. Dovevo capirlo fin dall'inizio, non sono più a New York. L'ho colto di sorpresa, infatti lo sento irrigidirsi ma poi ricambia. Sono stata acida, e lui è cosi carino e buono. Devo smetterla di stare sempre sulla zona d'attacco, non tutti vogliono farmi del male. Veniamo interrotti da qualcuno che bussa. Apro e mi ritrovo Kat insieme a una donna mai vista prima d'ora
"Zia ti presento Elizabeth, Beth lei è mia zia, Elena Wood." Dice Kat, la signora mi stringe la mano e mi sorride. Cavolo si assomigliano molto, da dietro di me sbuca William chiedendomi chi è.
"Oh ciao Katherine" dice lui diventando rosso in viso, Kat invece ci guarda interrogativa
"Lui invece è William, un mio amico. Elena Wood, mia zia"
"Piacere di conoscerla signora" dice lui,
"Tesoro se non ti dispiace vorrei parlare con Elizabeth da sola." Cosa??? Con me?
"Ehm... si fai pure, vi lascio da sole"
"Aspetta vengo con te, é stato un piacere conoscerla. Elizabeth." Mi saluta con cenno e va via insiema alla mia amica
"Prego si accomodi, scusi il disordine" dico, sono la persona piú disordinata di tutto il mondo.
"Ma ci mancherebbe, dammi del tu perfavore. Non sono cosi vecchia"  dice ridendo. Cala un silenzio imbarazzante, Elena rimane a guardarmi con i suoi occhi azzurri. Mi sta mettendo in soggezione, non capisco a cosa stia pensando
"Dunque sei tu la nuova amica di mia nipote"
"Già"
"Come ti sembra?" Chiede, non mi aspettavo una domanda del genere.
"Kat é una persona fantastica, la conosco da poco ma essere sua amica é una delle cose migliori che mi siano capitate da quando sono in questa città" rispondo
"Le vuoi bene?" Chiede
"Con tutto il mio cuore"
"Era quello che volevo sentire. L'ho capito dai tuoi occhi che ci tieni a lei. Perció voglio dirti una cosa e spero che rimanga tra noi"
"Certamente"
"Promettimi che starai sempre con lei, non lasciarla mai da sola. Te lo chiedo per favore. Quando vedi che non sta bene aiutala, mia nipote é molto diffedente e quando ha un problema tende a chiudersi in se stessa. Non glielo permettere" dice
"Ma... perché mi stai dicendo queste cose?"
"Perché dopo anni ho visto i suoi occhi illuminarsi quando mi ha parlato di te, sei importante per lei. Molto. É la prima volta che mi presenta un'amica, che tu ci creda o no."
"Ah, questo non lo sapevo. Te lo prometto, la aiuteró sempre e la proteggeró." Elena si avvicina a me e mi abbraccia. Ci tiene moltissimo a Kat e faró di tutto per mantenere la promessa.

P.O.V. Elena

Esco dalla camera di Elizabeth; avere Katherine tra le mie braccia é stata una sensazione unica. Come se fosse la prima volta. Mi si stringe il cuore quando ripenso alle parole del medico, ormai mi sono rassegnata. Mi hanno detto che prendere un volo di 4 ore mi avrebbe fatto stancare e la mia salute sarebbe peggiorata ma dovevo vederla. Lei è tutto per me, la cosa migliore che mi sia capitata nella vita. Prima ero preoccupata, ma ora che so che ha un'amica, Elizabeth, sento il peso che ho sul petto allegerirsi un po'. So che stará sempre a fianco alla mia nipotina, che non é piú sola. Non riesco a trovare la forza per dirle la veritá, perché la distruggerá ma è solo questione di tempo. Odio il fatto che lo verrá sapere da qualcun'altro che non sono io ma non riesco ad affrontarla. Ci ha messo anni per riprendersi dalla morte dei suoi genitori, e quello che succederá... le fará molto male. E dio solo sa quanto vorrei cambiare le cose, le ho provate tutte. Ma niente, il destino vuole cosi e io non posso fare piú nulla se non aspettare. Dannazione, ero talmente immersa nei miei pensieri che non so piú dove sono finita. Trovo un ragazzo girato di schiena alle macchinete
"Scusami, sai dirmi dove sono i dormitori?" Chiedo, questo ragazzo si gira. Ha il collo tutto tatuato insieme alle braccia. Oh figliolo, perché ti sei comciato cosi?
"Mi segua, sto andando li" risponde con un vocione. Ha l'aria da cattivo ragazzo, ma è stato educato dandomi del lei. I ragazzi come lui, tatuati e con la faccia sempre imbronciata, manco il rispetto ti portano. Cammino dietro di lui, mi guardo attorno ma non riesco a capire dov'è la camera di Katherine.
"Che camera sta cercando?" Mi chiede
"Ehm... se mi ricordo bene la 45. Si la 45" rispondo. Vedo l'espressione del ragazzo cambiare, tossisce schiarendosi la gola.
"É difronte alla mia" dice
"Davvero? Allora conosci di sicuro mia nipote Katherine"
"Di vista" risponde, la sua voce é diventata piú profonda. Continua a camminare senza dire una parola. Non riesco a capire che cosa gli sia preso.
"Uh... okay" dico, dopo 5 minuti arriviamo dove volevo
"Grazie e scusami il disturbo"
"Si figuri" risponde, una risata rimbomba nel corridoio. Katherine e William stanno venendo verso di noi e stanno ridendo a crepapelle. Vedere mia nipote che ride in questo modo, mi scalda il cuore. E pare che non sono l'unica a pensarla cosi. Il ragazzo accanto a me la sta guardando con gli occhi luminosi, cos'è che mi aveva risposto alla mia domanda? Di vista? Si certo, c'é qualcosa sotto. Quando Katherine mi vede la sua risata si spegne, che sta succedendo?
"Oh zia, hai fatto veloce"
"Eh si, e mi ero pure persa, non fosse per questo ragazzo che mi ha aiutato..."
"Ah eccoti, ti ho cercato ovunque Christian." Dice William, ma il ragazzo é impegnato in altro. Sta guardando Katherine e lei lui, sembrano comunicare con lo sguardo. Poi peró si gira e se ne va chiudendosi in camera
"Lo perdoni, ha un carattere... un po' difficile. Ora vado, ci vediamo Katherine, signora Wood spero di rivederla presto" dice William entrando nella camera del ragazzo.
"Che cos'è appena successo?" Chiedo a Katherine
"Niente zia tranquilla" risponde lei
"Mmmh... va bene. Cambiati che ceniamo fuori"

Ordiniamo da mangiare e aspettiamo
"Dunque?"
"Cosa?"
"Chi era quel ragazzo? E non dirmi che non vi conoscete"
"Lo conosco di vista" risponde lei. Inizio a ridere
"Che strano, mi ha detto la stessa cosa" dico
"Gli hai chiesto se mi conosce??!" Chiede alzando la voce
"Ovvio, altrimenti come facevo ad arrivare in camera tua? Comunque... ho visto come ti guardava prima"
"Come una persona normale??" Dice lei con sarcasmo
"Ti sbagli, dimmi cosa sta succedendo dai"
"E va bene, abbiamo chiacchierato un paio di volte e basta. A scuola tutti hanno paura di lui per via dei suoi tatuaggi e il suo modo di fare" risponde
"A me é sembrato un ragazzo apposto" è vero, non mi pare una persona pericolosa e tanto meno maleducata.
"Sembra..." sussurra Katherine ma io riesco a sentirla lo stesso. C'è qualcosa che non mi vuole dire ma non voglio farle ulteriori domande. Il cameriere arriva con i nostri piatti e mi ricordo che devo prendere una pastiglia prima di mangiare. Senza farmi vedere da Kat la ingoio e bevo l'acqua. Ceniamo ridendo e scherzando, mi mancavano questi momenti con lei. Dopo aver finito andiamo al parco a sederci un po' all'aria aperta.

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