Capitolo 32

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P.O.V. Christian

Guardo l'ora, sono le 7:20. I magazzinieri entrano alle 8:00 perció dobbiamo muoverci. Brian sta ancora dormendo.
"Svegliati che dobbiamo andare" lo scuoto ma non si alza, ha il sonno pesante peggio di un bradipo. Rimpio un bicchiere d'acqua fredda e glielo butto sulla faccia
"Ma porca t... ti sembra il modo di svegliare una persona?" Dice imprecando
"Dai, alza il culo"

Entriamo nella lavanderia e prendiamo due divise. Mi sta a pennello, sembra fatta su misura per me.
"Sembri un carcerato" commenta Brian, eh in effetti è vero.
"Mettiti questi così attiri meno l'attenzione" dice dandomi un paio di occhiali da vista.
"Stai scherzando?"
"Cosi sei brutto" vi prego ditemi che ho sentito male. Li indosso, da carcerato a secchione è un attimo. Spero di dimenticarmi di questo incubo. Entriamo in magazzino dove ci sono giá dei lavoratori.
"Siete nuovi?" Ci chiedono
"Si, piacere Nathan Mitchell" dice Brian porgendo la mano,
"Thomas Johans"
"Bei tatuaggi amico" commentano. Faccio un sorriso finto
"Io sono il capo magazziniere, per iniziare potete scaricare quel camion. Mettete tutto in quell'angolo li."
"Ma dimmi te se mi devo spaccare la schiena per quell'idiota" borbotto mentre tiro giú gli scatoloni.
"Se sapesse che sei il figlio del titolare sarebbe un'altra storia" risponde Brian a bassa voce.
"Vado un attimo in bagno" dico. Dopo aver girato ovunque finalmente lo trovo ma vedo il capo magazziniere parlare con una donna. Sembra... l'assistente del direttore. Oh cazzo devo sentire cosa stanno dicendo. Mi avvino piano piano senza fare rumore
"Di al capo che la merce é arrivata. 70F." E poi se ne va. Chiamo Brian al telefono dicendogli che deve venire immediatamente da me. Dopo 10 minuti eccolo che arriva.
"La segretaria e il capo magazziniere lavorano per il direttore. Hanno parlato di una merce e poi hanno detto 70F. Che vuol dire secondo te?"
"Mmhh...70F...70F...70F...F! É una stanza! Ci sono passato davanti prima. Si trova sotto la scala grande." Dice, gli tiro una pacca sulla schiena, mi sta aiutando un sacco. Non me lo dimenticheró mai. Andiamo nella stanza ma c'è un problema, é chiusa a chiave e non possiamo sfondarla. Ci scoprirebbero subito.
"Ci penso io, aspetta qui" dice Brian. Passano molti minuti e non so che fine ha fatto. Ci sta mettendo tanto, e se l'avessero scoperto?? No non é cosi stupido da farsi beccare... ma é di Brian che sto parlando? Lui é SOLO stupido. Sapevo che non avrei dovuto farlo andare vi... sento dei passi. Mi nascondo subito
"Ppsstt... Christian... dove diavolo sei?" Dice Brian
"Eccoti cazzo, dov'eri finito?"
"A fare il mio lavoro" risponde mostrandomi un mazzo di chiavi "sono del capo perció ci dev'essere per forza la chiave di sta dannata porta. Facciamo veloce prima che se ne accorga". Fantastico! Dopo vari tentativi troviamo quella giusta. Quando la serratura scatta, ci guardiamo attorno ed entriamo. Ci sono un sacco di scatoloni. Ne apro uno e rimango sorpreso quando vedo che dentro ci sono degli asciugamani.
"Ma che diavolo significa?"
"Guarda qua, pacchi di farina" dice Brian
"Aprilo". Metto il dito per toccare la consistenza e annuso. La sostanza mi entra nelle narici e la riconosco immediatamente
"Cocaina" dico.
"Ecco come fanno a nascondere la merce. Aspetta un secondo" prende un asciugamano e lo guarda. "È bello spesso" dice. Dalla tuta tira fuori un taglierino e fa un taglietto per poterlo strappare. Sul pavimento cadono tante pastiglie.
"Ecstasy..." dico incredulo. Sono stati  proprio furbi a nasconderle qui dentro. Facciamo delle foto e prendiamo delle prove. Sistemiamo tutto e andiamo via. Riportiamo di corsa le divise in lavandera ed usciamo da li. Andiamo nell'appartamento per nascondere tutto, non mi fido a lasciare la droga li.
"Ora per finire dobbiamo incastrare il direttore altrimenti non avrebbe senso. Deve pagare per quello che ha fatto"
"Possiamo seguirlo e vedere dove va dopo il lavoro peró é un rischio."
"Giá, dobbiamo dividerci per non farci scoprire. Abbiamo bisogno di un'altra macchina" prendo il telefono e chiamo il signore dell'aeroporto. Ci prepariamo e scendiamo. Mi hanno giá portato la macchina, una mercedes classe c coupé bianca. In certi momenti rimpiango di non avere la mia bambina.
"Prendi l'R8, a me va bene pure questa" dice Brian. Andiamo in hotel, io seguiró il direttore mentre Brian il capo magazziniere. Due piccioni con una fava. Il mio bersaglio esce per primo, metto in moto e lo seguo a distanza. Sta andando nella periferia di Miami, strano. Una persona come lui che viene a fare nei quartieri piú malfamati della città? Entra in un capannone, parcheggio la macchina dove nessuno la possa vedere ed entro. Mi nascondo dietro una pila di scatoloni, sembra che ci sia una riunione. Ci sono delle persone che si scambiano... soldi. Faccio piú foto possibili. Ho un messaggio, lo leggo.
"É uscito con un furgone, siamo nella periferia"
Non può essere una coincidenza. Gli rispondo immediatamente
"sono in un capannone, rimani li. Non entrare." Se entra sará in pericolo e non deve succedergli nulla . Ed ecco che un furgone bianco entra, é il capo magazziniere. Scende e apre il cofano, merda ho la visuale coperta. Devo fotografare tutto. Mi sposto, il furgone é pieno di scatoloni dalla quale tirano fuori dei sacchetti di cocaina. Ho tutto, mi giro per andarmene via ma all'improvviso sento qualcosa appoggiarsi sulla mia nuca.
"Stronzo ti ho beccato, ora ti faccio saltare la testa" dice.
"Credo proprio di no" gli tiro una gomitata e con un pugno lo stendo, mai mettersi contro un kick-boxer idiota.
"Che sta succedendo?" Merda ci hanno sentito. Prendo la pistola, conto fino a tre e corro piú veloce che posso.
"Fermetelo!" Urla qualcuno. Tirano fuori le pistole e iniziano a sparare addosso a me, stringo forte il telefono per non perderlo. Riesco a sfuggire alle pallottole, esco dal capannone e raggiungo la macchina. Devo scappare immediatamente. Metto in moto e vado via. Nello specchietto retrovisore vedo delle macchine che mi stanno seguendo. Merda, devo seminarle. Cerco di girare più che posso per fare curve piú strette ma niente, sono degli ossi duri. All'improvviso una macchina bianca compare davanti a me. Sta venendo ad alta velocità, non sono mai stato così contento di vedere Brian. So giá a cosa ha in mente. Accelero e quando sono vicinissimo a Brian sterzo per farlo passare. In questo modo, l'ho nascosto a quelli dietro e così spostandomi si ritrovano Brian davanti. Per evitarlo fanno delle manovre a caso andando a schiantarsi nel muro e negli alberi. Veloci come la luce abbandoniamo la periferia e ci nascondiamo in un parcheggio sotterraneo della città. Scendo dalla macchina, sono veramente senza parole.
"É stato fighissimo" dice Brian urlando
"Per una volta ho pensato di non farcela. Grazie amico" dico abbracciandolo. É raro vedermi abbracciare qualcuno ma lui se l'é meritato
"Ci mancherebbe, ora andiamo a denunciare quegli stronzi"

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