Dopotutto [kth ; jjk]

56

"C'è n-nessuno?" domandai, ignaro della presenza di qualcuno, contornato dal buio, in preda al panico dopo aver appena sfondato una porta.
Dopotutto, tutti gli anni cercando di aprire l'ufficio di mio padre erano serviti, infatti, riuscì a scassinarla usando delle pietre e dei legnetti trovati per terra. Era una porta con una serratura parecchio semplice, due buchi, quello più grande e quello più piccolo. Bastava infilare all'interno di quello più grande il legno, muoverlo e alla fine battere con la pietra su di esso. Sembra che ci voglia così tanto per riuscire a derubare una casa, quando in verità, l'unica cosa che serve, è l'astuzia.
Non si riusciva a vedere neanche l'ombra di Jungkook, e mi meravigliai, perché ero convinto di trovarlo a casa. Così, intanto, approfittai di quel tempo facendo un giro per tutta la roulotte.