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La festa era già incominciata da un bel po', mi rese felice il fatto che Namjoon invitò tutti, scoprendo che le mie ipotesi sul suo interesse verso Jin si fecero veritiere, ponendo molta attenzione in quello che fa e come si relaziona con lui.
Namjoon era un ragazzo d'oro, amava empatizzare con gli altri, sciogliere le ostilità ed abbracciare nuove persone che non siano le sue stesse braccia. Vorrei soltanto essere un po' come lui, vorrei soltanto avere il coraggio di fare le cose senza poi pentirmene, usando poi come scusa che 'la vita è soltanto una'.
Taehyung invece era molto contento di rivedere Jimin, cambiò città, scuola e con il passare dei giorni, la voglia di vedersi divenne sempre più carente, la voglia di scriversi, la voglia di abbracciarsi. Ed io lo vedevo, vedevo il modo in cui Taehyung cercava di uscirne fuori ricordandosi di essere abbastanza forte da non pensarci e sperare che un giorno lui possa tornare nella sua scuola. Lo lasciai fare, gli lasciai il suo spazio, la sua voglia di comunicare con lui, magari regalandogli qualche pettegolezzo nuovo sulle coppie che si sono formate nella nuova scuola.
"Guardate cosa ho portato!"
Namjoon tirò fuori dallo zaino qualche bottiglia di alcool, felice, facendole sbattere tra di loro, sorridendo, come il suo solito.
Versò a tutti un po' di quel liquido, a chi di più e a chi di meno ma, poco prima di brindare, Seokjin scappò verso il bagno, chiudendo la porta.
Rimanemmo tutti fermi qualche secondo, non lo conoscevo abbastanza, non sapevo, magari avevo fatto qualcosa di sbagliato, qualcosa di cui qualche ora dopo me ne sarei pentito.
Namjoon corse prontamente verso il piano superiore, poi scese e, con aria affranta ci disse di tornare a casa, perché Jin era stato male.
"Perché?" chiese Jimin, preoccupato, tenendosi al ginocchio di Tae, con ancora il bicchiere in mano.
"Non lo so, solo che" non concluse la frase, si coprì il volto e rimase qualche secondo a fare dei grandi respiri.
"Solo che, vorrei avere più tempo per stare con lui, con tutti voi, conoscerlo, conoscervi, andare a berci qualche bevanda in un parchetto fuori dal centro e scherzare a più non posso. Ma, non ho più tempo. Mia madre ha un tumore, domani devo partire, devo lasciarvi, devo lasciare casa di mio nonno, devo lasciare quel ragazzo chiuso in bagno a crogiolarsi probabilmente perché pensa di aver rovinato la festa. Eppure, non voglio farlo perché, siete gli unici amici che ho avuto e, non vorrei piangere quando dico che vi ringrazio, posso ringraziarvi? Vi ringrazio dal primo all'ultimo, anche solo per quel primo martedì in cui Jungkook si era arrabbiato perché Tae aveva pagato per lui. Vorrei tanto scrivervi una lettera ad ognuno, vorrei tanto spiegare più e più volte l'importanza che avete avuto nella mia vita e la voglia di continuare a pensarvi nonostante la lontananza. Vorrei solo dirvi che mi dispiace e che vi voglio bene, che siete stupendi, come confidenti di segreti, come teste calde, come pagliacci e come finti scontrosi"
Lo abbracciammo, si concluse la serata, con l'amaro in bocca, contando ancora quanta poca speranza mi è rimasta, ci è rimasta.

Dopotutto [kth ; jjk]Where stories live. Discover now