Dopotutto [kth ; jjk]

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"Non ho bisogno di andare da nessuna parte Jimin, l'ho lasciato da solo cazzo, da solo! Quell'uomo è malato ed io lo sapevo" dissi, crollando, asciugandomi le lacrime mischiate al sapore del sangue, vicino all'unico palo della luce che riusciva ad illuminare la strada circondata dal buio.
Eravamo andati in un vicolo lì vicino, Jimin era riuscito a trovare un pacchetto di fazzoletti dentro una delle mie tasche dei pantaloni ed estraendoli cercò di asciugarmi le ferite, continuando a rimuginare il fatto di dover andare in ospedale.
"Taehyung, ascoltami, hai fatto troppo, guarda come sei conciato adesso" propose, accarezzandomi i capelli.
"Hai freddo?" continuò, sfregandomi con una mano, l'estremità della spalla.
"N-No"
"Jimin, ho paura di perderlo, ho paura di non riuscire a mostrargli che esiste un lato positivo di ogni cosa, ho paura di non esserci stato abbastanza, di avermi chiesto più e più volte aiuto ed io" balbettai.
"Ed io, non l'ho capito, lasciando fare tutto a lui, incasinandogli ancora di più la mente"
"Tae, sei stato tu a dargli speranza, la stava perdendo, la stava perdendo! Poi sei arrivato tu, quando hai iniziato a mettergli qualche cuoricino su quelle foto"
"Lo so, ma, non basta soltanto la felicità per andare avanti in questo mondo. Volevo soltanto vivere una storia felice, proprio come tutte le altre" risposi.
"Chi è che ha il più bel cane del mondo?" domandò, sorridendomi, abbassandosi verso la mia altezza.
"Io" sorrisi.