64

286 14 0
                                    

"Sei sicuro di non essertene accorto quando sei entrato in camera mia, la scorsa settimana?"
Finalmente ci riuscì, lo portai a casa mia e con fretta e furia, salimmo le scale per il piano successivo.
Ero pronto ad aprirmi di più, ero sicuro che lui fosse la persona adatta, quella giusta, anche solo come amico, se non dovrebbe funzionare. Non pretendo uno scambio di sentimenti reciproco e neanche di rendere questo mistero, qualcosa di ufficiale. Ci conosciamo da poche settimane, andiamo! Non sono innamorato, mi interessa, e mostrargli con calma i miei segreti, riusciva a sbloccare, penso, sia me che lui.
"Non ho guardato quaggiù!" esclamò, spalancando gli occhi.
"Ti capisco, probabilmente eri concentrato su altro"
"Non è come pensi tu! Io due secondi fa ero preoccupato per il mio futuro, sei capace di farmi cambiare umore in così poco tempo" propose, abbassando lo sguardo.
"Meglio essere felici che preoccupati, giusto?"
"S-Sì"
"Vedi quella pila di libri qua in basso?"
"Ecco" continuai, spostandola, cercando di aprire il passaggio.
"Ma come è possibile, è spaventoso" propose, dopo aver scoperto l'arcano mistero.
Dietro quella pila di libri si trovava una stanza, sapete quelle porte piccole, tipo come quelle porticine ideate per i cani per passare dall'esterno all'interno della casa, ecco, una roba del genere.
"Ti dovresti abbassare" proposi, accingendolo più avanti.
"Perché devo andare prima io?" chiese, col viso arrossato.
"Perché sei l'ospite"

Dopotutto [kth ; jjk]Where stories live. Discover now