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"Tu!"
"Tu! Hai una sigaretta?" domandai, a pieni polmoni ad un ragazzo con la sciarpa lunga, ignaro di chi possa essere.
"No"
Era Jungkook, che, arrossato, si avvicinava, sempre più lentamente, sino a rimanere in piedi davanti a me, fisso nei miei occhi. Si accasciò, mi baciò, assaporandomi, lasciando cadere qualche lacrima, bagnando sia il mio, che il suo labbro superiore.
"Posso sedermi qua di fianco?" domandò, accasciandosi contro il palo, tenendosi con una mano a me.
Jimin per lasciarci soli si sedette su un muretto lì vicino, sorridendo, giocando un po' con i pollici.
"Fammi vedere i lividi" proposi, iniziando a togliergli la giacca.
"Mi dispiace Taehyung, lo giuro, mi dispiace tanto"
Si sentiva in colpa, si tolse giacca, felpa, alzò le maniche e, indicando i lividi, si preoccupava, guardando sia me, che il suo braccio color viola.
Crollò, sulle mie spalle, perse tante di quelle lacrime che, nonostante le continuassi ad asciugare, alcune riuscivano anche a cadere sui miei pantaloni, lasciando una macchia più scura.
Singhiozzò, singhiozzò e singhiozzò.
"Non ho più un posto in questo mondo Taehyung, non ho più voglia, non ho più interesse, sentimento, grinta, gioia, tu sei l'unico che rimane, l'unico che riesce a portarmi un sorriso" disse, coprendosi il viso, sdraiandosi sulle mie cosce.
Lo coccolai, gli diedi qualche bacio sulla fronte e sorrisi, dicendogli che tutto passa, che tutto si risolve, che tutto ha un lieto fine.

Dopotutto [kth ; jjk]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum