7. «Posso baciarti?»

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WARNING: presenza di una scena forte ed esplicita.







Taehyung.





Entrammo nello stabile della mia azienda e andai direttamente verso la segretaria ad avvertire che avrei avuto del lavoro da fare e che non volevo essere disturbato per nessun motivo al mondo, poi prendemmo l'ascensore e salimmo fino al mio ufficio.

"Wow, potresti quasi viverci qua dentro da quanto è grande!" Disse lui guardandosi intorno spaesato.

"Si, in effetti è bello grande."

Lo guardai mentre si avvicinava alla finestra e guardava fuori per ammirare il panorama, scattò alcune foto da diverse angolature e poi si avvicinò alla scrivania, sedendosi sopra.

"Questa è quella da inaugurare, giusto?" Mi disse con uno sguardo sbarazzino.

"Si ma prima mi pare che tu debba studiare."

"E tu hai del lavoro da fare?"

"Si, devo rispondere ad alcune e-mail importanti, controllare la percentuale di vendita dei miei prodotti negli Stati che trainano l'economia asiatica e..." Mi bloccai al suo sguardo confuso. "Ma se devi studiare storia dell'arte ripeti pure ad alta voce, mi rilasserebbe sentirti parlare di qualcosa che mi piace." Gli sorrisi.

Tutto a destra, sotto la finestra avevo fatto posizionare un tavolino, circondato da due poltroncine e un divano a due posti. Si sedette su una delle poltrone, quella rivolta verso la mia scrivania e tirò fuori alcuni libri, poggiandoli sul tavolino. Io mi diressi verso la scrivania e accesi sia il computer aziendale che quello mio privato comprato nuovo, cominciando ad organizzare le mail arrivatomi mentre ero a pranzo fuori e lui parlava di artisti post-impressionisti quali Van Gogh, Cézanne e Gauguin.

Lo ascoltai davvero molto volentieri sia perché il suo tono di voce mi rilassava, sia perché era in grado di descrivere perfettamente a parole le emozioni provate dai vari artisti nel dipingere un'opera piuttosto che un'altra. Mi resi conto di star andando molto più velocemente del solito nel lavoro perché averlo lì con me mentre parlava di argomenti così stimolanti e interessanti mi fece rimanere perfettamente concentrato. E credetti fu così anche per lui dal momento che ripetè più capitoli in soli 50 minuti, poi chiuse il libro, controllò il quaderno, rispose ad alcuni messaggi che gli erano arrivati e poi si avvicinò a me.

"Ho finito."

"Ti basta ripetere una volta sola?"

"Storia dell'arte si, la imparo in fretta."

Non gli risposi e ripresi a segnare alcuni dati sulla griglia di fatturazione del computer.

"Che stai facendo?" Chiese dopo un paio di minuti.

"Inserisco le ore di lavoro di alcuni miei dipendenti per poi mandargli le fatture con la parte che gli spetta. Questo mese le vendite sono andate particolarmente bene quindi come premio farò arrivare loro lo stipendio con 5 giorni di anticipo."

"Quindi sei uno di quei datori di lavoro buoni e permissivi?"

"Permissivi non direi, non hanno il permesso di fare niente, hanno solo l'obbligo di lavorare al meglio delle loro possibilità e otterranno una ricompensa."

Rimase in silenzio.

"A proposito. Segniamo il sexting di stamattina così pago anche te."

"C-cosa?"

Alzai lo sguardo dallo schermo del computer e lo guardai.

"Come cosa?"

"Mi vuoi pagare per averti risposto a dei messaggi?"

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now