16. «Vi conoscete?»

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Jimin.








Uscii da scuola di corsa e mi guardai velocemente intorno per controllare che nessuno mi stesse seguendo. Girai l'angolo e trovai immediatamente due braccia che mi avvolsero calorosamente.

"Ehi." Mi salutò Yoongi.

"Ehi." Ricambiai con un sorriso.

Ci baciammo come se non ci vedessimo da settimane quando in realtà non erano passate neanche 24 ore. Mi prese per mano e ci incamminammo verso la sua macchina, parcheggiata poco lontano. Poi mi sentii chiamare.

"Jeiem!!"

Immediatamente mollai la presa dalla mano di Yoongi e mi allontanai leggermente da lui per girarmi e cercare di capire chi avesse pronunciato proprio il mio nome d'arte. Pensai che fosse finita, se era un altro cliente con cui ero stato e se mi avesse visto baciare Yoongi e poi prenderlo per mano non sarebbe andata a finire bene.

Poi vidi una testa bionda attraversare la strada e venirmi incontro e lo riconobbi subito. Taehyung.

"Ciao, sono Taehyung, Kim Taehyung." E allungò la mano in segno di saluto.

"So chi sei." Risposi serio incrociando le braccia al petto. Temevo che avesse visto più del dovuto ma soprattutto non capivo cosa ci facesse li e cosa volesse da me.

Poi lui si rivolse a Yoongi e io rimasi interdetto dal loro scambio di sguardi.

"Min."

"Kim."

Si dissero seri, il mio ragazzo fulminandolo con lo sguardo.

"Vi conoscete?" Chiesi curioso.

"Lunga storia." Mi rispose serio Yoongi senza smettere di fare la radiografia all'altro, mi faceva quasi paura.

"Lunga storia eh?" Disse Taehyung. "Io non ti ho fatto nulla, mi dispiace per quello che è successo a tuo padre per colpa del mio ma io non sono lui. Eravamo due bambini, non portarmi rancore per un fatto di cui non ho colpa." Allungò di nuovo la mano in direzione di Yoongi e dopo un attimo di esitazione quest'ultimo decise di stringergliela, annuendo. Più tardi avrei dovuto farmi spiegare.

"Che cosa vuoi da Jeiem?"

"Ah si-" Taehyung si girò nella mia direzione e il suo sguardo si fece subito più preoccupato. "C'era Jungkook oggi a scuola? L'ho aspettato ma non l'ho visto uscire."

Io sgranai gli occhi e alzai le mani interdetto.

"Aspetta come fai a conoscere il suo vero nome?? Te l'ha detto??"

Lo vidi mordersi la lingua e capii che si era reso conto di aver fatto uno sbaglio.

"Si, me l'ha detto lui ma rispondi alla mia domanda, per favore."

"Ti ha detto il suo vero nome?? Ma è completamente impazzito?? E tu lo pronunci con tutta questa facilità? All'aperto?"

"Jeiem, c'era a scuola oggi?"

"E' impazzito e tu sei ancora peggio di lui se-"

"Porca puttana, ragazzino mi sto irritando." Disse alzando la voce e prendendomi per le spalle. Io mi zittii immediatamente.

"Ehi, levagli le mani di dosso." Yoongi lo spinse via e questa volta fu il turno del biondo di fulminare il mio ragazzo. Poi riportò lo sguardo su di me.

"È venuto a scuola oggi si o no?" Chiese serio.

"No. Perché me lo chiedi?"

"Perché ieri sera era con un...con un altro e-" Sospirò. Jungkook mi aveva detto che era stato Taehyung stesso a suggerirgli di continuare a vedere altri clienti ma dal canto suo poteva leggerlo negli occhi del maggiore quanto questa situazione fosse difficile da sopportare e in quel momento me ne resi conto anche io. Si passò una mano tra i capelli prima di continuare. "-Mi ha chiamato dopo mezzanotte ma io già dormivo e in ogni caso l'appuntamento era alle 20, cosa ci faceva ancora in giro dopo quattro ore? Ho provato a chiamarlo e scrivergli per tutta la mattina ma non mi risponde."

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now