14. «Con te sono sempre felice.»

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Taehyung.








Erano ormai le 18 passate quando salii in macchina e mi misi alla guida verso casa. L'inverno era finito e lo si vedeva bene dagli alberi in fiore che costeggiavano le strade. Marzo era quasi alla fine e neanche mi sembrava vero che fosse di nuovo già primavera. Presto sarebbe arrivata la stagione preferita di Jungkook e io non vedevo l'ora di poterlo portare al mare e passeggiare con lui sulla spiaggia.

Erano passati quasi tre mesi da quella sera in cui ci eravamo confessati l'uno all'altro, tre mesi dalla prima volta che avevamo fatto l'amore e sempre tre erano i mesi che mancano al suo diploma.

Ormai lo vedevo praticamente tutti i giorni dal momento che dal lunedì al venerdì veniva stabilmente ad aiutarmi in ufficio e il sabato e la domenica si inventava che doveva studiare insieme al suo compagno di classe per gli esami ma in realtà passava il weekend da me e la cosa mi aveva fatto ridere quando mi ricordai che all'inizio lui non voleva vedere clienti almeno negli ultimi due giorni della settimana. Glielo avevo fatto notare e lui mi aveva semplicemente risposto "ma tu non sei più un cliente, sei molto di più." facendomi schizzare il cuore in gola.

Nella maggior parte dei casi si portava veramente da studiare da me e io cercavo di aiutarlo come potevo in matematica, fisica, chimica, biologia, inglese. Lo vedevo quanto si stava impegnando nella scuola pur avendo poco tempo da dedicare allo studio e negli ultimi tre mesi i suoi voti erano lievitati, rendendolo più sereno e più soddisfatto di sé stesso. Spesso per ripetere si distendeva sul mio divano con il libro appoggiato sul viso e ripercorreva tutti gli argomenti trattati senza fermarsi neanche per prendere fiato, altre volte invece mi chiedeva se potevo ascoltarlo mentre parlava e io accettavo con gioia.

Avevamo raggiunto un nostro equilibrio, riuscendo perfettamente a separare il nostro rapporto lavorativo da quello amoroso. Nessuna effusione capitava più in ufficio se non qualche rapido e fugace bacio a stampo ma la maggior parte delle volte avevamo imparato a rimanere il più professionali possibili. Il divertimento ce lo godevamo a casa. Ma rimanere a casa mia da soli non sempre voleva dire per forza starcene nudi a letto. Avevamo trovato interessi in comune come per esempio le serie tv e passavamo i nostri sabati sera su netflix a divorare stagione dopo stagione oppure nell'ultimo periodo mi aveva confessato che avrebbe voluto fare un po' di esercizio per mantenersi in forma ed era capitato spesso che passassimo alcune ore nella mia palestra al piano interrato per poi crollare distrutti dopo tutto quel movimento.

Ero ancora geloso del fatto che andasse a letto con altri ma ormai capitava solo due o tre volte alla settimana e solo di sera dal momento che rifiutava qualsiasi incontro pomeridiano per lavorare da me in ufficio. Non sempre ero tranquillo quando mi diceva i posti poco raccomandabili in cui dove doveva recarsi e c'ero rimasto davvero male quando Jin gli aveva proposto di alzare ancora l'età dei clienti fino a 42 anni e lui aveva accettato ma d'altro canto quello era l'unico modo per proteggerci e continuare a stare insieme.

Io avevo smesso di incontrarmi con altri. Ormai erano più di due mesi che l'unica persona che poteva entrare nel mio letto era proprio Jungkook solo che ancora non gliel'avevo detto.

Entrai in casa e trovai la figlia più piccola di Imane giocare in soggiorno con Tannie. Mi avvicinai e le passai una mano tra i lunghi capelli corvini prima di chiederle se si stava divertendo. Lei mi rispose timida e proprio in quel momento la mia domestica fece la sua comparsa.

"Signor Kim, buonasera! Mi dispiace se non l'ho avvisato che avrei portato qua mia figlia ma non sapevo a chi lasciarla, mi può perdonare?"

La guardai e le sorrisi benevolo.

"Imane non c'è assolutamente alcun problema. Anzi oggi mi hai fatto quasi un favore perché io ho una cena ma Tannie deve essere portato un po' fuori in giardino." Poi mi rivolsi alla piccola. "Vuoi farlo tu mentre io mi preparo? Ti do il guinzaglio?" La bimba cominciò a saltare entusiasta e tempo cinque minuti schizzò fuori dalla porta con il mio cagnolino al seguito. Avevo un giardino immenso, ormai era primavera e fuori di stava bene perciò avrei lasciato che quella dolce bambina continuasse a giocare con Yeontan ma all'aperto.

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now