13. «Io voglio solo te.»

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Taehyung.







[JK]: Devo andare ora..sono arrivato

[TH]: ricorda ciò che ci siamo detti...

[JK]: non potrà neanche pensare di avvicinarsi alle mie labbra. Solo tu hai accesso a quella parte di me

[TH]: scrivimi o chiamami quando hai finito




Uscii dalla chat con Jungkook per aprire quella di Hoseok. Avevo bisogno di tenermi impegnato perché negli ultimi 3 giorni non lo avevo potuto vedere a causa di altri clienti che avevano richiesto i suoi servizi ed ero stato io stesso a convincerlo ad andarci per compensare al fatto che nelle due settimane di vacanze natalizie non era potuto venire in ufficio da me e di conseguenza io non l'avevo pagato. La prima sera mi ero visto un film, un thriller difficile da comprendere in modo da tenere la testa concentrata su altro, il secondo giorno avevo aperto un libro di ricette e mi ero messo a cucinare l'impossibile, svuotando il frigo e la dispensa e passando il doppio del tempo a pulire per poi crollare stravolto sul divano, chiedendomi come facesse Imane a pulirmi tutta casa senza sembrare mai stanca. Decisi che le avrei aumentato lo stipendio dal mese prossimo. Il terzo giorno provai a contattare un altro ragazzino, ero andato a prenderlo e lo avevo spogliato e scopato in macchina perché in casa sentivo ancora il profumo e la presenza di Jungkook e non avrei permesso a nessuno di macchiare quella sensazione. Ovviamente non ne ero uscito soddisfatto e sentivo di averlo tradito però almeno ero riuscito ad occupare due ore del mio tempo invece che stare in casa a soffrire.

Quella sera, la quarta di fila, Jungkook era a casa di un altro, nel letto di un altro e le mani di uno sconosciuto stavano toccando la sua pelle chiara e pulita e io non avevo nessuna intenzione di impazzire da solo.

Scrissi all'unico vero amico che avevo, sapendo che quella sera non avrebbe dovuto fare il turno di notte e lui accettò di buon grado di uscire un po' insieme. Avevamo deciso di andare in un locale irlandese, l'avevano appena aperto in centro e avevano fatto l'inaugurazione da poco. Tutti ne parlavano bene perciò perché non provare?

Ci eravamo seduti e avevamo ordinato due Guinness, insieme alle quali ci erano stati portati dei salatini e delle olive ripiene.

Stavamo parlando del più e del meno ma le mie risposte erano monosillabiche e nessun argomento mi stimolava abbastanza. Ovviamente Hoseok presto se ne accorse.

"Tae, che succede? Ti vedo spento."

Sospirai, mandando giù un grosso sorso di birra.

"Ti ricordi quel ragazzino?"

"Quello che hai chiamato a Capodanno?"

"Lui. Beh, credo di doverti aggiornare su come si sono evolute le cose con lui."

Lo vidi sgranare gli occhi e guardarmi con fare dubbioso mentre mi incentivava a continuare.

"Si è fatto baciare. Lui all'inizio non voleva ma l'altro giorno è venuto da me e...Hobi io sono innamorato di lui. Mi sono innamorato di un 18enne, un ragazzino che avrebbe dovuto essere una scopata e basta e invece tre giorni fa sono finito a farci l'amore e poi abbiamo dormito abbracciati."

Alzai lo sguardo e vidi il mio amico fissarmi a metà tra lo scioccato e l'esterrefatto. Mi presi il viso tra le mani e sorrisi triste.

"E vuoi ridere? Ti ricordi che un giorno tu mi hai detto che non dovevo demoralizzarmi perché magari quella sera avrebbe suonato al mio campanello l'uomo della mia vita? Beh quel giorno l'ho visto per la prima volta e lui ha suonato il campanello. Tu lo avevi predetto."

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now