15. «Lasciami andare.»

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WARNING: questo capitolo contiene la descrizione di una scena particolarmente forte ed esplicita. Nomi e cognomi sono stati scelti a caso e senza nessun riferimento a persone realmente esistenti. Troverete un avvertimento anche all'inizio della parte più tosta (⚠️) e alla fine (🔚) in modo che se volete potete saltarla.












Jungkook.







Decisi di rimanere a dormire da Taehyung anche domenica sera. Mia mamma si preoccupava sempre meno del tempo che passavo fuori casa e cominciavo ad avere il dubbio che stesse anche lei uscendo con qualcuno ma poco mi importava finchè potevo stare con lui senza che lei mi facesse osservazioni continue.

Lunedì mattina mi accompagnò a scuola e parcheggiò in una delle viette laterali, lontano da occhi indiscreti. Quando spinse completamente indietro il suo sedile e si girò a guardarmi capii perché avesse scelto di guidare proprio la macchina con i vetri oscurati e interpretai bene le sue intenzioni dal momento che mi slacciai la cintura e andai a sedermi su di lui a cavalcioni, appoggiando la schiena contro il volante. Lui infilò le dita nelle fibbie davanti dei miei jeans e mi attirò a sé, baciandomi con foga e spingendo con la lingua per avere libero accesso. Ovviamente non glielo negai affatto.

"Il lunedì mattina ha decisamente un sapore più buono adesso." Dissi ad un centimetro dal suo naso, fermandomi un secondo per riprendere fiato.

"Ci vediamo tra sei ore." Rispose lui.

"Troppe." E mi fiondai di nuovo sulle sue labbra, strusciando leggermente il bacino contro il suo e non mi fermai finchè non lo sentii gemere sommessamente mentre mi teneva la nuca con la mano, tenendomi ancorato a sé per non darmi via di scampo.

All'ennesima strusciata andata a segno, appoggiò entrambe le mani suoi miei fianchi, bloccando i miei movimenti e proprio in quel momento sentimmo in lontananza la prima campanella suonare.

"Devi andare ora o farai tardi."

"Come sei premuroso." Dissi lasciandogli un nuovo bacio a fior di labbra prima di aprire la portiera e scendere dall'auto dal lato del guidatore. Mi passò lo zaino e ci salutammo. Sentii il mio telefono vibrare in tasca e lo estrassi per notare che fosse un numero sconosciuto ma decisi che nulla avrebbe potuto rovinarmi quella giornata perciò avrei risposto in un altro momento. Mi affrettai ad entrare a scuola e salii in classe con la testa tra le nuvole.

Ero talmente distratto che non sentii neanche la professoressa pronunciare il mio nome durante l'appello e fu Jimin a risvegliarmi da quel tepore tirando un calcio alla mia sedia.

Appena suonò la campanella della ricreazione, mi girai in direzione del mio amico e con gli occhi a cuoricino esordii dicendo: "È innamorato di meeee!!" lasciandolo parecchio interdetto.

"Te l'ha detto lui?"

"Si, sabato sera. Ho il cuore che esplode Jiminie."

"E la testa che non ragiona, sembri più folgorato del solito oggi."

"Grazie, ecco perché sei proprio tu il mio migliore amico."

Scoppiammo a ridere e in quel momento il mio telefono vibrò nuovamente, ricordandomi che non avevo ancora risposto allo sconosciuto di qualche ora prima.

[unknown]: Ciao Geikei, sono Mark. Sei libero stasera verso le 20? Se si ti aspetto qui -indirizzo-. È il mio domicilio, non presentarti prima delle 20.

Lessi il messaggio ad alta voce a Jimin.

"Chiaro, diretto, conciso." Disse lui.

"A Taehyung non piacerà."

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now