36. «Sei felice?»

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(Consiglio di preparare una vasca di acqua santa per purificarvi dopo la lettura)










Jungkook.







[JK]: Tae <3

[JK] -posizione-

[TH]: ??? perché mi hai mandato questo indirizzo?

[JK]: Mamma ha firmato. Abbiamo la casa nuova

[JK]: Ti aspetto ;)



Ed ecco com'era andata. Subito dopo il processo contro Choi, mia madre aveva avviato le pratiche per richiedere il divorzio e nel giro di poche settimane tutto i documenti erano stati firmati. Mio padre si era presentato e non aveva fatto storie per poi ripartire il giorno dopo. Sapevamo fosse in America ma non in quale Stato e cosa stesse facendo ma sinceramente neanche ci interessava.

La vecchia casa era stata venduta quasi subito e con quel ricavato mia mamma ne aveva appena acquistata una più piccola, più vicino al centro ma soprattutto molto più vicino a Taehyung. Ora avrei potuto arrivare da lui anche camminando per un paio di isolati o in bici.

Non gli avevo detto niente, lui sapeva solo che mia madre era indecisa tra tre abitazioni ma non avevo voluto fargli sapere quali e dove fossero finchè non fosse stato ufficiale. Jimin mi aveva aiutato col trasloco mantenendo il segreto e avevamo passato molto tempo insieme prima della sua partenza per Seoul.

Anche se non era cominciata nei migliori dei modi, quell'estate si era rivelata essere una delle più belle della mia vita.

Ero stato a Roma per il mio compleanno, il viaggio era stato stremante dal momento che non ero abituato a volare per così tante ore ma quei sette giorni passati dall'altra parte del mondo a contatto con Taehyung 24 ore al giorno erano stati rigeneranti. Aveva fatto esattamente quello che gli avevo chiesto ossia avevamo passeggiato tenendoci per mano e la sera mi aveva portato a cena fuori, offrendomi la più buona pizza che avessi mai assaggiato. Per quei sette giorni avevamo completamente staccato la spina dalla nostra vita quotidiana, eravamo esistiti solo noi due, insieme.

E quando ero tornato a casa avevo dovuto affrontare la consapevolezza che Jimin stava davvero per partire per Seoul e non avrei più potuto vederlo tutti i giorni. Anche in quel caso Taehyung era stato davvero comprensivo e non mi aveva fatto pesare neanche una volta il fatto che a volte gli avessi dato buca per spendere quegli ultimi giorni insieme al mio migliore amico. Ero triste e felice allo stesso tempo ma poi avevo pensato che entrambi stavamo iniziando un nuovo percorso e che avremmo continuato ad esserci l'uno per l'altro, non importa quanti chilometri ci fossero a separarci. Eravamo io e Jimin, Jimin ed io contro il sole che brucia, sempre e per sempre.

E poi era arrivato metà settembre. Avevamo fatto una festa per il mio compleanno, per quello di Namjoon e per vederci di nuovo tutti insieme prima della partenza di Jimin. Avevo trovato un gruppo di amici di cui fidarmi e spesso mi era capitato di uscire solo con Namjoon oppure di pranzare in compagnia di Hoseok al lavoro quando Taehyung era troppo impegnato per fermarsi. Era diventato normale avere a che fare con tutti loro. Tutto quello che ci era capitato ci aveva fatto avvicinare molto e io ne ero molto felice.

Finalmente io e mamma eravamo riusciti a completare il trasloco anche se non avevamo potuto portarci dietro tutti i mobili della casa vecchia. E proprio la madre di Jimin si era offerta di accompagnarla a comprare il nuovo armadio per i vestiti da mettere in camera sua, lasciandomi a casa da solo come minimo per le prossime tre ore. Solo che io a casa solo non ci sarei rimasto ancora per molto dal momento che Taehyung mi aveva detto che sarebbe arrivato il prima possibile.

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now