18. «Ti sembra che io stia scherzando?»

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Jungkook.








Ero rimasto a letto anche dopo aver riagganciato la chiamata. Lo avrei aspettato perché credevo di non avere la forza di alzarmi anche se sentirlo chiamarmi amore mi aveva scaldato il cuore. Ascoltai attentamente tutti quei rumori che ormai erano diventati così familiari come l'aprirsi del cancello automatico, le gomme della macchina che passavano sulla ghiaia del vialetto, il rumore della serranda che chiudeva il garage, le chiavi nella toppa, la porta principale che veniva chiusa e poi i suoi passi su per le scale. Mi alzai a sedere proprio nel momento in cui Taehyung aprì la porta della camera e ci entrò con un immenso sorriso che portò una luce immensa in tutta la stanza.

"Ehi, non ti sei alzato?" Mi chiese venendo a sedersi in parte a me.

"Sto bene qua."

"Come hai dormito?"

"Bene, tu?"

"Non ho dormito."

"Come no?"

Scosse la testa e mi accarezzò.

"Vado a fare il caffè. La principessa vuole la colazione a letto o pensa di poter scendere al piano di sotto?"

Feci il labbruccio come i bambini.

"Ma a questa principessa fa ancora male la caviglia, ha bisogno di essere portata giù in braccio."

Mi guardò con solo il sopracciglio sinistro alzato e mi sorrise prima di stendere le braccia e permettermi di salirci sopra. Mi aggrappai al suo collo e mi feci trasportare giù per le scale mentre gli massaggiavo i capelli alla base del collo.

Facemmo colazione tranquillamente per poi spostarci sul divano dove lui ricontrollò la mia caviglia. Mi tornò a mettere la pomata e aver lasciato il piede a riposo per molte ore aveva effettivamente aiutato perché aveva incredibilmente cominciato leggermente a sgonfiarsi. Mi rimise anche la garza, stringendola meno della sera precedente.

Lo guardai mentre tornava in cucina per riporre l'occorrente che aveva usato per medicarmi ma io non stavo più nella pelle, volevo sapere dov'era andato quella mattina e cosa aveva da dirmi. Appena ricomparse, partii all'attacco.

"Dov'eri stamattina?"

Lui si sedette in parte a me e mi prese entrambe le mani tra le sue.

"Ero da Jin. Adesso io ti spiegherò alcune cose e tu dovrai ascoltarmi molto attentamente."

Mi irrigidii.

"Non so se sono pronto a parlare di nuovo di quello che è successo." Gli dissi sincero.

"Non ne dobbiamo parlare e non lo dovrai fare neanche con Jin. Stamattina sono andato da lui per chiedere l'Esclusiva con te. Sai cos'è? Te ne aveva parlato?"

Lo guardai stranito.

"No, non so di cosa tu stia parlando."

"È un contratto attraverso il quale sostanzialmente un cliente chiede di poter avere una recluta tutta per sé. Se viene accettato e firmato da entrambe le parti, nessuno dei due può più andare con altri. Come in una vera e propria relazione solo che rimane in vigore il pagamento delle prestazioni con la quota per il Master."

Corrugai la fronte e cercai di rielaborare velocemente le informazioni che mi aveva appena dato.

"Ma-" Il mio cervello stava lavorando a mille. "Se la recluta comincia ad andare solo con quel determinato cliente...ci saranno anche meno prestazioni e di conseguenza il Master guadagnerebbe di meno. Perché dovrebbe approvare una situazione del genere?"

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now