33. «Ogni giorno della mia vita.»

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Taehyung.








Quando mi svegliai la mattina successiva mi resi conto che faceva caldo, era domenica e io volevo fare la più comune e banale delle cose: portare fuori il mio ragazzo per un appuntamento.

Il giorno precedente avevo pranzato a casa sua, insieme a sua madre e mi ero sentito completamente a mio agio. Mi ero sentito a casa, in famiglia ed era una sensazione che semplicemente non avevo mai provato.

Avevamo passato il pomeriggio seduti sul suo letto, l'avevo aiutato a studiare per l'esame di scuola guida e mi era quasi balenata l'idea di comprargli una macchina dal momento che tra poco più di un mese sarebbe stato il suo compleanno ma poi avevo pensato che c'era tempo e che sicuramente avrebbe voluto scegliere lui il modello quindi per ora mi sarei concentrato sull'aiutarlo con lo studio.

Era stato divertente poter assistere alla sua faccia confusa quando gli avevo spiegato come dare le precedenze negli incroci senza semafori, continuava a sbagliare e io continuavo a rispondergli che si sarebbe schiantato prima del previsto.

L'avevo baciato dal nulla e lui aveva lanciato letteralmente il libro a terra, intrufolando le mani tra i miei capelli e dicendomi quanto adorava il fatto che li avessi lasciati crescere e che li avessi fatti ricci e in quel momento decisi che non li avrei tagliati finchè non fosse stato lui a chiedermelo. Era salito su di me, spingendo il suo bacino contro il mio, ansimando forse troppo rumorosamente nella mia bocca finchè la voce di sua madre ci aveva ripresi, ricordandoci di tenere quella fottuta porta aperta ma che io avrei volentieri chiuso a chiave.

Me ne ero andato prima di cena con la scusa che non potevo lasciare Yeontan troppo tempo a casa da solo e senza cibo e Jungkook aveva deciso di rimanere a casa per la notte, per parlare con sua madre e mi era sembrata una saggia idea. Ci eravamo salutati con la promessa di vederci lunedì in ufficio ma ovviamente non avrei resistito e così quella domenica, mentre facevo colazione, avevo mandato lo stesso messaggio ad un paio di persone, mettendo anche da parte un po' di orgoglio perché per lui avrei fatto questo ed altro. Poi ovviamente avevo scritto anche a lui.


[TH]: Buongiorno dolcezza ;) spero tu ti sia alzato di buon umore e con la voglia di uscire, fatti trovare pronto entro un'ora. Ti vengo a prendere

[JK]: Tae <3 mi erano mancati troppo i tuoi messaggi del buongiorno

[TH]: Non dovrai più farne a meno

[JK]: Mezz'ora e sono pronto. Non vedo l'ora di vederti


Mi si aprì il cuore all'idea che si sarebbe preparato più velocemente del solito solo per accorciare i tempi e io decisi di accontentarlo, facendomi trovare fuori casa sua esattamente 30 minuti dopo.

Lo vidi uscire ancora prima di darmi la possibilità di spegnere il motore, segno che era rimasto alla finestra ad aspettarmi per poi catapultarsi fuori. Aveva fatto il giro della macchina, aveva aperto la portiera e si era fiondato su di me senza neanche richiuderla. Le sue mani mi tenevano per la nuca mentre le sue labbra premevano contro le mie.

"Wow-" Mugugnai. "Vieni qua, dammene un altro." E sorrise prima di chinarsi di nuovo per baciarmi ancora.

"Mi sei mancato." Disse ad un centimetro dal mio naso.

"Anche tu." Risposi prima di lasciarmi un ulteriore bacio a stampo.

"Dove mi porti?" Chiese mentre si sedeva, chiudeva la portiera e si allacciava la cintura.

"Ti piacerà." Risposi prima di fare inversione a U, uscire dalla zona abitata per entrare in autostrada e sfrecciare verso la costa.

Ormai aveva preso il pieno possesso della radio, aveva collegato il suo telefono tramite il bluetooth e aveva cantato per tutto il tempo, passando per vari generi, diversi gruppi e solisti, artisti coreani, giapponesi, inglesi, americani, aveva addirittura scelto una canzone in spagnolo pronunciando delle parole assolutamente a caso. E io ero rimasto estasiato dalla sua voce che mi aveva scaldato il cuore. Jungkook sapeva cantare e quando dico che sapeva cantare intendo che aveva la più bella voce che io avessi mai sentito in vita mia. Glielo avevo detto e lui era semplicemente arrossito ma non aveva smesso di intonare quelle canzoni neanche per un secondo.

Be my rich bitch│taekookWhere stories live. Discover now