✒𝗕𝗼𝗼𝗸 [Kim Taehyung]

✒5

Erano passate diverse settimane da quando erano ricominciati i corsi universitari e Jaehyun non aveva fatto altro che tenere la testa abbassata sui libri per studiare e soddisfare il suo sapere.

O più precisamente, il suo ego.

Aveva una seria paura di non riuscire ad ottenere il massimo in Letteratura Europea e il suo professore ci stava mettendo il peso da cento: non aveva fatto altro che aggiungere informazioni che erano completamente sfuggite al controllo di Jaehyun, la quale si chiedeva in continuazione come fosse possibile riuscire a creare collegamenti simili.

Kim Taehyung era profondamente acculturato e non perdeva mai tempo per dimostrarlo ai suoi studenti.
Ovviamente il suo intento non era spaventare Jaehyun, bensì farle comprendere che esistessero altri metodi per poter studiare e apprezzare allo stesso momento una lettura complessa.

La ragazza pensava che leggendo fino alla nausea e ricercare in biblioteca determinate informazioni bastasse per ottenere tutte le nozioni di cui aveva bisogno, ma aveva tralasciato un particolare importante che Taehyung si era raccomandato di non accantonare.

Doveva aggiungere le proprie sensazioni come ingrediente finale per ottenere un risultato eccellente.

Jisoo, al contrario dell'amica, aveva preso completamente alla leggera la situazione sebbene fosse consapevole che prima o poi avrebbe dovuto cominciare a studiare.
Quel giorno Jaehyun stava camminando per il corridoio della sua università ed era completamente assorta nella sua lettura.

Aveva finito di leggere "Romeo e Giulietta" dopo due giorni da quando aveva preso in prestito il libro dalla biblioteca e aveva cominciato a leggere le prime poesie di Baudelaire.

Fu costretta ad ammettere che Taehyung aveva avuto proprio ragione riguardo quella raccolta: era necessario essere totalmente freschi con la mente per riuscire a captare l'intento dell'autore e più Jaehyun leggeva quei versi estremamente complessi, meno ci capiva.

"...quando la terra si muta in umida spelonca dove la Speranza, come un pipistrello va battendo i muri con la sua timida ala e picchia la testa su fradici soffitti..."

I suoi occhi erano così concentrati sulle pagine del suo libro che non si accorse nemmeno dove stava andando.
In pochi secondi sentì qualcuno urtare il suo braccio e il suo libro si ritrovò sul pavimento.

Jaehyun scattò sull'attenti e fece come per guardare colui o colei contro cui era andata a sbattere, ovvero la causa di tutti i suoi problemi e del suo esaurimento.

«Mi scusi...non l'avevo vista.» si limitò a dire, abbassando di poco il capo

«Non si preoccupi. Anche io ero abbastanza distratto.» rispose il professore