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<<Sylver>> Ormai avevamo abbandonato ogni formalità, la paura e il pericolo avevano fatto sì che ci iniziassimo, per così dire, a fidare l'un dell'altro.

<<Dimmi.>> Avevamo ripreso a camminare per raggiungere un riparo dalla neve che continuava a scendere imperterrita iniziando a imbiancare a chiazze il terriccio del bosco.

<<Credo tu non abbia fatto la cosa più saggia lasciando andare quell'individuo.>> Mormorai stringendo le braccia al petto per il freddo.

<<L'alternativa era ucciderlo Elys, volevi veramente assistere a un omicidio?>> chiese con un accento ironico mentre spostava un ramo.

<<No, assolutamente... ma magari...>> L'aria che usciva dalla mia bocca si condensava davanti al mio viso creando piccole nuvolette <<Oh, lascia stare, non c'era modo di uscirne senza conseguenze effettivamente.>> notai rimproverandomi mentalmente.

<<Non penso che ci creerà problemi nonostante tutto.>> Disse il bianco.

<<Come fai ad esserne sicuro?>>

Spostai con una mano la neve da sopra la mia spalla per farla scivolare a terra.

<<Non ne sono sicuro infatti, ho solo il presentimento che abbia ben compreso la mia minaccia.>> Dal tono della voce, il bianco sembrava esser sicuro di ciò che diceva.

Riflettei sulla minaccia in questione, a me non sembrava affatto un'assicurazione. Tuttavia cercavo di convincermi delle sue parole, era più confortevole il pensiero che almeno uno di loro non fosse più sulle nostre traccia.

Il vento iniziò ad aumentare spostando i nostri mantelli.

<<Dobbiamo muoverci a trovare un posto riparato.>> Sylver che fino ad allora era rimasto con il capo scoperto tirò su la stoffa.

<<Quello potrebbe fare al caso nostro?>> chiesi indicando quella che mi sembrava un'insenatura nella roccia.

<<No, non è abbastanza profonda e la neve giunge lo stesso a causa del vento.>>

Mugolai sconfortata mentre tenevo il più possibile il mantello stretto intorno al mio corpo. Il mio naso, come del resto ogni parte del mio corpo, stava gelando.

Sylver si fermò guardando un punto davanti a noi, provai a seguire il suo sguardo, ma vedevo solo la neve che aveva già ricoperto ogni zona iniziando a cadere in maggiore quantità.

<<Là giù.>> Aumentò il passo voltandosi <<Sbrigati.>>

Roteai gli occhi, se non ci fossimo trovati dispersi in mezzo a un bosco e con una nevicata in corso probabilmente gliene avrei dette quattro per aver usato quell'imperativo, ma vista la situazione forse era meglio non fiatare e seguire lui che sembrava esser molto più esperto di me in quel campo.

Salimmo su per una piccola collina dove il terreno incontrava le pendici di una montagna dalla vetta nascosta alla vista per la troppa vicinanza e lì vidi finalmente la nostra salvezza. Un'entrata buia e maestosa che sembrava essere lì apposta per condurre oltre la stessa montagna.

Sylver si voltò per controllare dove fossi, poi mi indicò l'ingresso con la testa.

Misi un braccio davanti al viso per proteggermi dalla neve e lo seguì.

All'interno vi era un profondo silenzio interrotto di tanto in tanto solo dal suono prodotto dal vento che stava aumentando causando una vera e propria tempesta di neve.

I nostri stivali, che fino ad allora avevano lasciato piccole impronte ormai già coperte da nuova neve, giunsero finalmente su un suolo asciutto.

Rabbrividì togliendo il mantello per scuoterlo e rimuovere la neve che vi era rimasta sopra prima che si sciogliesse e lo bagnasse più del dovuto. Al contrario il bianco sollevò lo sguardo per poi guardare le profondità di quella specie di tunnel.

S'agapó alepoúWhere stories live. Discover now