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Mentre Sylver e David cercavano di parlare alla folla, giungemmo al castello.
<<Cosa avete intenzione di fare con noi?>> Domandò Will avendo ormai scoperto il titolo della rossa.
<<Solo quello che abbiamo già concordato. Le nostre celle sono riservate a criminali di altro tipo>> rispose seria mentre superavamo il ponte che divideva dal cortile.
<<Ho sentito qualcosa di recente riguardo Iceville>> iniziò Ivan <<uno dei tre maggiori nobili è stato esiliato per qualcosa riguardo...>> Strizzò gli occhi cercando di ricordare <<torture?>> Tentò.
<<Esperimenti diabolici su umani e animali>> lo corresse Liz.
Non appena fermammo i cavalli Teti seguita dallo stalliere e un'altra domestica accorsero per darci il benvenuto, ma la nobile non lasciò loro il tempo di parlare perché in men che non si dica cominciò a impartire ordini.
<<Dobbiamo ottimizzare i tempi, non perdiamoci in chiacchiere>> sentenziò saltando agilmente giù dal suo puledro per rivolgersi come prima cosa allo stalliere: <<Sostituite i cavalli e questa volta fate in modo che siano quelli giusti, questi sono dei giullari>>, l'uomo sembrava voler replicare, ma si riguardò bene dal fiatare e in silenzio prese i due cavalli che avevamo con noi e iniziò a ispezionarli.
Poi tocco a Teti <<Va immediatamente a chiamarmi Ethan. Digli che lo voglio incontrare tra dieci minuti nella sala riunioni e fa in modo che con lui ci sia anche Richard>>, la ragazza chinò il capo e si voltò immediatamente per adempiere al suo compito.
In fine venne la volta dell'ultima domestica. La volpe indicò i tre ragazzi ancora sul carro <<Liberate quei tre, nel carro hanno degli artefatti da restituire il prima possibile a Volterrimus. Portate tutto nella biblioteca>> a quel punto anche io mi ritrovai inclusa perché si voltò verso di me con lo sguardo disperato <<Elys va con loro, mi serve qualcuno che sappia scrivere decentemente una lettera di spiegazioni da spedire a Volterrimus e conto su di te per questa mansione. Dì che abbiamo incontrato dei banditi e che abbiamo recuperato la refurtiva, ma che i ladri sono scappati>>.
<<Va bene, me ne occupo io>>, alla fine scrivere non mi dispiaceva.
Lasciammo Liz a finire di dare ordini allo stalliere e aiutammo i banditi a trasportare la refurtiva all'interno del castello.
<<Scriverete seriamente che siamo riusciti a scappare?>> Domandò Poul con un grosso vaso in ceramica tra le braccia mentre mi affiancava.
<<Perché non dovrei? Avete sentito Liz, qui non c'è spazio per i banditi>>
<<Ma potreste consegnarci a loro>> precisò Ivan dal lato opposto con in spalle un sacco di iuta stracolmo tanto da non poter essere chiuso.
<<Immagino che in questo momento la vostra custodia sia l'ultimo dei pensieri di Liz e Sylver>> risposi mentre il rumore dei nostri passi rimbombava nei pavimenti in pietra del castello.
<<Capisco, bolle qualcosa di molto più importante in pentola, per questo state facendo sostituire i cavalli. Siete sulle tracce di qualcuno forse?>> Gli occhi chiari di Poul si soffermarono sulla piccola cesta che mi era toccato portare per poi spostarsi verso il mio viso.
<<Più o meno>> risposi guardando la domestica davanti a me.
I tre a quel punto non dissero più mezza parola fin quando la porta della biblioteca non venne richiusa alle nostre spalle lasciandoci soli.
<<Sentite... Elys, giusto?>> Domandò Poul mentre percorrevamo la navata centrale.
<<Sì>>
<<I nobili che abbiamo incontrato ci stanno praticamente graziando non richiedendo la nostra testa su un vassoio d'argento>> cominciò.
<<Oh non parlate tanto presto, Sylver ha già minacciato di mangiarvi>> scherzai raggiungendo il fondo della sala per posare la cesta sul davanzale della finestra<<Posate tutto qua>>.
<<Sì, forse i modi di quel tipo albino non sono particolarmente amichevoli, ma nonostante le minacce non ha fatto del male a nessuno di noi e ci concede pure di andarcene così...>>
Will posò la sua parte del bottino e si buttò rozzamente sulla poltrona più vicina.
<<Poul chiudi quella bocca>> brontolò scivolando verso il basso per stendere il collo e appoggiarlo sulla poltrona.
<<Sei in un castello razza di caprone, mettiti composto>> lo sgridò come se fosse il padre.
<<Ma finiscila di fare il sofisticato che neanche tu sei tanto meglio di me>> rispose a tono il riccioluto.
Li lasciai litigare cercando carta e inchiostro e una volta individuati sul tavolino mi avvicinai sedendomi a terra per potermi appoggiare.
<<Vedi, vedi!>> Will iniziò a indicarmi <<neanche lei sta seguendo tutte quelle stupide regole imposte dai reali>>.
Presi a scrivere rispondendo nel mentre ai banditi <<Sono nata e cresciuta in campagna e non conosco bene le regole dei nobili, ma per logica>> mi fermai un attimo per controllare la lettera <<se devo scegliere tra il farmi venire la gobba e il mal di schiena o il sedermi a terra rischiando di essere definita fuori luogo, scelgo la seconda. Comunque>> rilessi velocemente le ultime righe per poi continuare << essere fuori luogo ed essere rozzi sono due cose distinte e separate>>.
<<Ecco, impara>> disse Poul dando le spalle al compagno.
<<Perché mi sembra sempre di avere a che fare con due bambini?>> Sentì mormorare a Ivan e con la coda dell'occhio lo vidi darsi un colpo in fronte.
Quei tre erano strani, ma stavo quasi iniziando a percepirli simpatici...
<<Mi hai fatto perdere il discorso. Capra!>>
Poul si zittì un attimo e io ne approfittai per terminare la lettera e rileggerla, ma presto riprese a parlare <<Oh ecco!>> Batté un pugno sul palmo della mano e si sedette al mio fianco incrociando le gambe <<Noi verremo con voi>>.
Posai la penna accanto alla pergamena e fissai il ramato.
<<Non c'è nulla da derubare dove andremo>> chiarì sicura che non potessero essere seri.
<<Noi troviamo sempre qualcosa da derubare>> ghignò Will posando il gomito sul bracciolo della poltrona per appoggiare la testa sulla mano.
<<Ma che state farneticando... Perché mai dovreste voler venire con noi? Non sapete neanche chi o cosa stiamo cercando>>
Ivan sospirò <<Forse era veramente meglio che tenevi la bocca chiusa, ma ormai che ci hai tirati in mezzo...>> si avvicinò <<Siamo banditi è vero, ladri di prima categoria, ricercati in sei delle più grandi città del continente, rozzi, infantili e detestabili ma abbiamo un codice d'onore anche più rispettabile di quello cavalleresco. Se ci viene concesso un favore, come aver salva la vita, abbiamo l'obbligo morale di ricambiarlo in qualche modo>>.

S'agapó alepoúWhere stories live. Discover now