15.2 Volpe

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Pov. Volpe Bianca

La fiamma si propagò iniziando a bruciare le foglie e i rami diventando presto un fuoco ardente. Non ero sicuro che sarei riuscito ad accenderlo, non lo avevo mai fatto prima, non ne avevo mai sentito la necessità, ma dovevo tentarci quella volta, stava iniziando a fare troppo freddo per lei e nella situazione in cui eravamo non potevo far altro per riscaldarla. Ricordavo di aver visto un gruppo di avventurieri mentre io e Liz ci dirigevamo a Malavine, nascondere tutto il necessario per accendere un fuoco dietro una sporgenza all'angolo destro della grotta e in quel momento fui riconoscente al genio che aveva avuto l'idea di lasciare le loro scorte di legna lì.

<<Vieni, riscaldati.>> Mi sollevai togliendo il mantello nero e lo adagiai a terra, nel mentre la vidi avvicinarsi rassicurata da quella vista.

Il suo volto illuminato dalle fiamme la faceva assomigliare alle divinità di cui avevo spesso sentito parlare nei miei viaggi. Il fuoco rifletteva nei suoi occhi in tempesta e la luce accarezzavano le gote della ragazza che riniziavano ad assume un minimo di colorito.

Mi mossi alla svelta per non farle capire che la stavo osservando e mi spostai alle sue spalle cercando il luogo ideale in cui sedermi senza essere colpito direttamente da quel calore fastidioso.

Mi lasciai scivolare lungo la parete sedendomi a terra con la schiena appoggiata, distesi le gambe incrociandole e la fissai.

Ero desideroso di capire cosa stesse pensando dopo tutto ciò che le avevo detto.

Mi fece ancora qualche domanda e la risposta ai miei pensieri giunse in quell'istante. Aveva paura, non voleva che si capisse, ma più tentava di nasconderlo, più ne diventavo certo.

Si tolse il mantello rivelando la sua figura, la guardai seguendo con gli occhi ogni linea del suo semplice abito per poi risalire lungo i capelli ondulati che le coprivano la schiena e giungere al suo capo. Dalla posizione in cui ero non potevo vedere il profilo del suo viso e quasi fui tentato di spostarmi per osservarla meglio.

Scossi la testa per riprendermi dai strani pensieri che mi stavano facendo impazzire. Che cavolo mi stava prendendo? Seriamente ero concentrato sull'aspetto di un'umana?

Elys nel mentre si era inginocchiata e il suo vestito si era ampliato con quel semplice gesto ricadendo morbido sul terreno. Quando la vidi correre nel bosco con un indumento del genere per un attimo pensai che non sarei arrivato in tempo a salvarla, era inciampata ma incredibilmente era riuscita a rimettersi in piedi e a riprendere la sua corsa dandomi il tempo necessario per raggiungerli.

Era stata brava, non si era lasciata prendere dal panico ed era scappata da quell'essere, non potevo far altro che ammirarla per il suo coraggio.

<<Dovresti riposare, resterò io a fare la guardia al fuoco.>> Le dissi considerando la quantità di energia che aveva speso poco prima.

<<Non credo di riuscire a prendere sonno.>>

Sentì con quella frase un profondo senso di impotenza, non sapevo cosa fare per cercare di aiutarla, riuscivo solo a pensare che riposare le avrebbe fatto sia fisicamente che mentalmente bene.

Mi sollevai avvicinandomi a lei riferendole le mie osservazioni sul suo abituale ritmo di sonno-riposo e lei fu pronta a lanciarmi una frecciatina ben assestata.

Toccai il mantello per constatare che si fosse asciugato mentre provavo a giustificare il mio comportamento durante le ore giornaliere senza risultare troppo strano.

<<Un po' come gli animali notturni.>> La sua frase mi colpì, lei... aveva capito tutto o stava semplicemente giocando con il fuoco ignara di ciò che avrebbe potuto scoprire?

S'agapó alepoúKde žijí příběhy. Začni objevovat