24.

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Guardai Ethan allontanarsi con i nervi a fior di pelle e una vena pulsante in fronte e sorrisi soddisfatta. Poteva anche essere un nobile e aver ricevuto un'istruzione impeccabile, ma non poteva certo pensare di adularmi con le sue parole, avevo passato vent'anni della mia vita tra le ruffianate di Dorian e la retorica di David, fargli abbassare la cresta era quindi risultato più semplice del previsto; era bastato fargli notare quanto si stesse rendendo ridicolo per far crollare immediatamente tutte le sue certezze e se ne era andato con l'amaro in bocca e il fallimento sulle spalle.
Adesso toccava a Walter.
Sylver era al suo fianco, forse gli aveva detto qualcosa. Mi guardò solo un secondo, poi sparì alla vista mentre l'uomo mi si avvicinava. Mi guardai intorno improvvisamente smarrita nella speranza di trovare Liz.
La rossa era appoggiata al muro con un calice in mano e mi fece un cenno con la testa.
Presi un profondo respiro e mi voltai. Walter era a pochi passi da me.
Abbassò la testa con un sorriso spaventoso e stese il braccio nell'attesa che accettassi l'invito.
Gli invitati ci osservavano, ma riluttante all'idea rimasi immobile.
<<Da tradizione dovreste ballare anche con me.>> Disse divertito.
Trattenni l'istinto di sputargli in faccia e mi voltai dal lato opposto.
Nella mia testa c'erano solo tre parole "prendi tempo Elys".
<<Non essendo di qua non mi sento in dovere di rispettarle.>> Dissi.
Un mormorio si sollevò dai presenti.
<<Perché mai madame?>> Domandò lui.
<<Osate pure chiedermelo?>> Risposi a mia volta riportando i miei occhi sui suoi e osservandolo attraverso la maschera.
<<Adesso mi chiamate madame, mesi fa ragazzina. Cos'è improvvisamente vi siete ricordati come ci si comporta?>>

<<A differenza vostra. Vedo che per voi invece non è cambiato nulla.>>

La musica partì e Walter mi afferrò la mano avvicinandosi <<Vi conviene ballare se non volete subire un lutto in famiglia.>> Sussurrò facendomi rabbrividire dall'orrore.

Fui costretta ad assecondarlo.
Mi cinse la vita e mi venne la nausea al sol pensiero di ritrovarmelo davanti.
Iniziammo a danzare.

<<Dove avete portato David?>> Chiesi guardandolo.

<<Oh, in una suite di lusso, non temete. Non gli stiamo facendo mancare nulla.>> Disse con un ghigno.
<<Vorreste raggiungerlo?>> Continuò.

<<Penso abbiate un concetto alquanto distorto di suite di lusso.>> Risposi riluttante.

<<E voi che ne sapete? Non l'avete mica vista. Perché non accettate il mio invito? Vi porterei da lui e vi potreste riabbracciare. Non c'è nulla di più bello dell'amore fraterno, no?>>

"Infame" Pensai pronta a rispondergli.

<<Pensate veramente di potermi incantare con le vostre parole? Avete provato ad aggredirmi, avete ferito gravemente Dorian e tentato di catturarmi. Non sono così ingenua da credervi>>. Risposi a denti stretti.

<<E chi vi dice che sia stato io ad aggredirvi e a far del male a vostro fratello minore?>> Chiese altezzoso.

<<Mi prendete in giro? Chi altro sarebbe potuto essere? A Malavine nessuno ci vorrebbe morti, voi sì.>>

Walter mi fece girare e quando ritornai davanti al suo volto lo fulminai con lo sguardo.

<<Io non vi voglio morta Elys, tutt'altro, mi servite viva per...>>

<<Per?>> Lo sollecitai.

<<Porvi il mio dono.>>

<<Giusto. La pozione... Veramente originale come dono e a cosa lo devo esattamente?>> Chiesi ironica con la voglia sempre maggiore di mandare quell'uomo all'inferno e allontanarmi il prima possibile.

S'agapó alepoúWhere stories live. Discover now