Capitolo 2

2.9K 158 16
                                    

Stiles rientra a casa, facendo attenzione con la valigia. Ha cercato di andarsene via presto, nonostante gli altri sarebbero rimasti fino a tardi, perché voleva rivedere suo padre. Lo Sceriffo il giorno dopo lavora, quindi non poteva aspettarlo sveglio a lungo.

Lo trova sul divano, con la tv accesa.

«Vedo che ti tratti bene senza di me. Melissa dov'è?» parla Stiles, riferendosi al pacchetto di patatine vuoto accanto al padre. Lo Sceriffo sobbalza, non avendolo sentito rientrare, talmente concentrato sulla tv.

Si alza, andandogli incontro, con un'espressione colpevole.

«Stiles! Pensavo avresti fatto più tardi.» lo abbraccia. «Melissa è già andata a letto...non le dire nulla per favore.»

Il ragazzino ride, perché la madre di Scott reagisce peggio di lui se scopre che l'uomo ha mangiato qualche schifezza. Non se lo può permettere alla sua età, con il colesterolo che si ritrova. Scioglie l'abbraccio, osservando attentamente il padre. Ha qualche capello bianco, e un'espressione sul viso stanca, che dipende dalla quantità di lavoro a cui si sottopone ogni giorno. «Domattina esco con gli altri. Poi magari quando torni dal lavoro ceniamo tutti e quattro insieme, va bene?»

Ovviamente, anche Scott abita con loro. Avendo il college vicino, non spende nemmeno soldi per il dormitorio.

John annuisce. «Sì, mi sembra un'ottima idea, così mi racconti qualcosa. Lydia come sta? Perché non fai venire anche lei domani sera?»

Stiles sistema meglio la valigia accanto a sé. «Sta bene...penso non ci siano problemi, poi glielo dico. Le farà piacere.»

«Non festeggiate pure l'anniversario tra poco?» domanda il padre, ricordandosi solo il mese in cui il figlio gli aveva detto di essersi fidanzato ufficialmente con la rossa. John quasi non ci credeva fosse successo davvero.

Stiles abbozza un sorriso. «Sì, tra un paio di settimane...ancora devo capire che regalo farle, e dove posso portarla.» risponde. Non che abbia tanti soldi, anzi, l'accademia non è di certo gratis, ma è riuscito a prendere una borsa di studio, e ogni tanto a Washington va ad aiutare un ristorante come cameriere, riuscendo a mettersi qualcosina da parte.

«Hai tempo ancora...Ah, domattina vedi anche Derek?» domanda poi, cambiando argomento.

Stiles corruccia lo sguardo, chiedendosi come mai suo padre si riferisca all'ex Alpha con il suo nome e basta, come se fossero conoscenti. «Sì, perché? Mi devo preoccupare?» che si sia cacciato in qualche casino?

«No figliolo, ha solo dimenticato il fascicolo sul nuovo caso in ufficio, e mi aveva riferito domattina non potesse lavorare...non voglio nemmeno sapere che andate a fare tutti voi, ma almeno digli di passare a prenderlo nel pomeriggio.»

Stiles crede di non aver capito. «Ufficio? Che stai dicendo?»

«Ah, non te l'avevo detto!» lo Sceriffo si gratta la nuca. «Derek lavora con me da un paio di mesi, ha fatto richiesta lui in persona. Penso voglia rendersi utile in qualche modo, e finora non ho nulla di cui lamentarmi.»

Stiles pensa di stare sognando.

Derek Hale che lavora? Con suo padre poi? Che anche questo sia merito della mercenaria? Nessuno gli aveva detto nulla. «Wow.» commenta, senza sapere che dire o cosa pensare a riguardo. «Okay, glielo dirò.»

Lo Sceriffo sembra perplesso. «Pensavo Derek te l'avesse detto in realtà, so che l'ultima volta che sei tornato a Beacon ancora non era successo...ma credevo te lo avesse detto anche solo per messaggio.»

Il ragazzino si rende conto che suo padre non sa bene le dinamiche all'interno del branco. «Pa', con Derek ci parlo poco, e sicuramente non per telefono. Il nostro rapporto è strettamente legato al Branco, so poco di lui a livello personale.»

Do I Wanna Know? |STEREK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora