Capitolo 32

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«Beh... penso ci siamo persi, in teoria alla nostra destra dovrebbe esserci una stradina... ma c'è un fosso.» sentenzia il castano, osservando con fare perplesse la mappa che Sophia gli ha prestato, senza capirci una mazza.

«Ti avevo detto di farla leggere a me.» replica il mannaro, alzando gli occhi al cielo, per niente sorpreso.

Stiles aveva chiesto indicazioni a Sophia per percorsi panoramici nell'isola, e la ragazza gli aveva indicato proprio questo, con tanto di mappa, visto che teoricamente dovrebbe essere un percorso ad anello, lungo un promontorio. Tuttavia, una volta arrivati al parcheggio, Stiles ha fatto in modo che l'altro non vedesse la mappa nemmeno per sbaglio, volendo riuscire almeno in questa sorpresa.

Invece, come prevedibile, ha sbagliato qualcosa.

Ormai stanno camminando da un'ora, e gran parte del percorso era a strapiombo sul mare, con una vista mozzafiato, mentre ora si trovano circondati da alberi. Hanno fatto parecchio tardi, perché sono rimasti in spiaggia più del previsto e sono dovuti passare a casa per cambiarsi.

Infatti, sono entrambi vestiti con un paio di pantaloncini comodi e una t-shirt.

Almeno hanno avuto anche modo di osservare il sole tramontare, con tutti i riflessi dorati sparsi sull'acqua, che hanno creato un'atmosfera quasi magica.

Adesso c'è il crepuscolo.

«Cazzo, credo che ormai tanto vale andare a caso.» sospira l'umano, ripiegando la mappa in modo brusco e rimettendola dentro lo zaino.

Sta anche cominciando ad avere fame, visto che aveva intenzione di portare il mannaro in un ristorante dopo la passeggiata, ma a quest'ora sarebbero dovuti essere nuovamente al parcheggio. Per lo meno, il più grande sembra gradire tutto ciò, nonostante Stiles sa che preferisce di gran lunga la montagna.

Si guarda un attimo intorno, quando nota delle scalette di legno poco più avanti, sul lato del percorso verso il mare. «Proviamo ad andare là, al massimo possiamo sempre tornare indietro tra un po', e sfruttare la tua velocità da licantropo.»

Derek lo segue, camminando uno di fianco all'altro, e si apprestano a scendere le scalette, che per un po' continuano in mezzo alla vegetazione, visto che devono essersi addentrati più del previsto nel cuore del promontorio. «Stiles, se scansi i rami così li fai venire tutti addosso a me.» ringhia il moro, ritrovandosi l'ennesimo ramo in faccia, visto che il ragazzino è il primo a scendere.

D'un tratto le scale finiscono, e la stradina continua con ghiaia e terriccio umido. Porseguono a camminare, fin quando Stiles intravede una sorta di lembo di terra che invade il mare, quasi al suo stesso livello, come se fosse un pontile, rivestito su un lato da un muro fatto di pietre.

Tutto ciò sotto la luce del crepuscolo, che illumina il cielo in un modo che al ragazzino piace più dell'alba.

«Guarda, Derek!» glielo indica, e affretta i passi, visto che non ha mai avuto modo di vedere nulla di simile. «Cazzo, fortuna che ho sbagliato strada, o ci saremmo persi questa perla! Chissà se siamo i primi a scovarla!»

Il moro continua a stargli dietro, camminando con più calma. «Vedi, ogni tanto i tuoi disastri si rivelano utili.»

Stiles gli fa la linguaccia, e in poco tempo si ritrovano a percorrere quel pezzo di terra, osservandosi intorno: da qua si intravede anche parte della costa dell'isola, da entrambi i lati, e il cielo si sta scurendo sempre di più, con ancora una luce rossastra a contornare il mare. Stiles scatta un paio di foto con il cellulare, mentre arrivano fino in findo.

«È... è bellissimo.» commenta, portando poi lo sguardo sul mannaro, che è a due passi da lui e ha le mani nelle tasche.

«Sì, lo è.» gli dà ragione il più grande, ma non sta guardando il panorama... sta guardando lui, con uno sguardo così intenso che gli brucia addosso. Derek ha anche i rilflessi delle luci del crepuscolo sul volto, e cazzo se il ragazzino non sente una voglia irrefrenabile di saltargli addosso e di baciarlo.

Do I Wanna Know? |STEREK|Where stories live. Discover now