Capitolo 10

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È il tredicesimo giorno.

Sono passati due giorni dalla visita alla cittadina, e non è successo nulla di che. Stiles ha lavorato tutti i due giorni sia a colazione che a pranzo, e c'era stata più gente del solito, quindi finiva per tornare a casa tardi e passava il resto del pomeriggio a mollo nella vasca.

Non che non vedesse Derek, anzi. A pranzo il moro era sempre venuto, approfittando di avere chi cucina per lui, e Stiles si sedeva al suo tavolo nella breve pausa pranzo che si concedeva. Insomma, lavorando dalla mattina doveva pur mangiare qualcosa, e tanto c'erano sia Paul che Kylie.

Il primo dei due giorni, a pranzo, avevano discusso sul fatto che il castano ritenesse i cani fossero migliori dei lupi, e Derek ovviamente sosteneva il contrario.

«I lupi sono meno amichevoli, Derek, e tu sei il primo a darne dimostrazione.»

«I cani discendono dai lupi, Stiles, sono solo addomesticati e completamente dipendenti dal padrone.»

Ieri, sempre a pranzo, avevano parlato di posti che vorrebbero visitare.

«Il mio vero nome è polacco, perché mia madre era nata in Polonia...mi piacerebbe visitarla, so che Cracovia deve essere molto bella, mi sono informato un po'.»

«Andrei in Giappone o in Cina, hanno una cultura completamente diversa dalla nostra e ne sono curioso, soprattutto vorrei conoscere come sono là le dinamiche di un branco.»

Poi, ovviamente, a cena si trovavano a casa insieme, e Stiles aveva raccontato qualche aneddoto dell'academia, in particolar modo di scherzi che qualcuno aveva organizzato contro le matricole. Oppure si erano chiesti come mai fossero tornati così tanti membri del branco, tutti nel periodo dopo il casino dei Ghost Riders. Evidentemente, sia Isaac che Jackson avevano capito che quello era il loro posto, e Cora non aveva mai avuto un branco, oltre al fatto che a Beacon erano rimasti gli unici due membri della sua famiglia. Anche se all'inizio c'era solo Peter.

«Quando abbiamo passato quel periodo insieme, deve aver capito di voler stare più vicina alla sua famiglia, anche se ciò includesse Peter e basta.» aveva commentato Derek, pensandoci su.

«Non so bene i motivi dei loro ritorni, perché con l'accademia li ho visti pochissimo e... non mi sono mai interessato davvero. Ero solo contento fossero tornati, anche se un po' meno per Jackson.» aveva aggiunto Stiles, e poi avevano concluso quelle ultime due sere guardando un film sul divano.

Derek ormai si era completamente rassegnato nell'avere i piedi del castano sopra le proprie gambe (questo non significa non gli uscissero dei ringhi dalla bocca) e cercava di ignorare le mille domande. In realtà, uno dei due film era Interstellar, che avevano già visto tutti e due, e il ragazzino aveva proposto di rivedere, visto che lo considerava un capolavoro. Il licantropo era d'accordo, ed erano passati anni da quando l'aveva visto per la prima volta. Inutile dire che il ragazzino si era commosso in ben due scene.

«Le vedo le lacrime, Stiles, è inutile cerchi di voltare la testa dall'altra parte.»

«Zitto! Sei tu quello strano che rimane impassibile, Derek.»

Adesso Stiles sta in cucina, aspettando che sia pronto qualche piatto.

Kylie è accanto a lui, e osservano un piatto di gnocchi venire posato dal cuoco davanti a loro. Anche Veronica è ai fornelli, nonostante ogni tanto esca a servire i tavoli pure lei. «Quest'ordine è del tuo fidanzato, l'ho segnato io. Pensaci tu.» si rivolge la ragazza a Stiles, che prende in mano il piatto di gnocchi con riluttanza.

«Quante volte te lo devo dire che non è il mio fidanzato? Come fai anche solo a pensarlo?» borbotta, mentre il cuoco posa un altro piatto davanti a loro, sempre di gnocchi. Sarà l'ordine di un altro tavolo, pensa, facendo per voltarsi e andare a servire Derek, quando Kylie lo ferma.

Do I Wanna Know? |STEREK|Where stories live. Discover now