Sta correndo da almeno mezz'ora.
Non sa nemmeno dove, non sa nemmeno come farà poi a tornare alla macchina.
Neanche gli piace correre, ma non sa cos'altro fare.
Quella mattina si era svegliato da solo, perché Derek era dovuto andare al lavoro almeno due ore prima, e non faceva che ripensare alla serata precedente.
Al ballo.
Alle parole di Sophia.
A tutto quello che sente, per cui ha sempre incolpato l'altra dimensione.
Per cui ha incolpato tante cose, tra cui la lontananza dalla sua ragazza... e ora non sa più a cosa addossare le sensazioni che prova.
E non vuole affrontarle, perché è spaventato.
Ha passato la mattinata a casa propria, per poi capire che sarebbe impazzito e basta tra quattro mura. Eppure, nonostante stia correndo in mezzo alla natura, ecco ancora quei pensieri a tormentarlo.
E non basta affatto correre al massimo della sua velocità... talmente tanto che sente le gambe dare i primi segni di cedimento.
Ma continua a correre, stando attento a non inciampare.
"... non ero mai stata con nessuno, tanto che a stento mi riconoscevo, e me ne sorprendevo ogni giorno di più..."
Gira a destra, aprendo la bocca per respirare affannosamente.
Pensa a quando con il moro erano seduti sulla spiaggia, la sera, e lui gli aveva detto di volerlo baciare.
Pensa a come fosse maledettamente difficile trattenersi, e come ancora lo è.
Pensa a come sia così naturale cercare il contatto fisico con lui.
Prova ad accelerare ancora di più, scuotendo la testa come per scacciare via i pensieri.
"... non avevo mai desiderato stare così vicina a qualcuno, non avevo mai creduto di potermi comportare così."
Tra due giorni è l'anniversario suo e di Lydia.
Prima di essere rapito dal Deyven era emozionato per questa occasione, mentre ora non sente nulla.
Cosa gli è successo?
In fondo lo sa bene che è successo, ma non vuole ammetterlo.
Non vuole.
Ed è per questo che sta scappando.
Scappando da una verità che lo spaventa a morte.
"Quando è la persona della tua vita lo senti e basta..."
Le gambe cominciano a far troppo male, e sta respirando sempre più a fatica.
Ma continua a correre.
Non ha mai avuto tutta questa confusione nella sua testa.
Lui che ha sempre avuto le risposte a tutto, lui che è sempre stato convinto Lydia Martin fosse la risposta definitiva.
"Guardi quella persona e lo sai con certezza che ti appartiene."
Si accascia a terra, stremato.
Respira faticosamente, con il petto che si alza e abbassa veloce. Vorrebbe piangere, perché non si è mai sentito così.
Resta a terra per un tempo indeterminato, quando improvvisamente vede una mano comparire di fronte a lui.
Alza il volto, e davanti a lui c'è la persona responsabile di tutto questo.
Quei dannati occhi verdi, che lo trovano sempre.
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Do I Wanna Know? |STEREK|
Fanfiction«Stiles!» esclama Derek, innervosito. «Pensi che comportarti così possa essere d'aiuto? Siamo in un'altra dimensione! E lo sai pure tu.» Il ragazzino ha uno sguardo disperato. «Lo so, cazzo! Ma ho paura mi possa venire un attacco di panico se accett...