Primo giorno

8 4 1
                                    

La scuola di giornalismo: un grande edificio di un giallo ocra simile ad un municipio, che si innalzava proprio alla fine di un grande parco verde, con un paio di panchine per ogni lato, dove c’era un andirivieni di circa una ventina di persone alla volta. Infatti era situata verso la periferia della città( per questo il luogo non era molto affollato).

Wendy si guardò intorno, sistemandosi i giganteschi occhiali a forma di stella gialli, che facevano a pugni con la giacca senza maniche di finta pelle rosa, che copriva la t-shirt bianca con la scritta “Go, supergirl!” di paillettes oro e azzurre; che infondo però non stonavano molto con i jeans sgualciti e scolorati a zamba di elefante, leggermente strappati, che lasciavano appena intravedere le sneakers rosse.

Intanto la gente che passava, vedendola rideva, vociferava e la prendeva in giro. Una ragazza con la maglietta di “A colpi di stile” disse che era patetica! Come minimo Lexie Van Elsen era il suo idolo! Wendy scosse leggermente la testa divertita da quella scena così ironica, scompigliando ancora di più i suoi capelli biondo cenere, e, ignorando gli altri, tornò a scrutare la scuola.

L’occhio le cadde in  un angolo vicino al portone, dove un ragazzo se ne stava appoggiato al muro. Aveva gli occhi e i capelli color nocciola. Era molto bello…

Si avvicinò per vederlo meglio, ma, visto che camminava distratta, si scontrò con una ragazza.
“Oh scusa, non volevo! Ti sei fatta male?”si scusò quella.                                   A quel punto Wendy avrebbe voluto rispondere: “Sì, brutta imbranata mi hai dato una bella spallata e mi hai anche rigato una scarpa e ti andata bene che non è una di quelle firmate, poveraccia di periferia!”

Però visto che la sera prima si era ripromessa di cercare di domare la diva e di tentare di essere il più gentile possibile, con quegli sfigati comuni mortali che si sarebbe ritrovata in classe,rispose con un sorriso forzato: “No, cara, tranquilla!”                                                                                           

“Oh bene, begli occhiali!”sorrise amichevolmente l’altra: “Io sono Anastasia comunque, ma tutti mi chiamano Nasley!”                                          “Grazie!” rispose la ragazza, addolcita dal complimento: “Io invece sono Wendy!”                                                            “Non ti ho mai vista qui, sei del primo anno?”                                                         “No, del terzo, ma mi sono appena trasferita.”                                          “Anch’io sono al terzo, molto probabilmente saremo in classe insieme!”                                                        “Che bello!” fece Wendy con finto entusiasmo.                                     “Potremo sederci vicino, con il tuo stile porterai un tocco di allegria in classe!”                                                                                        
“Sono felice che ti piaccia, fino a poco tempo fa ero totalmente diversa, ma ultimamente ci ho pensato ed ho realizzato che vorrei che qualcosa cambiasse!” a Wendy sembrava la maniera più astratta per descrivere cosa l’aveva portata lì,infatti era intenzionata a distruggere il suo hater e passare da celebrità tormentata a celebrità totalmente amata!                         

“Uh, e piacerai molto anche al mio club di gossip, che dici ti va di unirti a noi?”      “Club di gossip?”                                              “Sì, come di sicuro saprai la nostra scuola è famosa per  aver preparato molti giornalisti famosi, in tutti i settori: cronaca, sport, gossip… per questo anche se in realtà è un liceo classico tutti lo chiamano scuola di giornalismo, infatti oltre ai normali corsi è diventato obbligatorio frequentare uno dei club pomeridiani che riguardano gli indirizzi di giornalismo!” sorrise con fare semplice.

Lì per lì a Wendy era sembrata una delle tante stupide che frequentano persone intelligenti solo per far credere a tutti di essere sveglie, ma quella ragazza sembrava esserlo veramente: si vedeva che le piaceva stare lì, infatti aveva descritto la scuola senza parlarne male!                                                                      

“Accidenti!” gridò Nasley all’improvviso.  “Che succede?”                                                “Ho dimenticato i soldi del progetto!”      “Che progetto?”                                                “Ecco, vedi ogni club alla fine dell’anno presenta un progetto, riguardante uno specifico argomento trattato. L'anno scorso il nostro è stato premiato come il migliore è ci hanno dato un premio in denaro da utilizzare per la realizzazione di quello di quest'anno. Io sono stata incaricata di tenerli ed oggi dovevo portali perché devo ritirare una nuova videocamera che ci consegneranno stamattina! È un vero disastro!!!” disse la ragazza disperata.                               

“Scusa chiama il tuo autista e fatteli portare!”disse Wendy con leggerezza. Nasley la guardò un attimo spiazzata e in quel momento Wendy realizzò che lei non doveva avere un autista( in fondo poteva benissimo capirlo dai suoi vestiti economici e di due stagioni passate) quella però, fortunatamente, lo prese per uno scherzo e scoppiò a ridere: “Ahahahah,bella questa!” poi tornò d’improvviso seria: “Però è veramente importante!”.      

“Uhm,non so puoi provare a chiamare tua madre allora!”disse Wendy cercando di rendersi utile( non era abituata ad aiutare le persone a risolvere i loro problemi,forse perché era sempre successo il contrario).                                  “Non posso mia madre è ancora al lavoro!”.

Ormai la ragazza era completamente in lacrime e per questo Wendy le chiese esitante: “Quanto ti serve?”                          “50 euro! Adesso dove li vado a pescare 50 euro? Non è che la gente va a scuola con tutti quei soldi per poi darli al primo che...” “Ecco a te!” la interruppe Wendy porgendole una banconota da 50, come se fosse un fazzolettino, ma in fondo, in confronto al suo patrimonio, era davvero un fazzolettino!                                            

“Wow… non devi…grazie…te li ridò, promesso!” farfugliò la ragazza spiazzata, guardando Wendy con fare interrogativo. Quella le disse: “Tranquilla, dove stavo prima regalare vestiti, di ben altre cifre, alle mie amiche era la normalità!”                                            “Wow, ma tu da dove vieni?” domandò Nasley sgranando gli occhi. “Oh…” Wendy venne interrotta dalla campanella e, mentre si incamminava di nuovo verso la scuola, sistemandosi meglio gli occhialoni, disse: “E’ una storia troppo lunga da spiegare!” e se ne andò, senza neanche salutare.

Ok questo è il capitolo tre. Siamo arrivati a Milano, abbiamo iniziato la scuola, abbiamo conosciuto un personaggio importante: Nasley.

E ne abbiamo intravisto un'altro...

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.

E come al solito ci vediamo settimana prossima 💙💚

The haters clubحيث تعيش القصص. اكتشف الآن