NON C'ERA NESSUNA NASLEY NELLA STORIA DI WENDY, MA PUO' ESSERCENE UNA NELLA MIA!

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Lexie guardava il sole calante dietro ai grattacieli in lontananza e il parco, che fronteggiava la scuola, tingersi di riflessi dorati: erano appena le 17:00, ma a Milano in autunno fa notte presto. La ragazza però era troppo disorientata per prestare attenzione al paesaggio: piangeva ancora e il trucco leggero che aveva si era completamente guastato, ma questo era il minimo; aveva una terribile morsa allo stomaco, si sentiva come vuota dentro, anche se l’anima le pesava come non mai.

Corse verso una delle panchine rannicchiandocisi sopra. Si guardò in giro, il parco era quasi vuoto,c’era solo una vecchia signora seduta sulla panchina opposta che dava da mangiare ai piccioni e ogni tanto passava un gruppetto di turisti o qualcuno che faceva jogging. Che cosa le stava succedendo? Che cosa ci faceva lei lì?Lexie Van Elsen, la star perfetta e spietata che non si scomponeva mai. In quel momento sarebbe dovuta essere seduta sul suo pregiato sofà da migliaia di dollari, dopo essere appena tornata da un intervista televisiva, dove avevano tessuto le sue lodi per tutto il tempo, e non su quella squallida panchina dopo aver passato mezz’ora a farsi insultare. Come poteva essere caduta così in basso?

Mentre si stava compiangendo interiormente, sentì: “Hey,ma che ti è successo? Stai bene?”, mentre una mano le accarezzava la spalla. Aveva riconosciuto la voce: era Nasley, probabilmente la riunione del suo club di gossip era appena finita.              

“Sì”mugugnò Lexie senza voltarsi, non poteva: prima in preda alla furia aveva sbattuto gli occhialoni colorati sulla scrivania della bidella all’ingresso. E per la sicurezza e la buona riuscita della missione la sua identità doveva obbligatoriamente rimanere segreta! 

L’altra insistette:“Sì certo,se tu stai bene io sono la prima ballerina della scala!”. A quel punto a Lexie venne un’idea, un po’ folle e assurda ,ma che forse avrebbe potuto funzionare.                                      

Si voltò lentamente alzando la testa, ma tenendo aperto solo l’occhio azzurro:“Sì, é che ho una brutta allergia e come se non bastasse mi è andata una ciglia nell’occhio: maledette ciglia finte!” disse con fare leggero.                                              “Tu non porti le ciglia finte!” disse Nasley, fissando il suo occhione blu, circondato da piccole ciglia ormai tornate bionde, dopo che il poco trucco era colato per il pianto. La ragazza all’apparenza poteva sembrare un po’ svampita, ma in realtà era molto attenta ai dettegli e aveva un forte spirito investigativo.

Lexie fece per dire qualcosa, ma non trovò nessuna scusa, il che la faceva sentire in trappola: lei di solito aveva sempre la risposta pronta e quello delle ciglia era l’unico escamotage che usava nelle rarissime volte che le capitava di versare qualche lacrima. Lexie Van Elsen non piange mai! Ma Wendy Mossari sì e Wendy Mossari non porta mai le ciglia finte! Si sentì terribilmente a disagio, in quel momento voleva solo correre via, il più lontano possibile e ci provò, ma Nasley la fermò dicendo: “Tranquilla ti puoi fidare di me!Sono tua amica, no?”.

Wendy si bloccò per un attimo. Quella parola le risuonò nella mente in modo strano: “Amica… amica…amica? Io ho mai avuto un’amica?” pensò. Beh, c’era Jessica, che però diciamolo era più una collega; era anche una buona confidente e una scenica compagna di red carpet, ok, ma in fondo lei restava solo una subalterna, che la venerava.

Nasley,invece, non era così,infatti non aveva esitato un attimo a contraddirla prima,ma soprattutto non l’aveva lasciata sola vedendola stare male. Si preoccupava per lei, nonostante la conoscesse appena: forse poteva considerarla un’amica.

A quel punto chiese,per sondare il terreno: “Conosci Lexie Van Elsen?”.          “Sì, è la protagonista della mie serie preferita!” rispose e a Lexie si illuminò l’occhio aperto.                                                “Ma mia sorella la odia! Si è addirittura unita a quell’Haters club!” aggiunse con aria disgustata.                                              Un attimo, cosa sai sul loro conto?” chiese sorpresa Lexie.  Nasley sospirò: “E che… non saprei come dire…  sono persone poco raccomandabili: un tempo loro facevano parte del mio club di gossip e visto che Lexie è una delle più grandi star del momento capitava spesso di parlare di lei…  ma ogni volta che lo facevamo loro diventavano delle “belve”: parlavano malissimo di lei e in più insistevano per far pubblicare sul nostro blog articoli diffamatori senza uno straccio di prova che dimostrasse che tutte quelle accuse( di cui alcune anche molto pesanti)fossero vere. E questo va contro ogni principio del giornalismo!

Comunque dopo l’ennesimo rifiuto da parte nostra se ne sono andati e hanno dato vita a questo famigerato Haters club e da allora stanno sempre per le loro,passano tutto il tempo in aula di informatica e se li saluto in corridoio fanno a mala pena qualche smorfia, praticamente parlano solo con gli altri membri del club(vale anche per mia sorella, visto che noi ci parliamo a mala pena).Insomma si sono auto-emarginati, tanto che alcuni pensano addirittura che siano una mini-setta. Ma secondo me sono solo persone insicure e un pizzico gelose!”.                                  

“Non sono gelosi…” sospirò Lexie “Sono feriti!”. Era triste pensare che il rancore nei suoi confronti stava logorando quei poveri ragazzi. Si sentì ancora più in colpa.                                                     

“Cosa?” domandò perplessa Nasley.            A quel punto, in risposta, Lexie,che non poteva più sopportare tutti quei rimorsi, aprì anche l’altro occhio con fare incerto, ma anche un po’ fiero, rivelandone il colore verde chiaro.

La reazione di Nasley non fu immediata, ma dopo qualche interminabile secondo di silenzio, disse: “Ma… Tu sei…”e poi iniziò a strillare: “Oh mamma mia, tu sei Lexie Van Elsen!!!”                                                 

L’altra annuì, cercando di zittirla. “Sì, ma non lo deve sapere nessuno! Sono in incognito!”                                                         “Beh, in effetti mi ci è voluto un po’ per riconoscerti, sei molto…uhm… diversa dal solito!” entrambe fecero una piccola risata, poi Nasley continuò: “Ma un attimo, in incognito per cosa?”. Lexie non disse nulla, ma l’amica ci arrivò da sola: “Per l’haters club!”                                          “Esatto!”rispose semplicemente l’altra.                                                

“Cosa vuol dire che sono feriti?”                  “Vuol dire che, senza volerlo, mi hanno raccontato le loro storie, storie che purtroppo io so essere vere!”                    “Un attimo, sei andata a parlarci?”            “Sì!”                                                                    “Ma lì ti odiano!”                                            “Lo so! Ma ti ricordi che stamattina di ho detto che volevo che qualcosa in me cambiasse?”                                                    “Sì!”                                                                    “Beh, ecco, adesso so che quel qualcosa deve per forza cambiare!Non voglio più essere quel mostro,voglio rimediare in qualche modo!”                                                                                                  
“E che cosa farai adesso?”                          “Non lo so!” disse Lexie alzandosi in piedi: “So solo che ci vediamo domani!” e se ne andò in contro al tramonto. Un’uscita degna di Lexie Van Elsen!

Vi lascio una delle prime canzoni che mi hanno aiutato a scrivere questa storia, man mano ve ne inserirò delle altre.

Per quanto riguarda il capitolo non c'è molto da dire, l'identità di Lexie viene svelata per la prima volta...

Comunque il prossimo capitolo è uno di quelli che mi piace chiamare: scene del caffè.

Alla prossima 💙💚

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