MA COME VUOI RIMEDIARE?!

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Lexie entrò nel palazzo e corse, bagnata fradicia, fino alla porta del suo attico all'ultimo piano. Una volta arrivata bussò, urlando: "Sonia sono tornata!" e una donna robusta, sulla cinquantina,alta su per giù un metro e cinquanta, con la pelle chiara e gli occhi e i capelli scuri, venne ad aprirle: Sonia era la governante italiana della famiglia paterna di Lexie, che solitamente serviva nella villa di suo padre appena fuori Roma, la città di provenienza della donna, ma da quando avevano acquistato l'attico a Milano dove Lexie si era trasferita, anche il posto di lavoro di Sonia era cambiato. Lexie,anche se non lo dimostrava, le era molto affezionata: infatti era una donna molto chiassosa e un po' grezza sia nei modi che nel parlare, però era buona d'animo, un'ottima cuoca e la casa con lei era calorosa ed accogliente, tutto il contrario delle governanti della sua villa a Los Angeles sempre composte e precise, che non dicevano mai una parola.

"Signorina, ben tornata!" esclamò a gran voce,come da suo solito. Poi dopo averla guardata bene,constatò: "Ma signorina lei è tutta bagnata!" "Sì,lo so. È meglio che mi sbrighi a cambiarmi!" rispose Lexie, buttando il cappotto fradicio in un angolo, coi denti che battevano per il freddo. Fu a quel punto che vide l'espressione di Sonia cambiare all'improvviso: il suo spontaneo sorriso, iniziò a spegnersi e si fece sempre più forzato: "Sì, ma c'è una visita per lei!" disse mantenendo i denti digrignati in quella specie di sorriso. Poi si spostò dall'uscio permettendo alla ragazza di entrare e di scorgere seduta sul divano una figura dai boccolosi capelli castani, sbiondati sulle punte, che indossava una giacca nera di jeans del suo stilista preferito, sopra un floreale vestito attillato lilla, che fino a pochi secondi prima avrebbe pensato di comprarsi. Questa non si dovette nemmeno voltare per mostrare il viso, che Lexie l'aveva già perfettamente riconosciuta: era Jessica Hale.

"Hey Jess, che sorpresa, che ci fai qui! Ti abbraccerei ma sono completamente fradicia!"la salutò felice Lexie avvicinandosi.
"Sì, tranquilla!" rispose secca l'altra, facendo d'istinto un passo indietro, quasi disgustata: "Sai devo andare a Londra, per questioni di lavoro e visto che il mio aereo faceva scalo a Milano ne ho approfittato per venirti a fare un saluto!" disse con quella sua solita vocina fine e schizzinosa, mentre squadrava dalla testa ai piedi l'amica.

Questa era avvolta in un lungo vestito in stile hippy, di cui la parte di gonna, non coperta dal cappotto, ormai le si era del tutto appiccicata al corpo, poiché completamente inzuppata; che faceva a pugni con la lunga e colorata sciarpa di lana di Nasley, che la ragazza ancora teneva per riscaldarsi, sulla quale scendevano i lunghi capelli mossi e scuri a causa della pioggia.

La guardò negli occhi e non la prese in giro, si limitò a fare un ghigno di superiorità: una cosa che non aveva mai fatto prima, una cosa che non avrebbe mai potuto permettersi di fare prima!

Lexie lì per lì non gli diede troppo peso e intanto l'altra si rivolse acida a Sonia: "Silvia, per favore puoi lasciarci sole! Io e Lex dobbiamo parlare!" "La signorina prima deve asciugarsi o prenderà freddo! E comunque mi chiamo Sonia!" disse la donna porgendo a Lexie un asciugamano. "Sì, ma non ha bisogno del tuo aiuto per questo!" ribattè in maniera molto antipatica la ragazza. Sonia era pronta a dirgliene quattro, ma Lexie la trattenne: "Sonia tranquilla, se mi facessi il favore di portarmi dei vestiti posso cambiarmi anche mentre parlo con Jess!". "Ok, ma solo perché me lo chiede la signorina!" disse altezzosa la donna, guardando male Jessica; le due si erano già incontrate un paio di volte, quando questa era venuta in Italia con Lexie durante le vacanze, e non erano mai andate d'accordo.

"Allora che mi racconti?"disse accogliente Lexie, levandosi la sciarpa e buttandola a terra vicino al giubbotto. Oh niente di che! Sai quel ruolo per quella nuova serie che si girerà a Londra di cui mi hai parlato tutta l'estate?" "Sì certo, volevo fare un provino per il ruolo da protagonista..."
"Quel ruolo è mio!" la interruppe bruscamente Jessica, allargando il ghigno.

The haters clubWhere stories live. Discover now