MAMMA MIA!

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“E ora che faccio?” esclamò con fare disperato Lexie.                   
“Che vuol dire che faccio? Non puoi rinunciare all’intervista è un’occasione unica, tutta la scuola vorrebbe essere al tuo posto!”
“E allora che qualcuno lo prenda il mio posto! Per me non è nulla di così unico, non sono qui per diventare una giornalista e la conosco bene la storia di mia madre! Per non parlare dell’enorme pericolo che correrebbe il progetto che mi interessa davvero: rischio seriamente che mi scopra!” ribatté Wendy, con tono forte inizialmente, che andò via via diminuendo, per evitare di far sentire a tutti ciò che diceva.                                                                

“Non è possibile, nessuno oserebbe toglierti il posto: sei stata scelta perché te lo sei meritato. E poi cosa mai potrebbe succedere se tua madre ti scoprisse: non ti darà la paghetta!” rise ironica Nasley, cercando di sdrammatizzare.                      “Sarebbe difficile, visto che mi pagano più di lei!” precisò l’altra con una smorfia di soddisfazione.

“Ma scherzi a parte, se lo scoprisse andrebbe su tutte le furie: il solo pensiero che si possa venire a sapere che sua figlia frequenta una scuola di persone comuni, che non hanno nulla a che fare con moda o recitazione, le farebbe venire un infarto e mi rispedirebbe a Los Angeles, probabilmente facendomi viaggiare in economica!” disse, aggiungendo preoccupazione e disgusto alla smorfia di prima.                                                              “Tranquilla, se farai attenzione andrà tutto bene, sei un’ottima attrice, no?”        “Incrociamo le dita!” esclamò l’altra, arrossendo un po’ per il complimento.

L’intervista oramai andava avanti da più o meno un’ora. Wendy aveva appena posto una domanda alla donna sui suoi nuovi progetti lavorativi e quella fece per rispondere, ma venne bruscamente interrotta da “Paparazzi”, che iniziò a suonare a tutto volume dal telefono di Wendy, a indicare una chiamata in arrivo. La ragazza si affrettò a rispondere: “Scusami, ora non posso parlare. Ti richiamo più tardi!”                                                                                                “Se è urgente puoi parlare con calma” disse la madre con la sua solita cortesia da manuale.                                                    “Oh no, non si preoccupi, era solo…” non avrebbe mai potuto dire: “era solo Nasley che vuole informarsi se mi hai già scoperta” quindi mentì dicendo: “Era solo mia madre, che voleva sapere come stavo.”

Disse e la voce le tremò un po’ alla fine della frase. “Oh, a me succede sempre il contrario: è mia figlia a chiamarmi sempre nei momenti meno opportuni!”. Wendy rimase delusa da quell’affermazione: ora capite perché quella mattina si era sorpresa così tanto di sentire la madre!

Comunque strinse i denti e, cercando di rimanere indifferente e di approfondire allo stesso tempo la questione, domandò: “A proposito di sua figlia, che mi dice? Com’è essere la madre dell’unica e sola Lexie Van Elsen?”. Era da tutta la vita che aspettava di porre alla madre questa domanda ed ora, non solo poteva farlo, ma anche ottenere una risposta sincera! Anche se non fu proprio quella che, come figlia, sognava. “Oh beh, ha di certo il merito di essere riuscita a sostenere il mio nome!”. Wendy si sentì un nodo in gola e chiese digrignando i denti: “Cosa?”                                                              “Sì, sai mia figlia avrà anche raggiunto dei traguardi importanti, ma io per arrivare dov’è lei ci ho impiegato anni ed è stato durissimo: ho dovuto scalare montagne facendomi largo con le unghie e con i denti! Che lei dovesse essere una stella è stato deciso sin da quando è nata e il mondo l’ha sempre trattata come tale, anche prima di A colpi di stile!. Per lei l’ascesa al successo è stata più come dieci minuti di scale mobili per andare a fare la manicure!”                                                                                              

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