La Prova

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            Il maresciallo Neddu la prese alla larga. Sapeva di avere qualcosa, ma che valeva al momento poco. Così, il suo muoversi lento, accerchiante, era una tattica in cerca di ammissioni, di debolezze, di piccoli segnali per comprendere di essere sulla strada giusta.

L'avvocato di Martha non era più disposto a continuare in quel modo.

"Andiamo, maresciallo, la mia assistita ha già risposto alle sue domande. Mi sembra chiaro che stiamo ripetendo cose che non aggiungono altro alla sua indagine".

"Ancora pochi minuti, dobbiamo essere certi di avere tutti gli elementi. Converrà con me, avvocato, che un tentato sequestro è un reato grave e dobbiamo capire ogni particolare della vicenda".

"D'accordo, d'accordo", ripeté l'avvocato, "ma non più di cinque minuti, poi ce ne andremmo".

Il maresciallo Neddu parve soddisfatto. Rilesse i suoi appunti, con l'intento di mantenere alta la tensione.

"Mi racconti della sua giornata di ieri".

Martha raccontò ancora della giornata precedente, tra l'ufficio, le telefonate di lavoro, gli appuntamenti del mattino. Disse per la terza volta che a pranzo si era recata la bar vicino all'ufficio, ma omettendo di raccontare dell'uomo che aveva conosciuto.

"Poi, è rientrata in ufficio...", e questa non era una domanda.

"Sì, cioè no, mi scusi".

"Sì o no?" incalzò il maresciallo Neddu.

"No".

"Ma ha riposto di sì, perché".

"Maresciallo, ha già risposto, adesso il limite è passato", intervenne l'avvocato.

Martha rispose ugualmente.

"Mi sono confusa. No, non sono rientrata. Sono stata nel bar, quello vicino all'ufficio, ora non ricordo per quanto tempo, abbastanza per un pranzo, ho letto le mail sul telefono e poi sono ritornata a casa".

"E non è rientrata in ufficio".

"Esatto"

"Sicura?"

"Maresciallo...", ancora l'avvocato.

"Sì", rispose Martha.

Il maresciallo Neddu l'aspettava proprio su quel punto: "A che ora esattamente ha lasciato il bar? Lo ricorda?".

Martha aveva già deciso cosa rispondere, sapeva bene che sarebbe stato rischioso dare eccessive certezze al racconto che i Carabinieri avrebbero potuto verificare.

"Non ricordo, molto tardi, però, mi sono trattenuta con le email".

"Tardi? Avrei pensato diversamente. Ha appena detto che è rientrata dopo il pranzo e che non è andata in ufficio, quanto può essersi trattenuta nel bar? A che ora è rientrata a casa?".

Martha, sapeva bene come rispondere e sapeva bene anche che avrebbe dovuto mentire, talmente bene da dover sembrare sincera.

"È una questione privata, non sono tenuta a rispondere".

Il maresciallo Neddu vestì la maschera dello stupito. Si alzò in piedi, allargò le braccia.

"Non la sto accusando di nulla, abbiamo soltanto necessità di ricostruire la sua giornata per comprendere chi possa aver tentato di rapirla!".

"Le ripeto che quanto ho fatto prima di rientrare a casa è una questione privata. Avvocato?" disse Martha rivolgendosi al legale.

"Confermo, senza una precisa accusa, non è tenuta a rispondere. Maresciallo, adesso basta. La mia assistita ha subito un reato e lei la sta interrogando come se fosse sospettata di qualcosa. Il suo comportamento non è più accettabile".

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