La mafia

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          La pistola non era un problema irrisolvibile, avrebbe dovuto soltanto decidere se farsi chilometri verso Milano o passare la frontiera slovena. In entrambi i casi aveva i contatti giusti per risolvere la questione dell'arma e dei proiettili. Milano non solo era più vicina, sebbene più pericolosa per lui, la Slovenia aveva il difetto che comunque una frontiera da attraversare c'era. Milano dunque. Ma bisognava prima chiamare, che ina pistola è pur sempre una pistola anche per gli zingari. Al primo tentativo non se ne fece nulla, ma il Secco sapeva come muoversi. Ed infatti, alle cinque e trenta, un'ora soltanto dopo aver lasciato Prato, era già sulla strada per Lodi dove si era dato appuntamento con gente anche più pericolosa di lui. A pagare ci avrebbe pensato Nico, da lontano, e i soldi sarebbe arrivati su conti che neppure la CIA avrebbe capito tutti quei passaggi di denaro che ogni giorno partivano dall'Italia destinati in ogni dove. Bisognava soltanto guidare bene, rispettare i limiti, fare attenzione che non ci fossero cazzate lungo la strada. L'auto presa a noleggio richiedeva un pieno di benzina per compiere l'andata ed il ritorno tra Prato, Lodi e la destinazione finale del Secco. Pensò di fare bene nel fermarsi all'andata, una fermata senza la pistola era senz'altro meglio. Lungo l'autostrada, scansò un camion di cui aveva sottovalutato la velocità, e così facendo fu impossibilitato ad utilizzare il primo autogrill. Forse fu quel semplice fatto a rovinargli del tutto l'umore. Poca cosa, a veder bene. Il secondo autogrill invece non faceva per lui, troppo piccolo e troppo poco affollato, constatò e tirò dritto. Poi all'altezza di Fidenza si fermò davanti alle pompe di benzina di un distributore affollato di tifosi del Napoli. Proprio quello che avrebbe voluto il Secco, la confusione che fa passare inosservati che si distanzia dalla massa. In tutto ci mise pochi minuti, pagando in contante e senza dover chiedere il resto.

La strada per Lodi era poca, accelerò rientrando nella careggiata verso nord ma sempre senza superare il limite. Non ricevette telefonate, e all'altezza di Parma uscii dall'autostrada. Non lasciava nulla al caso. Indirizzò l'auto verso un hotel che aveva già prenotato. Parcheggiò nel retro dove eventuali telecamere non lo avrebbero visto. Si qualificò alla reception, prese la camera. Lasciò il telefono acceso sul letto. Si assicurò di non essere visto e uscì nuovamente dal retro. Con prudenza riprese la strada verso Lodi, ma senza più utilizzare l'autostrada. Paese dopo paese, tra Parma e Lodi la campagna lo accompagnò fino all'appuntamento in un casolare poco fuori l'abitato. Quello che trovò lì furono facce brutte, ma che già si erano accertate dell'avvenuto pagamento. Quasi non si parlarono, un uomo alto con una barba lunga e curata alla perfezione gli allungò l'arma, senza neppure una frase di circostanza. Un altro, a pochi passi, controllava la scena con una Beretta tenuta con la mano destra e la canna della pistola nascosta nella mano sinistra. C'era tutto, non serviva altro. Soltanto risalire in auto e rifare la strada al contrario.

Un altro amoreWhere stories live. Discover now