25|Odi et amo - E & A/S

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EDISON & ALEXANDER & SAMIRAH

Dicono che il tre sia il numero perfetto.
Anch'io lo pensavo.
Mi piaceva ricondurre molti aspetti della mia vita al numero tre, persino il mio compleanno: il 15 febbraio.
15 = 3 x 5
Ed ecco che riappare il tre. 

Ritenevo perfette le trilogie di libri, le serie tv con tre stagioni, le 3:33 di notte e anche il mese di marzo.
Era il mio preferito, vi lascio immaginare il perché.

Vedere la natura riprendere vita ogni anno mi metteva sempre di buon umore.
Certo, faceva ancora abbastanza freddo, ma ciò non mi impediva di uscire all'aperto per ammirare i piccoli boccioli sugli alberi e i nuovi fiorellini primaverili.
Adoravo ascoltare gli uccelli che ritornavano a ripopolare la mia città, la mia Brooklyn.

Purtroppo non c'erano molti uccellini e negli ultimi tempi sono anche diminuiti. Tutta colpa dei corvi e dei gatti randagi.

Di animali ce ne sono eccome, solo che a volte preferirei che non ci fossero.
Ratti che si infilavano nei cassonetti della spazzatura e si riempivano di malattie da trasmettere in giro, procioni rabbiosi alla ricerca di qualcosa da mangiare (uno aveva anche assalito la mia insegnante di chimica quando stava ritornando da scuola in bici), gatti randagi dal pelo spelacchiato che si radunavano in piccole gang e davano la caccia a ogni tipo di piccolo e dolce passerotto e infine c'erano loro: i corvi.

Quegli uccellacci del malaugurio che gracchiavano dal mattino alla sera, come se stessero ridendo malvagiamente di noi poveri esseri umani, costretti a faticare per guadagnarsi da vivere quando loro possono fregarsene di tutto e volare liberi per i cieli di New York e di chissà quale altro posto.

Io li odiavo con tutta me stessa. La loro vista mi faceva innervosire. Non so bene dire il perché.
Ma i miei due migliori amici li adoravano.

Alexander e Samirah Shahir avevano un meraviglioso corvo domestico, da cui mi tenevo molto distante.

Ogni volta che andavo a trovarli a casa loro, quell'uccellaccio mi fissava fino a farmi venire i brividi. Forse sapeva qualcosa di me, o forse mi facevo troppe paranoie.

Ricordo come Alex e Sam ridevano ogni volta che scappavo terrorizzata da quel mostriciattolo alato.

Mi mancano...

Mi mancano i loro sorrisi, le loro battute, le loro scaramucce tra fratelli, le giornate passate al cinema tra un film e l'altro a fare commentini idioti su qualsiasi personaggio.

Mi mancano le serate in pizzeria, i pomeriggi passati nelle sale giochi, le volte in cui mi avevano provato ad insegnare qualche preghiera musulmana.

Mi mancano i miei due migliori amici.

Posso curare chiunque da qualsiasi cosa, è questo il mio potere, ma a cosa serve se non riesco a salvare le persone a cui tengo di più?

Un modo per curarli ci deve essere e io lo troverò. Lo devo a loro, come lo devo a me stessa.

Perché non ho intenzione di ucciderli, nemmeno se ciò potrebbe salvare il mondo.
Sì, forse sarò egoista, ma tengo a loro più di quanto io tenga a me stessa e non ho paura di andare contro alla Città Aurea.

È da quando avevo cinque anni che mi alleno lì. Ho sempre seguito il volere dei miei genitori, sempre.

"Edison, allenati più duramente"

I Temibili 10Where stories live. Discover now