𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 5

2.9K 92 7
                                    

"𝐍𝐨𝐧 è 𝐦𝐚𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐭𝐚𝐫𝐝𝐢

𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐢"

『♥』

La registrazione si concluse e solo più tardi noi ballerini scoprimmo che Elia non avrebbe continuato il percorso alla scuola di Amici, Emanuel Lo decise di eliminarlo senza neanche lasciargli fare la sfida, ma gli diede comunque la possibilità di esibirsi un'ultima volta per lui. I miei compagni erano un fiume di lacrime, io non legai troppo con Elia, però mi piaceva il suo modo di ballare e di esprimersi, da casa facevo sempre il tifo per lui perché il potenziale c'era ed era evidente, come lo aveva visto anche la Maestra facendogli i complimenti quando portò un'esibizione realizzata interamente da lui stesso. 

Provai a consolare Gaia e Sofia che erano sedute accanto a me, anche se, diciamocelo,  non ero la persona più adatta a consolare, a momenti non sapevo confortare neanche me stessa. Strinsi la piccola Sofia a me facendole appoggiare il capo sulla mia spalla mentre continuava a piangere, contemporaneamente tenevo stretta la mano di Gaia accarezzandole il dorso di essa con il pollice. 

«Sono sicura che il destino abbia altro di migliore in serbo per lui, non è finita, uscire da qui può rivelarsi una piccola rampa di lancio per la sua carriera», dissi addolcendo il tono per non sembrare troppo dura e insensibile, vista la situazione.

«Ma lui meritava così tanto di rimanere», rispose Sofia fra un singhiozzo e l'altro mentre le sue braccia scivolarono attorno al mio busto e stringermi forte nel tentativo di trovare conforto.

«Hai ragione, ma purtroppo non possiamo contestare le scelte dei professori e dei giudici di queste settimane. Potreste sempre sentirvi una volta usciti da qui», le sorrisi dolcemente accarezzandole la nuca e lei di tutta risposta, annuì dopo un singulto accoccolandosi contro il mio corpo. 

『♥』

Salutammo Elia, una volta ritornati in casetta, attorno a lui tutti pian piano lo abbracciavano facendo promesse e augurandogli una buona fortuna per il futuro e lui fece altrettanto con noi, c'era chi ancora piangeva e chi non riusciva a lasciarlo andare perché ormai l'idea dell'eliminazione si faceva sempre più vera e il fatto che questo avrebbe potuto coinvolgere chiunque, da un momento all'altro, non tranquillizzava nessuno. 

Feci in tempo a salutarlo con un abbraccio che, uscita dalla calca, una mano mi si appoggiò sulla spalla costringendomi a girarmi trovandomi davanti quegli occhi scuri che per una settimana non hanno fatto altro che ignorarmi. 

«Dopo verresti in cortile sul retro?», Joseph restò lì a guardarmi in attesa di una mia risposta cogliendomi di sorpresa.

«Sì», risposi un po' incerta dal suo comportamento, e sperando soprattutto che lui o chiunque altro si trasferisse in giardino, non si mettesse a fumare.

Dopo che Elia andò via e dopo che gli animi dei ragazzi si calmarono, andai nella stanza verde a prendere l'inalatore che avevo lasciato sul comodino, lo nascosi nella tasca frontale della felpa e mi diressi verso il cortile. Fortunatamente non c'era nessuno, se non Simone che stava al telefono con i suoi genitori e soprattutto, non stava fumando, ma di Joseph nessuna traccia.

«Chi stai cercando?», mi chiese il biondo in un sussurro per non farsi sentire da sua madre. Mimai con le labbra "Holden" e lui allungò l'indice puntandolo alle sue spalle, capii subito che si era nascosto nel vicoletto dietro la casetta. Lo ringraziai sorridendogli e lui fece altrettanto. Sbirciai oltre la parete e lo vidi seduto per terra dare l'ultimo tiro alla sigaretta che teneva tra le labbra, per poi toglierla, spegnerla nel posacenere e allontanarlo da lui e si appoggiò con la schiena al muro in attesa.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora