𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 13 𝓹𝓽. 2 ★

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"𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 è 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 è,

𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 è 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞."

(𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐏𝐞𝐫𝐭𝐢𝐧𝐢)

『♥』

Quando Holy andò via, Maria fece entrare 8 sgabelli, scesero Petit, Ayle, Lil, Sarah e Mida per cantare i loro nuovi inediti, fatta eccezione per Ayle. Disse poi che ci sarebbe stata una gara improvvisazione per i ballerini da sceglierne uno per ogni Maestro. Dustin e Marisol mi guardarono e ci mettemmo a giocare a carta forbice sasso, per vedere chi di noi 3 sarebbe dovuto andare, non fui molto fortunata, e così scese Marisol, a seguire Gaia e Sofia e fu proprio la più piccola a vincere la gara, portandosi a casa una masterclass con Irma di Paola.

Gli inediti erano tutti bellissimi, trovai particolare e in linea con il personaggio, quello di Sarah, mentre Mida come suo solito, riesce a fare uscire delle hit assurde, sapevo già che quella canzone sarebbe andata virale in poco tempo su Tiktok.

Maria chiamò poi Dustin per fargli fare il compito datogli da Emanuel Lo, che sarebbe servito per correggere la sua postura in en dedans dal busto in giù, vedendolo ogni volta tutto storto quando ballava. Dustin ha fatto quindi una comparata con un professionista, è stato davvero fantastico, ma purtroppo il problema, nonostante il compito, era comunque presente. Nacque così una breve discussione tra Emanuel Lo e la Maestra conclusasi, con la maglia sospesa del biondo e la minaccia da parte della mia insegnante di inviare un compito di Neoclassico a Kumo, Simone, Nicholas e Giovanni.

Una ripicca? Può darsi. Sarei stata molto curiosa di sentire i pareri dei miei compagni in merito a questo compito, quando, e se, sarebbe arrivato.

『♥』

«Bene, adesso... Emy, scendi grazie», quando sentii il mio nome mi prese un colpo, perché dovevo raggiungere il centro dello studio? Istintivamente presi la maglia, pensando subito il peggio, ma lei si mise a ridere, «ma no scema, quella lasciala lì», tirai un sospiro di sollievo e sentii il pubblico ridere.

Joseph mi seguì con lo sguardo mentre scendevo gli scalini in legno raggiungendo Maria. Guardai la Maestra nella speranza di captare qualche segnale.

«Sei agitata?», fece la bionda portandosi il microfono alla bocca.

«Dipende da cosa devo fare», dissi sentendo le mani sudate.

«Non devi fare niente, non preoccuparti», tirai un altro sospiro di sollievo e lei portò lo sguardo sui fogli, poi chiamò un altro nome, «Nicholas, vieni anche tu».

Capii improvvisamente tutto, e ciò non passò inosservata la mia espressione di "ah ecco ora è tutto chiaro".

«Hai capito?»

«Forse», risposi a Maria e Nicholas scese al centro dello studio raggiungendomi. Se il mio intuito non mi stava ingannando, Maria voleva tirare fuori il discorso di qualche giorno prima riguardo al post test di versatilità della Maestra, quando io e Nicholas litigammo nella sala relax. Io restai ferma sul posto con le braccia dietro la schiena in attesa di sapere cosa sarebbe successo.

«Qualche giorno fa, c'è stata una discussione dopo il test di versatilità fatto da Alessandra e questo, è quello che avete visto nei day time. Video», Maria alzò il naso verso lo schermo alle spalle dei professori.

Venne mostrato, filo e per segno, la discussione tra me e il castano. Il mio tono era calmo, sempre basso, neutro, nessuna intenzione di mettermi a litigare, mentre il suo si alzava ogni volta che si sentiva attaccato volendo avere ragione, quando il mio intento era semplicemente quello di chiarire un concetto della Maestra e non di offenderlo, ma anzi di spronarlo a dimostrare di più sin quando poi non disse quella frase che mi fece scattare. Non mi pentivo di niente. Il video proseguì con me che lasciavo lo studio e tornavo in casetta.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora