𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 60

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"𝐀𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥'𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐡𝐚 𝐭𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞;

𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞, 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐚;

𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐢 𝐬𝐢 𝐟𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐢, 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐬𝐜𝐞."

(𝐌𝐚𝐨𝐦𝐞𝐭𝐭𝐨)

『♥』

«Finisco di parlare, vediamo se riesci ad aspettare», Jo lo zittì con una sola frase e dopo avergli dato di nuovo le spalle, proseguì, «sul fatto delle pulizie, è vero che nell'ultima settimana, da quando si è cominciato a parlare del terzo inedito, io sia l'ultimo che ancora non ce l'abbia pronto, quindi sto facendo le nottate e passo le ore in studio. Non avevo la produzione, non avevo il pezzo pronto, ci sto lavorando tanto. Mi rendo conto che non è una scusante, ma è stato uno dei motivi per cui effettivamente sono stato assente», annuivo seduta al suo fianco ricordandomi della settimana appena trascorsa dove a malapena ci salutavamo perché doveva correre in studio a lavorare, «mangio e vado a produrre. Io credo di non essere una delle persone più pulite e credo che la differenza non vada fatta sulle persone che sporcano di più, perché io sfido tutti a dire che se io non ci fossi, la cucina sarebbe stata in una condizione diversa da quella che abbiamo visto. Siete d'accordo?», con l'ultima frase, si girò verso i nostri compagni in cerca di un misero appoggio.

Alcuni di noi, me compresa, rispondemmo con un deciso "Sì".

«Meno male!», e si sistemò sulla sedia riprendendo il suo monologo, «io non mi ritengo tra i più puliti, c'è una divisione tra: i più puliti, che sono chiari a tutti chi sono, e delle persone che fanno un po' meno. Ammetto che nell'ultima settimana in particolar modo, io abbia lasciato qualche piatto in più, ma per il resto, io mi sento di pulire il mio e sentirmi dire da Mida il mio nome e incitare "perché è impossibile"-»

«Ma è vero!», Cristian lo interruppe, al che mi girai verso di lui spazientita.

«E lascialo parlare», il moro mi rivolse un'occhiataccia, e pronto a rispondermi, Jo si intromise rispondendogli.

«Ma è vero cosa che deve uscire anche il tuo, perché la camomilla stava sul balcone-»

«Ma cosa c'entra la camomilla», Mida lo interruppe di nuovo, non so con quale forza non gli lanciai contro la bottiglietta d'acqua che tenevo sul banco, lui e quel suo maledetto vizio di parlare sopra le persone.

«Ieri sera stessa, perché tu le lasci ovunque. Stamattina c'erano tre tazze che tu hai usato in questi giorni, Simone ed Em le hanno prese e lasciate sul balcone così che te le lavassi, di cui due, che stavano in cortile, avevano il fondo appiccicoso. Vogliamo dire di no?», nel sentire il mio nome, incrociai lo sguardo con quello di Simone che stava dalla parte opposta dello studio.

«In quel video stavo pulendo, ma di che stiamo a parlà»

«Infatti si è visto come ti stavi pulendo le tazze che hai usato, le perdi in giro per la casetta, usi le tazze degli altri, tra cui la mia, e se stamattina quando ti sei svegliato non le hai trovate sul balcone, è perché te le ho lavate io. Se pulisci una volta, allora ci sono dei video dove pulisco anche io», Jo si girò di nuovo per guardarlo in faccia, rosso in viso dalla rabbia.

«Non pulisci un piatto»

«Ma non è vero! Comunque, dì quello che te pare», si rigirò sulla sedia rivolgendosi questa volta a Rudy che ascoltava in silenzio le parole del suo cantante, «il discorso per me è questo: io mi sono un pochino stufato. Dopo che abbiamo avuto il provvedimento che è stato pesante ma anche giusto, sotto un certo punto di vista, se i tre nomi che facevano casino - tra cui c'eri pure tu -», indicò alle sue spalle facendo riferimento a Mida, «erano veramente quelli che facevano casino, la situazione sarebbe dovuta cambiare, invece la casetta non è cambiata. Forse non eravamo solo noi tre i nomi che facevamo casino. Mi sento di dire: sì, magari non sono quello più pulito di tutti, però mi sono stufato di essere individuato come quello che "se non ci fossi io sarebbe tutto pulito", ok? Perché se parla del nome mio e non di quegli altri, com'è possibile che io ci sia e gli altri no?».

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora