𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 45

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"𝐈 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞

𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨, 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨

è 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢"

『♥』

Dopo aver provato per l'ultima volta, eravamo letteralmente liberi di gironzolare per l'Hotel dove alloggiavamo e stare nei dintorni del palco e dei parcheggi. Mi stavo dirigendo verso l'ingresso dell'Hotel per ritornare in stanza a riposare - i viaggi in aereo mi prosciugavano le energie -, quando trovai lì, vicino alle porte scorrevoli, Joseph e Ayle che stavano parlando fumandosi con tutta tranquillità le loro sigarette. Jo mi vide arrivare, si girò verso il biondo per dirgli qualcosa, per poi venirmi incontro e alzarsi quegli orrendi occhiali da sole sul capo. Sembrava serio, agitato, forse preoccupato. Si fermò davanti a me.

«Possiamo parlare?», che volesse già parlarmi della situazione con Sarah? Io annuii cercando di far finta di niente. Lui si guardò attorno, come a cercare un posto dove metterci a chiarire.

«Stavo tornando in camera», gli dissi e lui tornò a prestarmi attenzione.

«Oh, ok sì, va bene», Joseph mi seguì verso l'ingresso della struttura, mi avvicinai alla reception chiedendo la chiave magnetica della mia camera - che condividevo con Gaia - e quando me la porse, capii che la mia compagna di stanza era ancora fuori. Aspettammo l'ascensore e quando le porte si chiusero dietro le nostre spalle, lui mi guardò, «sei silenziosa e anche un po' distaccata, è successo qualcosa?».

Esitai a rispondere, mi appoggiai con la schiena alla superficie dell'ascensore alzando lentamente lo sguardo da terra dopo un sospiro pesante, «dovresti dirmelo tu, ma aspettiamo di arrivare in stanza per parlarne».

«È perché non sono venuto a guardarti provare?», non gli risposi, non mi fregava nulla del fatto che non ci fosse stato. Poco dopo le porte si aprirono e uscii per prima recandomi verso il corridoio col numero della mia camera, lui mi stava alle spalle. Aprii la porta con la tessera magnetica e una volta soli, chiusi dentro la stanza, eravamo pronti per parlare. 

Mi avvicinai verso la finestra appoggiandomici col fondoschiena e lo guardai in attesa che si spiegasse, «di che vuoi parlarmi?», lui si guardò prima attorno, per trovare un punto dove mettersi, così, fece il giro del letto - quello più vicino alla finestra dove stavo io - e si sedette sul bordo davanti a me. 

Si tolse gli occhiali appoggiandoli sulla superficie del letto e sembrò quasi che cercasse le parole giuste per aprire il discorso, deglutì e io incrociai le braccia al petto, poi finalmente parlò, «stando fuori dai social sicuramente non ti sarà capitato di imbatterti in certi tipi di post e contenuti», non lo interruppi, lo lasciai parlare in totale silenzio, «da metà Novembre dei nostri fan, fanno contenuti con me e Sarah speculando su una nostra possibile relazione con post su Instagram, video su tiktok e tweet. Per regolamento non possiamo smentire ne confermare alcuna voce con i fan, e col passare del tempo...», fece una pausa incrociando lo sguardo col mio che continuavo ad ascoltarlo in silenzio, «questi contenuti li vedevo anche nei gruppi dove i miei fan mi avevano messo. Li ignoravo, davvero, non ho mai dato un briciolo di attenzione a quei post, ma ieri sera non ce l'ho fatta più e ho mandato un messaggio in uno di quei gruppi mettendo a tacere quelle false voci».

«È per questo che adesso siamo sotto provvedimento?», chiesi utilizzando un tono neutro, Joseph non mi stava dicendo niente di nuovo.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora