𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 14

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"𝐈𝐧 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐬ì 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚,

𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞,

𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐞𝐚.

𝐒𝐞 𝐜𝐢ò 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞,

𝐧𝐨𝐧 è 𝐮𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚"

『♥』

"Maria, non puoi costringere qualcuno ad accettare delle scuse se non se la sente", fu la risposta di Lorella prima che finisse la puntata. Maria rimase sorpresa nel vedere che non mi fregava niente delle lacrime di coccodrillo di Nicholas. Poteva pestarsi, tirarsi i capelli, chiedermi ogni giorno scusa, non le avrei comunque accettate, o meglio, non in quel momento. Conoscendomi sapevo già che col passare del tempo mi sarebbe passata e che probabilmente me ne sarei anche dimenticata, ma è difficile scordare le parole di qualcuno che sprigiona odio per te da tutti i pori. 

Quando tornammo in sala relax, prima di andare in casetta, andai da ogni persona che quel giorno prese le mie difese per ringraziarlo.

«Non vuoi ripensarci?», mi chiese Giovanni con Tiziano, Lucia e Gaia ancora fuori dalla saletta relax, mentre gli altri pian piano entravano e si chiudevano la porta alle spalle.

«Un giorno ci ripenserò, ma non oggi ne domani, ne dopodomani, ed è meglio per lui che non insista. Mi lasci stare, non mi cerchi e faccia come si è sempre comportato, ovvero: ignorarmi», gli risposi incrociando le braccia al petto.

«Ma è difficile ignorarsi quando si vive tutti insieme», continuò lui.

Joseph ci passò accanto e prima di chiudersi dietro la porta, disse, «non sottovalutarla», tutti ci girammo a guardarlo e lui, con il suo sorriso di chi la sa lunga, entrò in saletta. Lucia e Gaia si guardarono di scatto rivolgendosi un'occhiata complice. Giovanni guardò prima lui, poi me con la stessa espressione di "wait a second". Sospirai pesantemente.

«Andiamo in casetta che ho fame», dissi facendo passare tutti prima di me per ritirare le nostre cose dalla saletta, Kumo mi si affiancò tenendo la porta aperta, sapevo voleva dirmi qualcosa. 

«Voi due non me la raccontate giusta, lo so che ci state nascondendo qualcosa», mi misi a ridacchiare nervosamente realizzando che la relazione passata con Joseph non sarebbe rimasta all'oscuro da tutti ancora per molto.

«Un giorno, magari dopo qualche bicchiere di alcool, saprai qualcosa», gli risposi prendendo le mie cose. 

『♥』

Di ritorno in casetta, l'umore di tutti era sotto i piedi, Holy aveva lasciato il programma e i suoi compagni di stanza - compreso Ayle - soffrivano già la sua mancanza, c'era invece chi, come Giovanni, non faceva altro che pensare all'ultima posizione della gara ballo e io, Martina e Gaia, eravamo fuori in giardino a cercare di consolarlo e tirarlo su di morale. 

«Stai tranquillo, Raimondo non ha intenzione di tenersi la tua maglia», fa Gaia sedendosi accanto a lui, ma lui continuava a negare con la testa, come se il vero motivo della sua tristezza non fosse quello.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora