𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 53

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"𝐂'è 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐫𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐨 𝐞 𝐬𝐭𝐮𝐩𝐢𝐝𝐢𝐭à.

𝐈𝐥 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐨 𝐡𝐚 𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐢."

(𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭 𝐄𝐢𝐧𝐬𝐭𝐞𝐢𝐧)

『♥』

Poco prima di cena la redazione ci fece vedere un video dove Anna e Lorella chiedevano di far entrare due nuove ragazze all'interno di Amici, Kia e Nahaze, le sentimmo cantare ed entrambe erano indubbiamente bravissime. Questo fece preoccupare non poco i cantanti.

La notte di quello stesso giorno, io e Jo ci guardammo un film sdraiati sul mio letto, un film di cui io non vidi neanche la fine perché mi addormentai a metà di esso, ricordo solo che mi risvegliai da sola, nel buio pesto, con le coperte ben rimboccate e senza Joseph accanto a me. La mattina dopo, andai in sala prove per incontrare la maestra e parlare, non solo del compito, ma anche della prossima coreografia.

La maestra guardò in silenzio il compito nel monitor e quando finì si girò a guardarmi col suo solito sorrisino sul volto, forse ci vedevo solo io il problema.

«Che ne pensi?», mi chiese togliendosi gli occhiali da vista dal naso. Quel giorno indossava una tuta grigia. Indugiai sul come formulare la risposta, perché probabilmente non le sarebbe piaciuta affatto, infatti, quel mio silenzio la insospettì, «non vorrai dirmi che è un problema?».

Ecco, appunto.

«Ci sono delle parti che mi sembrano esagerate», risposi e lei si girò di nuovo verso il monitor a terra chiedendo alla redazione di rimetterlo, così, il video ripartì. Nel momento esatto in cui stava iniziando il pezzo che trovavo problematico, mi avvicinai facendo un passo in avanti e indicai i movimenti dei bacini di Sebastian e Giulia a terra. La maestra annuì.

«Quindi non lo vuoi fare?»

Alla sua domanda, misi subito le mani avanti, «no assolutamente, lo voglio fare, perché come dice lei i compiti servono e che piacciano o meno bisogna affrontarli, però... ecco, volevo proporle un cambiamento, solo riguardo a quella parte lì, so che dovremmo chiederlo anche a Raim-».

Lei mi interruppe, «No», e tornò a guardarmi con le mani dietro la schiena.

«"No" non fare il compito o "no" nessun cambiamento?»

«Nessun cambiamento, lo farai», mi guardò come se la risposta fosse ovvia, stupida io che sperai mi venisse incontro, mi lasciai andare a un "ah", fin troppo spontaneo. Non la prese affatto bene, il suo viso si fece serio e le sue spalle si drizzarono, «Emy, io voglio da te che tu faccia tutti i compiti che ti vengono assegnati, che ti piacciano o no. Hai già affrontato due compiti di questa portata».

«Sì, ma non così», ribattei di getto gesticolando in modo impacciato.

«Non mi interessa», rispose lei irremovibile muovendo con la mano con in mano gli occhiali, «se vuoi arrivare al serale, devi prepararti ad affrontare ogni genere, e ogni disciplina, se no come affronterai i guanti di sfida? "No quello no perché ha quel movimento che non mi piace"?», continuò lei alzando il tono di voce.

«No», risposi con una nota di disappunto, anche perché non è che non volevo farlo, anzi, la coreografia era davvero bella, proponevo solo un piccolo cambiamento su un passaggio. Non insistetti. Mi morsi la lingua prima che le dicessi che sembrava di vedere l'inizio di un porno, così rivolsi lo sguardo a terra mordicchiandomi l'interno della bocca.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora