𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 41

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"𝐒𝐞𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨

𝐞 𝐮𝐧 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨"

(𝐄𝐥𝐢𝐳𝐚𝐛𝐞𝐭𝐡 𝐁𝐚𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧𝐢𝐧𝐠)

『♥』

Poco dopo la mezzanotte sentii Joseph al telefono per farci gli auguri di Buon Natale. La mia assenza ai miei parenti non passò troppo inosservata, così, dopo neanche 10 minuti, mio padre mi stava già cercando. Sentivo i miei cugini che cercavano di tenerlo occupato, mentre io stavo chiusa a chiave in bagno, ma mio padre non era così stupido, e infatti, insistette e venne a cercarmi. Dovetti salutare di fretta Jo, e quando uscii dal bagno, mi ritrovai papà oltre la porta che mi guardava mezzo preoccupato, e con la scusa di aver perso tempo guardando video su tiktok, - cosa che mi capitava piuttosto spesso, prima ancora che entrassi nella casetta di Amici - lui sembrò convincersi delle mie parole, ed entrambi tornammo dagli altri parenti.

La mattina del 25, trovai un momento di tranquillità per dire ai miei genitori che sarei ripartita per Roma il giorno dopo sul tardo pomeriggio, ovviamente mi ricordarono che in Casetta la data di rientro era prevista per il 27 mattina e così, dovetti specificare, per forza, il vero motivo della mia anticipata partenza - anche se avrei potuto mentire spudoratamente dicendo che sarei rimasta nel mio appartamento a Roma -. Quando papà capì che avrei dormito da Joseph, non ne era troppo contento, anzi, tutt'altro, ma non insistette, sapeva che avrei comunque fatto di testa mia. Gli feci capire che mi conveniva fare così se volevo evitare di svegliarmi prestissimo il giorno della partenza e farmi ore di viaggio inutili tra Firenze-Roma e Roma Tiburtina per gli studi di Amici. 

Per tutta la giornata io e Jo ci scambiammo giusto qualche messaggio, anche perché sapevo che era dal padre con i fratelli, insieme a Paola e Laura, e non volevo disturbarlo, così, decidemmo di sentirci - in chiamata - la sera dopo cena, per raccontarci come fosse andata la giornata. Non restammo troppo al telefono perché il signorino si stava addormentando col telefono attaccato all'orecchio e così, prima di salutarci, ci organizzammo sull'orario previsto di arrivo a Roma, per il giorno dopo, alle 18:35. 

La mattina del 26 preparai la valigia ricordandomi della polaroid - con le sue varie ricaricare - e poi, lasciai sul letto i vestiti che avrei indossato per il viaggio, feci un completo restauro di me partendo da una lunga doccia e continuando con un'accurata skincare. Passai tutto il tempo con i miei genitori per cercare di non fargli pesare troppo il fatto che da lì a poche ore non mi avrebbero più rivisto ancora per un bel po'. Quando si fece ora, entrambi decisero di accompagnarmi in stazione e mamma, tutta fiera, sfoggiò una delle sue nuove parrucche di un castano chiaro, molto simile al mio colore di capelli, dal taglio non troppo lungo e dalla piega liscia. Che dire, le stava benissimo, risaltava il suo sguardo nocciola. Sarebbe stata la sua migliore amica ancora per un bel po' di tempo, sin quando i suoi capelli non sarebbero ricresciuti arrivando a una lunghezza tale da poterli acconciare e tenere ordinatamente da soli. 

『♥』

Mi trovavo già in viaggio per Roma, mandai un messaggio a Joseph avvisandolo ad ogni tratta quando vidi con la coda dell'occhio, in lontananza, un gruppo di ragazze, che senza discrezione, mi stavano palesemente facendo foto e video. Cercai di fare finta di niente sperando che da un momento all'altro smettessero, ma più il tempo passava, più mi avvicinavo a destinazione e meno loro avevano intenzione di scendere dal treno e smettere di farmi foto. Mandai un altro messaggio a Jo.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora